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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Messaggi di Gennaio 2012

 

I pad ...riunione noiosissima

Post n°1872 pubblicato il 30 Gennaio 2012 da ossimora
 
Tag: Di me

Mi vien  voglia , non l'ho mai persa a dire il vero ,di giocare e cercare parole obsolete ,ataviche ,polverose ,musicalmente sussurranti... Anzi piu mi circondano ...gli happy hours ,gli open day ...le location , gli assolutamente si ,i buona serata e piu' sento il bisogno di palingenetiche e corroboranti espressioni cariche di storia e passato .Nella mia saltuaria ma non troppo , lettura del vocabolario il termine "arcaismo" e' un 'attrazione alla quale non voglio ne so resistere...

 
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edna

Post n°1871 pubblicato il 29 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

 

Edna St. Vincent Millay



Nel dorato bacile d'un gran canto
versiamo tutta la nostra passione;
si giacciano abbracciati gli altri amanti
nel riposo d'amore - noi parliamo
con la lingua di tutto il mondo: il sangue
che s'agita, la lunga inerzia, i fremiti,
le calde palme supplici all'ospite che
 fugge,
ed un'anima sola, indifesa, ma forte.
Il desiderio solo canta al liuto;
nell'aperto sospiro, fra le ortiche
s'acquieti il menestrello, ozioso e muto
anche lui - sia l'amore alto e lontano:
tradisce il ramo piú alto quel frutto
che ogni passante può trovare a terra.

Traduzione di Silvio Raffo

Edna St. Vincent Millay
L'amore non è cieco
a cura di Silvio Raffo
Crocetti Editore 1991, 2001


 

 
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Comici / chimici

Post n°1870 pubblicato il 25 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

*****************

Più difficile di rimettere in sesto il debito pubblico , più arduo di far ripartire l'economia .

Credo proprio non  sia semplice affatto  rendere l'Italia ,un "paese normale " , troppo a lungo si è infiltratata, consolidata , ramificata , l 'idea e la pratica secondo la quale :

"il mio orticello è il mio orticello ,io difendo quello e tutti gli altri se ne vadano al diavolo ",

così ogni volta che qualcuno parla  necessario immediatamente comprendere non quello che dice ma perchè lo dice .

Ecco , il comico Grillo Beppe ,che non fa affatto ridere con le sue invettive ma riempie i teatri  ed il suo conto corrente pingue , adesso vuole i voti ,in particolare mira a quelli dei tanti delusi della Lega , una bella boutade razzista/ acefala ...ed il gioco è fatto ...è proprio UNO STRONZO.Chissà se conosce i problemi reali delle famiglie e dei bambini migranti il bavoso se la cava con cinque righe veloci e, piene di luoghi comuni e del terribile termine "buonista" ( e me lo fa detestare ancora più.)

Testuale , dal suo orribile blog vendigadget:

La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso. O meglio, un senso lo ha. Distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall'altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della "liberalizzazione" delle nascite. 

 
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Strong

Post n°1869 pubblicato il 22 Gennaio 2012 da ossimora
 
Tag: Di me

Sono a letto ,scrivo dall'i pad , ( infatti non riesco a mettere le immagini ) ho beccato una super influenzona , hai voglia ripetere ai bambini di non tossirmi in faccia ...dovro' cedere al vaccino .obtorto collo.Oggi va anche un pochino meglio anche se il naso e' una sottospecie di bitorzolo rosso e si che quando starnutisco non e' che mi fermo ad uno ma inizia una teoria eolica  , son sempre stata soggetta a raffreddori  con starnuti  a raffica .Ricordo un vecchio professore di biologia , a scuola , tutto compassato che ci dava del lei anche se avevamo solo 15 anni che infuriato mi si rivolse dicendo: lei vada fuori! Ed io a spiegagli che non  stavo facendo apposta ! Niente da  fare ! Credo di non ricordare febbrate a trentanove , trentanove e mezzo come ieri quando passavo da momenti di sonno profondo ad altri incubotici  ; ho incontrato un rospo gigantesco che si era  posizionato fra i libri .Nel marasma di sogno delirio il tempo si dilata , un precipitare molle nel quale il corpo diventa un estraneo che non interagisce più ma veleggia a comodo suo .

