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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi del 19/06/2016

Fedora (Terzo Capitolo)

Post n°1198 pubblicato il 19 Giugno 2016 da contastorie1961

Di altezza media, l'uomo aveva capelli neri spruzzati leggermente di grigio sulle tempie. Il taglio era all'ultima moda e la barba, di qualche giorno, era tenuta con cura. Ma, ciò che la colpì maggiormente, furono gli occhi. Erano di una tonalità di verde talmente chiaro che, a fissarli troppo intensamente, potevano dare il mal di mare.

-In cosa posso esserle utile?-

Fedora non si era neppure accorta di aver trattenuto il respiro, tanto meno di restarsene li impalata e a bocca aperta.

-Io...ecco...io...mi piacerebbe quella...quella....- riuscì infine a balbettare.

L'uomo sorrise, e Fedora avvertì immediatamente qualcosa sciogliersi dentro di se. Si trattò di una strana quanto imbarazzante sensazione,solitamente era lei a lasciare di stucco i maschi.

-La collana, le piace non è vero?- rispose lui con il suo timbro di voce suadente.

Altro colpo basso, come poteva aver capito?

-No...ecco,in realtà sarei interessata alla bambola- non voleva dargliela vinta, ma percepì subito che l'uomo non aveva abboccato.

Tuttavia,e senza dar segno di ciò, l'antiquario si avvicinò alla vetrina e la prese.

-E'di ottima fattura, ed è anche conservata benissimo, non trova?-

Fedora esitò a rispondere. Non s'intendeva affatto di bambole, non ne aveva mai possedute in vita sua, e temeva di fare brutta figura.

-Si...si tratta di un regalo- fu la prima cosa che le venne in mente, e subito se ne pentì.

-Ho capito. Una bimba oppure una donna? Lo chiedo perché, nel primo caso, sconsiglierei vivamente l'acquisto. La porcellana è finissima,e so' cosa possono fare le mani di una bambina-

Altro sorriso e altra scossa che le attraversò la spina dorsale.

-Nella seconda ipotesi....- proseguì l'uomo.

-Sarebbe un regalo davvero prezioso per una collezionista, una vera chicca-

Fedora deglutì. Ormai si era spinta troppo avanti, e non sapeva neppure se poteva permettersi una spesa sicuramente esorbitante.

Come le avesse letto nel pensiero, l'uomo depose la bambola sul bancone e lo aggirò.

-Naturalmente il costo è un po' elevato, ma le assicuro che chi la riceverà farà salti di gioia-


Una decina di minuti più tardi, Fedora si ritrovò a camminare verso casa con un pacco in mano e la mente in subbuglio. La cifra era stata davvero alta anche se, in realtà, si era aspettata di peggio. E mentre l'antiquario si era ritirato nel retro per confezionare la bambola, si era chiesta perché non era riuscita a rifiutare. Eppure,e ne era davvero certa, quella specie di semi dio aveva capito che non era assolutamente interessata all'acquisto. Cercando di essere sincera con se stessa, dovette ammettere che quegli occhi l'avevano soggiogata, quasi ipnotizzata. Aveva sempre preso in giro quelle donne che, descrivendo un incontro galante, si lasciavano andare a frasi sdolcinate e melense. Ed ora eccola li, a sognare due occhi bellissimi e a maledirsi per non conoscere neppure il suo nome.

Giunta nella propria abitazione, scartò con estrema cura il pacco e liberò la bambola. Anche se non era un'esperta, non poté fare a meno di notare la bellezza di quel volto lucido e sorridente. Gli abiti poi,le erano stati cuciti addosso con estrema precisione, dalla lunga gonna sino al vezzoso cappellino a tesa larga.

Rigirandola tra le mani, notò un leggero rigonfiamento sul retro della gonna stessa. Decisamente stonava con la linea perfetta del corpo, forse che l'antiquario l'avesse imbottita per evitare colpi accidentali?

Con molta cautela, sollevò il tessuto e rimase di sasso. Appuntato con un paio di spilli, un panno blu, di quelli solitamente usati per i gioielli, spiccava nitido sul bianco candido del sotto gonna.

Con mani tremanti lo staccò, lo depose sulla tavola e lo aprì.

Il fiato le mancò del tutto, mentre la sensazione provata nel negozio l'assalì improvvisa e inarrestabile.

La pietra a forma di cuore spezzato, priva della collana che la reggeva,sembrava fissarla ammiccante. A fianco di essa, un bigliettino color panna recava una scritta in caratteri dorati.


ALAN PASINI

ANTIQUARIO



Col cuore che le batteva a mille, rigirò il cartoncino e se lo portò davanti agli occhi.


Non è nulla in confronto

a cotanta bellezza

ma sarei davvero onorato

se potessi allacciare

personalmente il

pezzo mancante.

Con ammirazione...

Alan

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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