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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
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Messaggi di Marzo 2015
Post n°953 pubblicato il 05 Marzo 2015 da lascrivana
Dopo aver finito i compiti mi recai nella stanza da letto dei miei genitori; disteso sul grande letto trovai il babbo con lo sguardo incollato al televisore appeso alla parete. Giocava la sua squadra del cuore; e guai a chi lo disturbava in quei momenti. Io ne approfittai della sua concentrazione alla partita, per fare indisturbata quattro salti sul materasso a molle. -Stai ferma monella! Che se arriva mamma si mette a urlare- -Urla anche se ti trova disteso sul letto; lo sai che non vuole che stropicciamo la sua coperta pteferita di damasco rosa!- -Hai ragione piccola; ora mettiti seduta e segui insieme a me la partita. Se fai la brava, durante la pausa del primo tempo, ti prometto che risponderò a tutte le tue domande-. -oh che bello papà! Giuro che starò zittissima. Guarda mi tengo la mano davanti alla bocca per tutto il tempo- Papà, se da una parte era contento per avermi zittita, dall'altra era attanagliato dall'ansia dalle mie domande. Non amava rispondermi, e quando poteva mi rifilava dalla mamma o dai nonni. Io, da parte mia, sapevo già cosa chiedergli. Così mi alzai dal letto, e mi misi seduta buona, buona vicino alla finestra in attesa di poter dare libero sfogo alla mia curiosità. Certo che avevo una bella fantasia per rompere le scatole; quando mi ci mettevo ero davvero un portento. Il primo tempo finì con un clamoroso goal della sua squadra preferita. L'entusiasmo di papà si smorzò nello stesso istante in cui si rese conto che era giunto il momento di mantenere la promessa. La mia espressione decisa gli lasciava poche via di fuga; mi accostai al letto poggiando i gomiti sul materasso e tenendomi il viso tra le mani, iniziai la mia trafila di domande. - Oggi è stata una bella giornata; il sole brillava alto nel cielo- Per un attimo papà sembrò rilassarsi, pensando che volessi rifilargli solo una poesia. -Papà perché la terra gira intorno al sole?- Bastò questa semplice domanda per rigettarlo nel panico; non sempre papà conosceva la risposta ; così, dopo essersi grattato pensierosamente la testa mi aggredì con un ulteriore domanda: - chi ti ha rivelato questi segreti di stato? Lo sai che c'è l'arresto per chi cerca di saperne di più?- -senti papà smettila di raccontare balle! Di piuttosto che non conosci la risposta che ci fai più bella figura!- -Non è che non conosco la risposta; ma se cerchi di sapere troppe cose subito, poi le dimentichi!- -Lo dico io che è inutile fare i compiti! La nonna non mi vuole ascoltare. Dice che è importante imparare. A che serve studiare tante cose ogni giorno se poi le dimentichi?- -Rosalinda io non volevo dire questo! Semplicemente non desidero rubare il mestiere agli insegnanti!- - Hai paura che perdano il posto di lavoro? Proprio come hai paura tu?- -Chi ti dice che io ho paura? - -Ma se non fai altri che lagnarti continuamente con mamma!- -E lo stress che mi fa avere paura. E le tue continue domande non mi aiutano di certo. E ora fila a giocare che è iniziato il secondo tempo-. Finiva sempre così con papà; alla fine litigavamo pure. Laura
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Post n°952 pubblicato il 04 Marzo 2015 da lascrivana
La storia di Rosalinda, a quanto pare ha intrigato il nostro caro e vecchio amico Danio Mariani; il nostro amato (cantastorie): che ha deciso di collaborare nella narrazione. Potrete leggere le sue storie sulla pagina di facebook racconti. |
Post n°951 pubblicato il 03 Marzo 2015 da lascrivana
Tutte le favole iniziano con " c'era una volta"; e cosi inizia anche la mia storia. Un tempo non troppo lontano, ma abbastanza da farmi crescere i capelli grigi, nasceva una bambina -apparentemente normale direte voi; e invece no! Essa aveva un dono particolare -penserete ad un piccolo genio- e ancora una volta vi sbagliate; il suo dono era quello di rompere le scatole a tutti. Voi penserete che cosa mai poteva fare o dire un innocente bambina per essere così invadente? Semplice! Chiedeva il perché di ogni cosa! Tipo: perché mangiamo? <<per fame>> ; e perché abbiamo fame? <<perché dobbiamo nutrirci>> ah! Ho capito. Si ritirava per un po' pensierosa, per poi ritornare alla carica sempre più imperterrita: Perché dobbiamo nutrirci? <<per crescere>> vuoi dire che diventeremo tutti alti? <<tutti alti sicuramente no; ma stronzi la maggior parte>>; io non penso che diventerò stronza. <<Si? E cosa te lo fa pensare?