 
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barbablù

Post n°1868 pubblicato il 20 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

 

 

Ma quanto è ingombrante questo IO delle donne ...

S. de Beauvoir

 

Un'amica antropologa mi ha invitato a cercare la mia fiaba preferita , anzi più che preferita ,quella ancestrale ,primigenia , archetipica, quindi a tentare di comprenderne in una autoanalisi psico pseudo letteraria , il perché.

Ci ho messo un po' a rintracciarla e non ho trovato anfratti mentali significativi  ; ho dovuto liberare la mente da "Pinocchio" che è quella che adora mia madre e che così tanto ho sentito leggere prima ed osannare poi  da restarne irretita come di fronte ad un monumento intoccabile.

Poi le classicissime riproposte in mille salse , fumettistiche , cinematografiche quelle regionali raccontate da Calvino quelle etniche e quelle degli autori moderni e contemporanei materia di lavoro quotidiano coi bambini.

 

 

 

 

 

 

 

Ci ho pensato a lungo ed infine  mi si è  presentata chiaramente la mia preferita "Barbablù". La storia del castello, delle sorelle , la chiave,ed anche il sangue delle mogli uccise e le macchie di sangue ,  la stanza segreta hanno esercitato in me un grande fascino da sempre . L'ho letta più volte con la stessa attesa .

 

 

 

 

 

Sto ancora riflettendo su questa cosa che ha scritto  di Barbablù Clarissa Pinkola  Estes , analista Junghiana in "Donne che corrono coi lupi ":

In Barbablù,  c'è l'invito a riconoscere  il predatore innato della psiche di ogni donna e trasformarlo in una forza per la vita. Barbablù proibisce alla sua sposa di aprire una porta, pena la morte (colpevolizzazione e castigo consequenziali alla disubbidienza). Consegnandogli la piccola chiave d'oro, ma negandole l'uso, gli nega  l'approvazione di conoscere i più profondi segreti della psiche femminile; è la chiave d'oro della conoscenza, e quindi della vita, che spesso le donne accettano di non usare.

 

Barbablù impedisce alla giovane donna di usare quella chiave che la porterebbe alla consapevolezza.

"Nei misteri eleusini la chiave era nascosta sotto la lingua, a significare che il nodo (...), l'indizio, la traccia si trovano in un insieme di parole, di domande-chiave".

E allora: "L'uccisione di tutte le mogli curiose da parte di Barbablù è l'uccisione del femminino creativo, (...) potenziale per sviluppare nuovi e interessanti aspetti di ogni genere. Il predatore è particolarmente aggressivo nel tendere imboscate alla natura selvaggia delle donne (...) cerca di schernire, (...) di tagliare il collegamento della donna con le sue introspezioni, le sue aspirazioni, i suoi obiettivi".

 

 

 

 

 

Il rimedio che consiglia l'autrice è osservare la cosa mortale che si è impadronita di noi, vedere il risultato del suo macabro lavoro, trattenerlo nella consapevolezza e poi agire nei confronti di ciò che abbiamo visto (bandire il predatore).

 

Le domande chiave rimangono essenziali:

Che cosa non voglio conoscere?

Che cosa c'è dietro? 

Che cosa conosco in profondità che preferirei non sapere? 

 

 

 
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in the forest

Post n°1867 pubblicato il 15 Gennaio 2012 da ossimora
 



In lontananza qualcuno , dai contorni non ben delimitati vista l'incombente oscurità ,  faceva  andare la fiamma ossidrica che sparava  scintille asimmetriche nel buio.

