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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi del 08/06/2016

Fedora (Primo Capitolo)

Post n°1189 pubblicato il 08 Giugno 2016 da contastorie1961

All’inserzione risposero sin da subito un discreto numero di pretendenti.Ma, come arrivavano in paese e conoscevano la donna, dopo poco tempo si dileguavano. Purtroppo le malelingue l'avevano preceduta e qualcuno, a volte, non si presentava neppure.

Si sa quanto possono essere cattive le comari, specie con chi sembra non aver dimostrato nessun rispetto per la religione cattolica. E, per la gente del paese, Fedora era indiscutibilmente la figlia del diavolo. Persino gli uomini che avevano goduto delle sue grazie erano arrivati a rinnegarla e questo perché, a sentir loro, rappresentava la debolezza, il peccato, la lussuria.

Questo Fedora lo sapeva bene, e ciò la rammaricava oltre ogni limite. Come potevano quei maledetti, sputare nel piatto in cui avevano mangiato sino a poco tempo prima? Dalle donne se l'era aspettato. Erano invidiose del suo corpo, del suo fascino, poteva anche comprenderle. Ma da loro no, non quando, tra le lenzuola, le sussurravano parole dolci che nemmeno alle loro mogli o compagne avevano mai detto. Amareggiata dal evolversi degli eventi, decise così di rivolgersi a don Sergio, il parroco del paese, per capire il perché di tanta sventura e cercare parole di conforto.

Come mise piede in chiesa, le comari che erano andate per i vespri del mattino la guardarono sussurrando tra loro. Ignorandole, Fedora attraversò la navata principale e si diresse senza indugi verso il confessionale.

Don Sergio, che si trovava già all'interno di esso, sembrava non aver notato il brusio che si era levato tra i banchi. Incurante delle voci maligne e pettegole, Fedora s’inginocchiò e si fece il segno della croce . Il prete la imitò, quindi l'invitò a esporle i suoi peccati, non potendo di certo immaginare, al momento, chi ci fosse al di la della grata. Non appena riconobbe il timbro della voce però, ebbe un sussulto. Per quanto poteva ricordare, non si era mai presentata per una confessione.

Come in un film, il passato tornò a farsi vivo nella sua mente. La bocca carnosa e languida, il corpo allettante e il seno sodo e prosperoso. Quand'era giovane, e la sua vocazione non si era ancora manifestata,anche don Sergio aveva goduto delle grazie di Fedora. Paonazzo in viso, le mani sudaticce e il respiro corto, si trovò all'improvviso senza parole. Fedora sembrò rendersi perfettamente conto del suo turbamento, e fu proprio lei a rompere il ghiaccio.

-Non importa il passato, ciò che è stato è stato- esordì con un filo di voce.

-Mi rivolgo a te come uomo di chiesa, Sergio. Ho bisogno di aiuto, e sono certa che tu saprai darmelo-

Il prete non rispose subito, colpito e affondato dal tono sensuale e dal profumo inebriante.

-Di...dimmi pure- rispose con voce strozzata.

In breve, dopo essersi ripulita la coscienza con una sorta di peccati veniali e di poco conto, venne al punto.

-Come sai, e come sanno tutti in questo dannato paese, ho messo un'inserzione sul giornale- disse tutto d'un fiato.

Don Sergio mormorò un flebile si, quindi l'invitò a proseguire.

-Ebbene, credo di essere stata un po' troppo generica ed esagerata nella discrezione. Ho quarant'anni, Sergio, e vorrei trovare un uomo che mi ami e che possa amare, chiedo troppo?-

Il prete attese un istante prima di rispondere, quindi si schiarì la voce.

-L'ho letto anch'io, e concordo con te. Ma questo non esclude che tu possa trovare la persona giusta-

Fedora sospirò, sembrava frustrata.

-Ma se sono scappati tutti, qualcuno non si è nemmeno presentato, e questo grazie alle pettegole che sono qua dietro a sparlare!- disse a voce un po' troppo alta.

-Fedora...ascoltami, è inutile girarci troppo attorno. Ti sei creata una certa fama, e non tutti ti vedono di buon occhio. Dovresti cambiare il tuo stile di vita, il tuo atteggiamento, persino il tuo modo di vestire-

Fedora si lasciò sfuggire un gemito.

-Sergio, io mi sono sempre vestita a questo modo, perché dovrei cambiare ora?-

Questa volta fu il prete a sospirare.

-Mel'hai appena detto, vuoi trovare marito. E sai perché gli uomini fuggono appena ti conoscono? Perché agli uomini non piace l'idea di avere una moglie bella e troppo appariscente, questo status è riservato solo alle amanti, e tu dovresti saperlo-

Fedora avvicinò ancor di più il volto alla grata.

-Mi chiedi qualcosa di molto difficile, non posso snaturarmi-

-Lo dovrai fare, solo in questo modo potrai ottenere quello che ti stai prefiggendo-


Uscita dalla chiesa, Fedora ripensò a lungo alle parole di don Sergio. Non aveva nessuna voglia di stravolgere il proprio stile di vita, ma il prete aveva ragione. Se voleva trovare qualcuno disposto a sposarla, doveva per forza di cose cambiare. Arrivata a casa, si spogliò completamente e s'infilò rapidamente in doccia. Rimase sotto il getto a lungo, pensando e ripensando al da farsi. Quando uscì, andò direttamente in camera da letto e si mise davanti allo specchio. Lentamente, con gesti sensuali e studiati, si passò le mani sul corpo ancora sodo e voluttuoso. Mentalmente, maledì don Sergio per averle dato quel consiglio. Perché avrebbe dovuto coprire quel ben di Dio? In fondo, anche lui si era nutrito di quei fianchi larghi e quelle cosce tornite. Con un gesto di stizza, si voltò e aprì l'armadio. In un angolo, sepolto da minigonne e top mozzafiato, scovò un vecchio tailleur blu scuro. Dopo averlo afferrato, lo gettò sul letto e lo guardò con disgusto.

Forza...dai...”disse a voce alta.

Se così dev'essere...”

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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