Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

alf.cosmoscassetta2exiettojigendaisukeossimoraFajrormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autreanakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21
 

Ultimi commenti

ho preso L'ALTRA SPOSA, e mi è andata bene, le è...
Inviato da: exietto
il 03/06/2024 alle 22:20
 
Mi sono bastate le prime righe della tua recensione per...
Inviato da: jigendaisuke
il 31/05/2024 alle 11:14
 
si libro duro
Inviato da: ossimora
il 30/05/2024 alle 20:05
 
Non sapevo dell'esistenza del Premio Strega Europeo....
Inviato da: jigendaisuke
il 24/05/2024 alle 23:53
 
https://www.instagram.com/reel/C66hezmNFtE/
Inviato da: ossimora
il 24/05/2024 alle 20:18
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Appunti di lettura 2024Appunti di lettura 2024 »

Appunti di lettura 2024

Post n°2383 pubblicato il 11 Maggio 2024 da ossimora

I giorni di Vetro, Nicoletta Verna. Giulio Einaudi editore - Stile libero  Big

N:48

Nicoletta Verna
I giorni di Vetro
Einaudi /stile libero BIG

Nella nota finale del romanzo c'è scritto: 
"In questo romanzo non c'è niente di vero, eppure non c'è niente di falso "Non c'è niente di vero perchè la storia è del tutto inventata ,eppure non c'è niente di falso perchè quasi ogni vicenda parte da racconti , eventi e personaggi reali! "
La narrazione di fantasia si fonde con la realtà storica , con il terribile periodo del fascismo , la guerra , la lotta partigiana per la liberazione. 
Lo stile narrativo è avvolgente ed i personaggi sono vividi e restao immaginati ed impressi nella memoria : C'è partecipazione emotiva alla lettura tanto che quando avvengono tragedie ci si sente partecipi e coinvolti soprattutto dispiaciuti.
La vicenda si svolge fra Castrocaro , Tavolicci (Teatro della più grave strage commessa in Romagna dai nazifascisti : 64 morti di cui 19 bambini)  le campagne attorno a Forlì fra il 1924 ed il 1945 .
Una vera immersione ( forse la differenza fra un saggio storico ed un romanzo sta tutto in questo ) emotivo emozionale , attraverso gli occhi , le parole , le vicende dei protagonisti.  
Protagoniste assolute le donne : le coraggiose contadine romagnole dotate di energie nascoste , di senso pratico e di risorse infinite. 
Gli uomini risultano sostanzialmente violenti e protervi .
Il racconto mi ha fatto pensare a "Novecento " di B.Bertolucci ma anche alle atmosfere di certa letteratura latino americana ,dove le vicende della vita quotidiana si mescolano a passioni furibonde , riti magici , pozioni ,tradimenti e segreti . 
Le donne sono: su tutte la Redenta , nata nel giorno dell'assassinio di Giacomo Matteotti , ragazza sulla quale pesa una sfortuna predetta alla nascita che si ammala di polio diventando "sciancata" ma riuscendo a vivere al di là delle funeste previsioni e ad essere determinante in tutta la storia sia perchè attraversa tutti gli eventi sia perchè diventa man mano un personaggio indimenticabile di fragile forza.
  La Fafina ( la nonna , infermiera che alleva trovatelli in una grande famiglia e diventa rifugio per molti) L'Adalgisa ( la madre , forte e determinata ) ed Iris che scappa dalle montagne e ci ritorna a fare la partigiana .
Gli uomini sono Primo ( marito di Adalgisa fascista ed ubriacone ) Bruno , ragazzo che diventerà "Diaz ", capo partigiano forte anche se non sempre lucido ed Amedeo detto "Vetro" ( per il suo occhio finto)  che dà il nome al romanzo ,camerata amico di Primo ,uomo di efferata violenza sia nei rapporti privati che nel suo ruolo di picchiatore fascista prima nelle guerre d'Africa ( agghiacciante la parte nella quale si narra degli scempi perpetrati , compreso il macabro souvenir di una testa  di donna impagliata ).
Redenta è una donna che riesce a trasmettere i sentimenti e le sofferenze soprattutto nelle parti iniziali del romanzo "Giovinezza "e "destino"  prima che la durezza acefala del fascismo sfocino in un vero dramma collettivo . 
Una vera scoperta questa scrittrice forlivese. 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/ossimora/trackback.php?msg=16760911

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
Nessun Trackback
 
Commenti al Post:
jigendaisuke
jigendaisuke il 11/05/24 alle 13:16 via WEB
Interessante. Ma un personaggio maschile positivo, no?
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 12/05/24 alle 01:23 via WEB
In questo caso no , o meglio qualche soggetto si può anche intravedere ma con un ruolo del tutto laterale , come il dottore o il borghese cha accoglie Iris e aiuta i partigiani .
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963