Era uscita verso il bosco , in direzione del confine della sera , per avere un momento di tregua  rigenerante dal vocio che riempiva quella casa;   la casa dell"uomo driade " che attorcigliava venchi  e legnetti  producendo ikebana  insoliti e costruiva scalette per agevolare la salita dei gatti verso il tetto ma non sapeva parlare coi suoi simili che adorava ma ai quali non sapeva avvicinarsi.

Una  festa alla quale si era autoinvitata , forzando la sua ritrosia , fingendosi aggressiva ed incombente per mascherare la necessità "didattica" di contrastare  la sua ennesima lentezza nel comprendere le persone. Conosceva uomini e donne  ai quali bastavano tre parole per valutare e "soppesare" una atteggiamento ,un ' inclinazione ; la lasciavano sempre  senza parole .

La velocità di comprensione è la marcia in più , la chiave di volta della conoscenza. Lei no,  era credulona , indifesa persino , ed anche di fronte ad evidenze chiarissime si offriva ancora dubbi e  possibilismi che non erano mai serviti a nulla se non ad  alimentare la sua fantasia distorta.

Aveva visto bene ormai ; si era posizionata infine ad una distanza necessaria , seppur imprevista riuscendo a cesellare profili .Le cose disvelate nella loro ovvietà fin troppo semplici si erano mostrate impietosamente lasciando ormai nemmeno amarezza ma un sordo rumore di vuoto .

 

 

 
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capri espiatori transitori

Post n°1866 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

Di tanto in tanto ritorna il periodo delle farneticazioni contro i gay .

La chiesa  e i suoi cocoriti parlanti si affannano in un crescendo scomposto a buttare là quasi per caso pillole di omofobia , strali di diffidenza ed embrionali terreni favorevoli ad intolleranza  che peraltro più che spesso ci portano in cronaca nera , con pestaggi e violenze inaudite.

In questi giorni ha cominciato il tedesco ticendo  ...."le  unioni gay minacciano la famiglia"...questa esternazione ,affatto nuova non ha bisogno di commento ;talmente tante ,rovinose e spesso indicibili ( un esempio su tutti i preti che nell'intimità al profumo di cera e fioretti delle sacrestie allungano le loro sante manine sui piccoli o la partecipazione della chiesa nei suoi svariati interessi a case editrici che fanno pornografia ) sono le cose che semmai (!!!) danneggiano la famiglia. 

Subito dopo è stata la volta di Giuseppe Ripa ,assessore all'urbanistica di Lecce ...che se ne esce parlando del presidente della regione Puglia (non mi piace "governatore " ,lasciamolo agli americani) Nichi Vendola? "Una signorina" e "affetto da turbe psichiche". Forse sono altre le accuse e le critiche che aveva da rivolgere a Vendola ma da gran signore ( e la sua faccia parla da sola ) ( e lo so a volte il richiamo a Lombroso ...incombe) non ha trovato altro che usare le peggiori battute da perfetto macho da bar dell'angolo.

C'è stato poi un vetero fascistello targato Lega che su FB ha scritto che per i gay "ci vorrebbe il napalm  "

Ultimo ma non meno sconvolgente è Francesco Bruno  che pontifica dicendo che i gay non sono persone normali e vanno considerati alla stregua dei disabili. Bruno non è nuovo a queste cos e,si è beccato anche delle denunce e si è messo anche contro l'OMS ed il suo parere su omosessualità e malattia .

Tutti questi signori , escluso il tetesco che può ( poi magari allontana dalla sua azienda gli strali  e le attenzioni sull'IMU e sulla loro potente evasione fiscale reiterata in nomine dio )...poi magari addolciscono la pillola ,dicono che scherzavano ,che le loro esternazioni vanno lette così e cosà ,ma la realtà è che la mala informazione ,la cattiveria e la bassezza di questi picchi di razzismo offendono in primis  i gay ma soprattutto la cultura  ed il modo di ragionare di un paese ben lontano dal potersi ritenere "civile". Bleath .


