ricomincio da quipoesie prose e testi di L@ur@ |
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
Viaggio a Firenze:L'incontro con Giorgio Post.22 Post.23 Post.24 Post... 25 Post ...26 Post...27 Post ... 28 Post ...29 Posto...30 Post...31 Post ... 32 Post ... 33 Post ... 34 M Post ...35
AREA PERSONALE
TAG
CERCA IN QUESTO BLOG
MENU
I MIEI BLOG AMICI
- trampolinotonante
- "PSICOLOGO NATO"
- Le mie emozioni
- I colori dellanima
- una via per tornare.
- Lady_Juliette
- loro:il mio mondo
- poesiaeparole
- Imperatore Ghiaccio
- antropoetico
- Fantasy
- Fili di seta sonora
- P o e t i c a
- Mariposa Narrador
- Fading of the day
- Mr.K torna...forse..
- Lollapalooza
- sottilMente
- confronti indiretti
- pensiero
- Nymphea.Seductive
- La vita
- miodiario
- OSTERIA..
- NON E UN BLOG
- SONO UN IN-COSCIENTE
- S_CAROGNE
- dino secondo barili
- Fuori dal cuore
- il paradiso perduto
- La riva dei pensieri
- GENT DE NUM
- Navigando lentamente
- conoscenza
- stradanelbosco
- ALTRE VITE
- Schema Libero
- Black Snake
- delirio
- immagini
- Il Gioco del Mondo
- The Pretender
- A MENTE FREDDA
- SCARTOFFIE
- Esistenza
- un giorno per caso
- emozioni in una foto
- parlodime
- putpurrì
- Diario di bordo
- MUSICAEPOESIA
- COGLI LATTIMO...
- il cobra
- The Seventeenth Day
- AlfaZulu
- Miele.speziato
- SiAmo ?
- Mondo Parallelo
- ezio brugali blog
- moralibertà
- GRYLLO 73
- sogni nel cassetto
- SOSOLOESSEREBUONA
- acido.acida
- rosheen
- pensieri e capricci
- Development
- Isobel Gowdie
- nella terra di Elron
- AL k5III
- storie passate
- di tutto un pò
- Nuvole di scrittura
- chiacchierando
- Liberi e giusti
- Paolo Proietti
- sous le ciel de ...
- Sciarconazzi
- Empire Of slack
- Voci dal Cuore
- Dillo a Parole
- Ancora una volta
- antonia nella notte
- BLOGGO NOTES
ULTIMI COMMENTI
CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG
Messaggi del 01/09/2016
Post n°1250 pubblicato il 01 Settembre 2016 da lascrivana
Arrivai a casa trafelata e tremante. Mi richiusi velocemente la porta alle spalle, e mi poggiai un attimo a occhi chiusi per riprendere fiato. La testa mi girava vorticosamente; e un profondo senso di disgusto mi storceva le labbra. Colta da sconquassanti conati di vomito, corsi in bagno, prima di rimettere tutto quello che avevo ingurgitato nel corridoio. M’inginocchiai sulle fredde piastrelle, e abbracciando il water con entrambe le braccia, rigettai tutto quello che avevo nello stomaco. Mi rialzai a fatica; con le gambe tremanti e la fronte madida. Mi lavai la faccia, e mi trascinai a fatica nella cucina. Mi riempii un bicchiere d’acqua fresca dal frigo e la bevvi tutta d’un fiato. Mi accasciai pesantemente su una sedia, vicina al tavolo della cucina, e con le mani massaggiai le tempie doloranti. Poi,mi sfregai la fronte nel vano tentativo di cancellare tutto quello che era accaduto nell’ultima ora. Pensavo di esserci quasi riuscita, fino a quando non sollevai il viso e mi trovai difronte la gigantesca ombra scura. Sorrideva beffarda. -Che cosa vuoi da me?- Sibilai sconfitta. -Solo che tu mi ricordi- Rassegnata diressi lo sguardo verso la porta. Ormai non mi sembrava più una via d’uscita, quell’essere non mi avrebbe mai lasciato andare. Mi diressi in camera, presi dal comodino la scatola di sonniferi, e nell’intento di aprirla, mi cadde dalle mani. Mi chinai per riprenderla, ma con un calcio, l’arcana figura, la allontanò dalla mia portata. Ormai allo stremo di ogni qualsiasi azione ragionevole, iniziai a strillare affondando i pugni, su quello che doveva essere l’addome dell’imponente ombra scura. A ogni mio colpo, si sgretolava come calcinaccio di un muro in rovina. Continuai a colpire fino a che ai miei piedi non si formò un cumulo di scorie. Mi chinai e affondai le mani in quelle macerie. Tra i detriti trovai un piccolo fermaglio a forma di cuore. Lo guardai con gli occhi colmi di lacrime, mentre i ricordi spingevano con vemenza la porta della memoria.
La verità si fece strada con prepotenza, illuminando tutti i meandri oscuri della mia mente. All’improvviso ricordai tutto di quel terribile giorno. Dopo una violenta discussione con mio marito, in cui lui continuava a rimproverarmi per il mio atteggiamento discutibile sul web, raccolsi quattro stracci dal mio armadio e mi allontanai di corsa da casa. Presi il primo treno e partii verso una città sconosciuta del nord. La mattina successiva, dopo essere scesa alla stazione, mi fermai davanti all’edicola. Lo sguardo si posò sui titoli della prima pagina di un quotidiano. Il mio paese era stato distrutto dal terremoto. Le immagini riportavano i resti della mia casa che era caduta a pezzi durante le violente scosse. Della mia famiglia non era rimasto più nessuno. Laura |
Inviato da: qmr
il 02/06/2024 alle 19:50
Inviato da: tanmik
il 31/05/2024 alle 07:50
Inviato da: tanmik
il 31/05/2024 alle 07:49
Inviato da: tanmik
il 28/05/2024 alle 07:46
Inviato da: tanmik
il 28/05/2024 alle 07:45