Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

jigendaisukeexiettoossimoraFajralf.cosmoscassetta2ormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autreanakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21
 

Ultimi commenti

Mi sono bastate le prime righe della tua recensione per...
Inviato da: jigendaisuke
il 31/05/2024 alle 11:14
 
si libro duro
Inviato da: ossimora
il 30/05/2024 alle 20:05
 
Non sapevo dell'esistenza del Premio Strega Europeo....
Inviato da: jigendaisuke
il 24/05/2024 alle 23:53
 
https://www.instagram.com/reel/C66hezmNFtE/
Inviato da: ossimora
il 24/05/2024 alle 20:18
 
E per citare Alberto Sordi "boggiato! Zenz'altro...
Inviato da: jigendaisuke
il 20/05/2024 alle 12:47
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Messaggio #386Messaggio #388 »

Verso l'8 Marzo

Post n°387 pubblicato il 06 Marzo 2006 da ossimora
 

L’8 Marzo ,come qualche amica ha già detto ed analizzato è diventato perlopiù una vuota festa farcita di mimose ,regalini e cene “rosa”.

Mi sembra opportuno quindi ridare (o tentare di farlo )alla giornata il suo reale valore primigenio.

L'8 Marzo è una giornata di riflessione  e non di cioccolatini,fiorellini e auguri.(Per quello c'è ...altro tempo...)

L'8 marzo ha radici lontane. Nasce dal movimento internazionale socialista delle donne. Era il 1907: Clara Zetkin (che nella prima guerra mondiale fondò la Lega di Spartaco) dirigente del movimento operaio tedesco organizza con Rosa Luxemburg (teorica della rivoluzione marxista che fondò il partito socialista polacco e il partito comunista tedesco) la prima conferenza internazionale della donna.
Ma la data simbolo è legata all'incendio divampato in un opificio (Cottons) di Chicago nel 1908, occupato nel corso di uno sciopero da 129 operaie tessili che morirono bruciate vive.
Nel 1910 a Copenaghen, in occasione di un nuovo incontro internazionale della donna si propone l’istituzione di una GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA, anche in ricordo dei fatti di Chicago.
Successivamente la giornata comincia ad essere celebrata in varie parti del mondo e anche in Italia durante e dopo la prima guerra mondiale (1914-18). La tradizione, nel nostro Paese, viene interrotta dal fascismo. La celebrazione riprende durante la lotta di liberazione nazionale come giornata di mobilitazione delle donne contro la guerra, l’occupazione tedesca e per le rivendicazioni di diritti femminili. Nascono i gruppi di difesa della donna collegati al CLN (Comitato di Liberazione Nazionale) che daranno origine all’UDI (Unione Donne Italiane).
Nel 1946 l’UDI prepara il primo 8 marzo nell’Italia libera, proponendo di farne una giornata per il riconoscimento dei diritti economici, sociali e politici delle donne. Sceglie la mimosa come simbolo della giornata.
La vera "esplosione" in termini di popolarità e di partecipazione, l'8 marzo l'avrà negli anni ’70. Anni che segnano la collaborazione dei movimenti femminili e femministi che, tra l'altro, operano attivamente per la legge di parità, per il diritto al divorzio e all’aborto. La prima manifestazione femminista, risale infatti al 1972 e si svolse a Roma. Ma il top, la celebrazione dell'8 marzo, lo raggiunge nel 1980, con una grande manifestazione unitaria in cui confluiscono per la prima volta tutti i movimenti femminili e femministi.
In conclusione possiamo dire che il percorso dell'8 marzo si snoda in quasi un secolo di storia che ha visto nascere movimenti politici, guerre, ideologie, ricostruzioni. Un cammino lungo e complesso per le donne di tanti paesi, più volte interrotto, ma che con grande tenacia è sempre stato ripreso con l'obiettivo dell'emancipazione e della liberazione delle donne.
Nel 2001 si volta pagina: la tragedia delle Torri Gemelle a New York e la guerra in Afghanistan rimettono in campo i pericoli legati ad una possibile restrizione di diritti e di libertà per l'intero pianeta, ma, soprattutto per le donne e i bambini. L'atto terroristico ha anche riportato all'attenzione il dramma delle donne afgane, di quelle palestinesi e di tutte quelle che nel mondo non godono dei diritti e delle libertà. Safiya (la donna nigeriana condannata alla lapidazione) è diventata il simbolo di queste sofferenze
.



 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
trillina.it
trillina.it il 06/03/06 alle 19:05 via WEB
xò ... chiaro ke nn scappo... *___° ... non posso...xkè vale ancora quello che si diceva nei '70 cantando: "siamo in Tante, sian più della metà...ma non contiamo niente in questa società!!"... "come mai come mai NOI non decidiamo mai...d'ora in poi d'ora in poi..." STO CERCANDO IN RETE questi canti ma NADA DE NADA (almeno x la musica... x i testi per fortuna qualcosina c'è)... ariciao
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963