 

 
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Aldo

Post n°1865 pubblicato il 11 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

Le due di notte  , ho già transitato per il letto   , giusto  il tempo di scribacchiare un po' cartaceamente parlando , di leggere qualche pagina e di decidere di rialzarmi ,sveglia come un campanello  , aggirandomi un po' per casa . Adesso, mentre aspetto che si raffreddi la tisanina provo a scrivere anche così , picchiettando sulla tastiera .

All'inizio del mio blog mi era semplice parlare di me , scrivere di tutto , anche le riflessioni /emozioni /considerazioni  più private ,poi un po' alla volta  "loro ..."sono ritornate nel cartaceo e non  certo per restarsene lì abbandonate ; io amo rileggermi  comunque e mi capita di farlo spesso .

Qualcuno , forse Pennac , deve aver detto che si scrive soltanto per essere letti , dissento ,semmai "anche ",non soltanto. Certamente se scribacchio in un blog , esternando , presuppongo la voglia /possibilità / desiderio di essere letta e magari di scambiare - confrontarsi .

Non nego neppure che quando qualcuno mi dice che trova bello e/o interessante ciò che scrivo mi fa piacere ma in primis ed  alla base del piacere di scrivere c'è la scrittura stessa , la rilassante sequenza di lettere , parole, frasi .

E ' un esercizio di meditazione , di estraneamento attivo, di auto inclusione in scelte continue vivificanti  , al di là del prodotto , dello scritto concluso , più o meno riuscito , c'è un percorso che accende e pur non negando , ovvio , il valore contenutistico di ciò che si scrive è la passione per la parola ad agire .

 

 
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ancora Tomas

Post n°1864 pubblicato il 08 Gennaio 2012 da ossimora
 



Premio Nobel 2011
per la Letteratura


Tomas Tranströmer

Una notte d'inverno

La tempesta poggia la sua bocca alla casa
e soffia per emettere un suono.
Dormo inquieto, mi giro, leggo
il testo della tempesta assopita.

Ma gli occhi del bambino sono spalancati al buio
e il temporale mugola per lui.
Entrambi amano le lampade che dondolano.
Entrambi sono a metà strada dal linguaggio.

La tempesta ha mani infantili e ali.
La carovana si lancia verso la Lapponia.
E la casa avverte la sua costellazione di chiodi
che tiene insieme le pareti.

La notte è immobile sul nostro pavimento
(dove tutti i passi attutiti
riposano come foglie affondate in uno stagno)
ma fuori infuria la notte!

Sul mondo passa una piú grave tempesta.
Poggia la sua bocca alla nostra anima
e soffia per emettere un suono - temiamo
che la tempesta soffiando ci svuoti.

Traduzione di Maria Cristina Lombardi

Tomas Tranströmer
Poesia dal silenzio
a cura di Maria Cristina Lombardi
Crocetti Editore 2001, 2008, 2011


***

Nel percorso di conoscenza di questo uomo  ( uno degli aspetti più gradevoli del premio Nobel checchè se ne pensi  , è che ci regala e traduce voci nuove ) , ho letto un piccolo libro , edito dalla  preziosa casa editrice  Iperborea  che da  sempre traduce  per noi ,  letteratura nordica , una sua breve autobiografia :

 " I RICORDI MI GUARDANO" .

I ricordi della sua infanzia ...( ...la testa  della cometa...come lui stesso definisce la vita ) hanno un ruolo determinante ed oltremodo fascinoso , sospesi  fra memoria reale e memoria dei racconti .

Ci sono anche le foto in bianco e nero della sua vita , come quelle indimenticabili di Roland Barthes .

Le guardo affascinata ; il bambino , l' uomo ,  che ha pubblicato dal 1954 ad oggi , solo poesia , mi emoziona .

 
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Ghiande , penso

Post n°1862 pubblicato il 05 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

Ancelotti al Paris Saint Germain per 500 mila euro al mese.

 

 

" ipse dixit....è molto ,molto motivante...molto molto stimolante...."


Questa notizia da qualche giorno viaggia per i quotidiani assieme ai dati sul  tasso di disoccupazione giovanile che in area euro sta diventando a due cifre.

