Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ossimorajigendaisukeexiettocassetta2ormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autrealf.cosmosanakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Ipercinetica A prescindere. »

Sortirne insieme

Post n°885 pubblicato il 27 Giugno 2007 da ossimora
 
Tag: ecole

Ho letto qui che c’è una fuga generalizzata ,

(in particolare a Milano) dalla scuola pubblica .

Le motivazioni sono di stampo razzista e soprattutto classista :troppi stranieri.

 Ecco fatto .

Gli stranieri  sono pericolosi,sporchi,rumorosi,lenti,strani,

consumano poco e male …poveri in una parola .

L’unica discriminante è proprio quella ,la povertà;i figli dei calciatori miliardari possono essere di qualsiasi confessione e pigmento dermico ma sono accolti coi tappeti rossi. Che vomito.

Si continua a blaterare che la scuola pubblica è allo sfascio .

Questo  mi sembra diventato un melanconico mantra che non rispecchia sicuramente la realtà nel suo insieme .

E’ certo che le spese  dovrebbero essere considerate un importante investimento sul futuro ,cosa che succede già nella stragrande maggioranza degli altri  paesi europei.

Bisogna  rinnovare parecchio in tecnologia,lingue,mediazione culturale,

lingue straniere .

 Ci sarebbe bisogno di una bella autocoscienza da parte degli insegnanti che si lamentano troppo ,sono demotivati non si capisce bene perché e da chi e soprattutto ad ogni piè sospinto rivendicano il diritto di lesa maestà non accettando  mai di essere messi in discussione o di essere …orrore…valutati in itinere su quello che fanno e come lo fanno.

E noi tutti  poi,come ,coppie ,single ,genitori insomma, dovremmo cercare di piantarla di tollerare tutta una serie di comportamenti dei figli /bambini/ragazzi ,in nome del buon vivere e del non discutere mai , trattandoli come panda in via di estinzione ,in recinti protetti ,difendendoli nell' indifendibile ed oltre .

Per il resto io sono convinta che la scuola pubblica in Italia abbia in genere uno standard ,da migliorare ,ma non così terribile e che sicuramente ci sono picchi di eccellenza.

Ed in ogni caso è Pubblica,è un valore assoluto ,il luogo d’eccellenza dove  si incontrano Mohammed e Gigetto e tutti gli altri che solo stando assieme hanno qualche chance di “sortirne insieme”.

La maggioranza delle scuole private in Italia  è di tipo “confessionale”;io ne ho frequentata una perché nella mia cittadina non c’era alternativa e devo dire che il livello non era per nulla elevato;mi bacchettavano parecchio se andavo alle assemblee studentesche e chiamavano i miei ma era un roteare continuo di insegnanti che prendevano stipendi da fame,che andavano e venivano e che in generale non avevano un briciolo di esperienza perché erano  neofiti in cerca di meglio.

Non so ,magari a Milano le scuole da diecimila euro all’anno saranno più valide ,non discuto ,io non ci manderei mai mio figlio ,sono dei ghetti ,lontani dalla realtà o troppo vicini ad una che non mi piace .

Forse si impara meglio la sintassi ma io credo fortemente che l’istruzione del domani si baserà  e giocherà sulla formazione dell”Uomo Tollerante”e chiudersi nei ghetti ne è la negazione.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
pelino55
pelino55 il 28/06/07 alle 00:15 via WEB
Milano. Il problema della multietnicità esiste, ma è talmente grande che si sta imparando anche a gestirlo. Nelle classi in cui insegna la mia compagna, gli stranieri in genere, extracomunitari e no, sono numericamente ormai pari agli italiani. Per i ragazzi non è un problema, anzi. Certo, a scuola si evidenziano problemi che attraversano il sociale, senza che ce ne si aggorga, magari. Per esempio il lavoro minorile in famiglia: alcuni alunni cinesi e una albanese, i cui genitori, gestiscono ristoranti, arrivano a scuola talmente stanchi che si addormentano sui banchi, per esempio. Ma con molta buona volontà anche lì si è riusciti a coinvolgere i genitori ed ottenere qualche risultato. La scarsa conoscenza della lingua rallenta il lavoro degli altri, ma fino ad un certo punto, in modo non drammatico. Purtroppo spesso mancano i supporti di sostegno e tutto grava su quegli insegnanti che hanno più sensibilità di altri. Ma vuoi mettere la ricchezza che dà ai ragazzi essere a contatto con culture diverse. Ho partecipato con loro ad un breve viaggio, ultimamente, e le cose più interessanti le abbiamo imparate da un ragazzo bulgaro che ci raccontava le cose dal punto di vista di un immigrato dai paesi dell'est. Chiaramente, non sono tutte rose e fiori, anche a prescindere dalle nazionalità: per esempio come la mettiamo con i dislessici? Non tutti i genitori accettano che i loro figli frequentino queste classi, qualcuno preoccupato per l'apprendimento, i più per razzismo. Sulle scuole private, premesso che non manderei mio figlio ad una di esse, bisogna distinguere: esistono i diplomifici e quelle serie. Al di là del fatto che siano confessionali o meno. Anche le Montessori sono private e costosissime, almeno a Milano. Io, per motivi vari, ho frequentato gli ultimi tre anni di scuola superiore in una privata aconfessionale, ti garantisco che era molto ma molto selettiva. La mia compagna sta facendo il presidente di commissione d'esame in una scuola religiosa e mi parla di studenti molto preparati. Ma sono comunque ghetti, libero di frequentarli, ovviamente, chi lo volesse fare. Ma, come dice Miti, alla comunità non devono costare una lira. Io, poi, ho un problema aggiuntivo: ogni giorno mi torna a casa, in questo periodo, una persona che confronta le attrezzature, gli spazi e il materiale didattico di questa privata, con la sua scuola pubblica e si incavola a 360 gradi, quindi ci vado di mezzo anch'io:)
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963