>> perché ho trovato la soluzione; smetterò di nutrirmi! <<senti un po' ragazzina ho detto una balla per toglierti dai piedi perché hai rotto con tutte queste domande! Non è vero che si mangia per cescere e diventare stronzi; si mangia perché si ha fame e basta!>>. Però tu sei diventata stronza, altrimenti non mi avresti detto questa stronzata! << Ti ha mai detto qualcuno che sei una gran rompiscatole?>> Si certo! Lo hai appena detto tu! L'interlocutore, al culmine dell'esasperazione, spesso e volentieri si allontanava imprecando e mandandomi a quel paese. Voi penserete che una volta cresciuta fossi diventata meno rompiscatole? Ahi quanto vi sbagliate! Il tempo e la voglia di sapere ha talmente rafforzato la mia curiosità che iniziai a domandare il perché di ogni cosa anche agli animali della fattoria di nonna Rosa. << Rosalinda tu fai perdere la pazienza ai santi; pensa un po' che fine farai se insisti con gli animali!>> Nonna gli animali non capiscono la mia lingua! << Già! E' vero... Ma se lo sai che non ti capiscono; perché continui a fargli delle domande?>> Nonna se permetti le domande le faccio io, non tu! Non vorrai mica rubarmi il mestiere? << No mia cara, tranquilla, che non ho tutto questo tempo per rompere le scatole; per questo basti tu>> . Laura |
Post n°950 pubblicato il 02 Marzo 2015 da lascrivana
Il vento contrario si abbatté con veemenza Dissolvendo con furia ogni mia credenza Calpestò ideali e convinzioni Frantumando i miei sogni e le illusioni E quando la sua ira si fu placata La piazza era pulita e l'anima modificata -Ahimè! Direte voi; cosa mai ne verrà fuori?- Una strega, un ossessa che ne dirà di tutti i colori?- -Giammai!- Risponderà una flebile vocina; quella della mia coscienza che difficilmente s'inchina. -Avevo pensato di cambiare religione; sostituendo il mio credo con quello dello stregone. Di marchingegni contro il malocchio mi ero armata con tanto di gufi e peperoncini mi ero decorata; Per non parlare delle corna appuntate in testa e con i coriandoli di sale a fare una gran festa. La mia mente birichina ancora una volta si era tramutata e in divertenti situazioni si era cimentata. Ma per quanto mi sforzassi di apparir normale faceva un gran fatica a far la femmina fatale. E si perché mi mancava la cosa più importante; per essere una donna sensuale e affascinante! Ormai era troppo tardi per fare la monella per credere di essere di tutti la più bella! Così a testa china mi sono ritirata Consapevole che la mia vita non era affatto cambiata! Avrei continuato a lottare con il flusso di pensieri alternando il presente con i ricordi di ieri Perché l'uomo senza storia non ha futuro e senza le parole non ha passato di sicuro! Esse hanno immortalato le gesta e le azioni sia quelle cattive che quelle buone. Laura.
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Post n°949 pubblicato il 01 Marzo 2015 da lascrivana
Tracce di me all'orizzonte segni indelebili immortalate nella memoria Rughe a raggrinzar la pelle diafana Solchi scavati dal tempo che inesorabile vola Tracce di te all'orizzonte proiezioni d'immagini che si ripetono alternandosi in solidi strati di impronte reali Nel vuoto le parole proclamate illuminano gli oscuri meandri delle nostre menti che come spugne assorbono l'acqua del fertile fiume della conoscenza Tracce di noi congiunti in uno spazio infinito Senza barriere e confini o precoci invecchiamenti Ne ruggine a corrodere e muffa a liquefare ciò che lo spirito ha elevato Piante sempre verdi da fulgidi fiori immacolati con profonde radici e dallo stelo sottile si arrampicano sui tronchi intrecciandosi in una profusione di odorose fragranze Nitidi frammenti di noi e del fervido e appassionante dire che l'inganno mai cancellerà. L@ur@ Ps: vi auguro una buona domenica con queste mie due vecchie poesie. O |
Post n°948 pubblicato il 01 Marzo 2015 da lascrivana
L'Anima mia
In acqua burrascosa Si dimena furiosa Impavida e tumultuosa. Si ghiaccia inorridita Davanti alla bestia inferocita Si scioglie come neve al sole Allo spuntar delle timide viole Fremente e appassionata Si abbandona alla mano amata Giocosa e birichina Conserva l’innocenza di bambina Servile s’inchina Innanzi alla mente sopraffina Schiacciata dal dolore S’indigna con il calunniatore Modella ogni singola espressione Rapita insegue tenace un illusione Dilaniata da un amor profondo Lo rincorre silenziosa in capo al mondo Misteriosa e arcana Non si rivela alla curiosa mente umana Si discioglie trionfante Tra le braccia dell’amante E’ lei che riempie i giorni di festa E’ l’anima mia che ogni dì speranzosa si desta Laura |
Inviato da: tanmik
il 31/05/2024 alle 07:50
Inviato da: tanmik
il 31/05/2024 alle 07:49
Inviato da: tanmik
il 28/05/2024 alle 07:46
Inviato da: tanmik
il 28/05/2024 alle 07:45
Inviato da: woodenship
il 28/05/2024 alle 01:45