La società quatariota ,che paga il buon Ancelotti ( Grande oratore), per bocca di Leonardo che ne è altro amministratore super pagato si è affrettata a dire che non c'è scandalo , che è un prezzo di mercato , che il giro d'affari crea occupazione e robe del genere.

Bene , se è così non resta che tacere ma una considerazioncina trita trita mi sento di farla

...che diamine ha nella testa chi continua ad andare allo stadio , a comprare i gadget dei "campioni" , le magliettine originali ai piccoli calciatorini gasati e monotematici ,  a parlarne e riparlarne , a comprare tv che li mandano  in onda no stop...nonostante doping , scandali , schifezze varie 

 la crisi dell'occidente ha anche questi contorni di miseria ...

...cosa altro  possiamo aspettarci ?

 
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Ditta

Post n°1861 pubblicato il 03 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

Ditta diceva sempre che stava bene , benone , che era felice , ed accompagnava le sue parole con grandi sorrisi ed ammiccamenti delimitati dal suo trucco non strabordante ma pignolo , dalla messa in piega immarcescibile e dall'accuratezza non tanto dell'abbigliamento quanto dalla scelta metodica di stoffe e materiali di pregio . Mi faceva molto ridere ogni volta che si avvicinava e  con un gesto rapido e professionale seppur  apparentemente casuale palpava un tessuto , decretandone con  evidente soddisfazione la  qualità o torcendo il naso verso un'analisi immediata ed altrettanto penetrante  di scarpe ed accessori.

Col tempo e la quotidianità delle frequentazioni , ho imparato che non era così tutto perfetto e lineare nella sua vita e non sempre tutto andava bene . Aumentando la confidenza  e la capacità  di afferrare lampi nel suo volto e lievi increspature nelle sopracciglia disegnate , capii che avrebbe potuto succederle di tutto , cataclismi privati , catastrofi interiori ma che lei mai e poi mai si sarebbe presentata meno che perfetta e sorridente .

Era socializzabile soltanto la soddisfazione , la positività ,tutto il resto , le onde di depressione , i momenti grigi e bui , le preoccupazioni  , abitavano solamente il privato più assoluto  , il sommerso indicibile ed impronunciabile.

Mi capita spesso di ripensare a questo comportamento ... pudore estremo e delicata capacità di leggerezza o assoluta sfiducia nel resto del genere umano ritenuto pericoloso , da tenere alla larga dalla propria debolezza nel dolore , perché  ritenuto  privo di empatia ?

 
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riconnessioni

Post n°1860 pubblicato il 02 Gennaio 2012 da ossimora
 

 

 

Una delle cose che mi ricorda vividamente  i natali di bambina , sfumati ed aggrediti dalle stratiformi sovrapposizioni della memoria , dai racconti metamorfosati soggettivamente  di altri , delle elaborazioni intellettuali e dagli esercizi letterari è il profumo dell'abete in casa.

Ho sempre detestato gli alberi posticci , saranno pure ecologicamente corretti ma mi fanno orrore , con la loro forma piramidale più che improbabile  e quei rametti rigidi ed asfittici , proprio come le piante finte , siano pure esse le più raffinate e/o ricercate possibile ,(... persone molto care mi regalarono una composizione preziosa con tralci di fiori in seta , me ne rammarico ma credo di non  essere stata capace di nascondere appieno il mio disgustino ...).

Stamattina ,alzandomi tardi e ciondolando in queste giornate ormai vuote di obblighi vari ,vere vacanze, quell'odore mi ha avvolto , ultimo regalo di un povero abete che deve essere stato colto ad Ottobre...e che ha cominciato da subito a perdere aghi.

Un profumo forte ,un brivido di piacere e di riconnessione , con lui ,l'odore del vestito di mio padre e delle sue penne infilate nella giacca , quello della mamma sempre impeccabile , quello di un mio cappellino di cavallino nero e di una scatola di tegamini , il misto di odori umidi della stufa a legna e l'aroma intenso  di un tempo di gioia purissima.

 

 
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