Creato da: lontano.lontano il 22/01/2008
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« Il giocattolo.Tragicamente bello - 1^ parte »

Stati sovrani.

Il governo tedesco sta analizzando la sentenza.
E in conseguenza di ciò saranno da decidere eventuali necessari passi per far valere l’interpretazione giuridica del governo tedesco,confermata appieno dalla Corte internazionale dell’Aja nel febbraio del 2012».
Poche parole, consegnate all'Ansa dal ministero degli Esteri tedesco che rimandano a un contenzioso enorme e doloroso, quello dei risarcimenti di guerra e in particolare di uno degli eccidi più feroci compiuti dai nazisti, quello di Civitella.
Una sentenza della Corte costituzionale dei giorni scorsi ha clamorosamente riaperto il caso, ma il governo tedesco non sembra voler cedere e si appella a un verdetto precedente che in effetti sembrava aver sepolto definitivamente le richieste di indennizzo.
Un massacro, quello compiuto dagli uomini di Hitler il 29 giugno del 1944 a Civitella in Val di Chiana, Cornia e San Pancrazio, che costò la vita a 244 civili.
Dopo decenni di battaglie, un verdetto della Corte di Cassazione dell’autunno del 2008 riconobbe ai familiari delle vittime un milione di euro di risarcimento.
I tedeschi non accettarono il verdetto che rischiava in teoria di aprire le porte a un’infinità di giudizi simili e si rivolse alla Corte internazionale di Giustizia.
Il 3 febbraio del 2012 l’Aja ne accolse il ricorso, sostenendo che un tribunale nazionale non poteva condannare uno Stato sovrano: il diritto internazionale gli garantiva l’immunità.
«La Corte ritiene che l’azione dei tribunali italiani di negare l’immunità costituisca una violazione dei suoi obblighi nei confronti dello Stato tedesco» spiegò allora il giudice Hisashi Owada nel corso dell’udienza pubblica.
Di conseguenza, Roma fu costretta a considerare nullo il verdetto della Cassazione.

http://www.lastampa.it/

 244 civili massacrati e le loro famiglie prese per il culo in maniera inaccettabile da personaggi discutibili, da istituzioni infami e da leggi assurde, in un mondo assurdo.
Scendendo nel dettaglio, cosa dice questo articolo?
Un tribunale italiano, non può condannare uno stato sovrano; la Germania, nella fattispecie.
Non può e perché no? E chi lo dovrebbe fare in sua vece?
Chi dovrebbe rappresentare, quale parte lesa, le famiglie delle vittime?
Forse le meravigliose e miracolistiche istituzioni europee che tutto regolano, che tutto esaminano, che bacchettano e che fanno eseguire i compiti a casa agli stati membri?
E perché non si muovono allora, perché non proferiscono parola, perché, visto che l'Europa è cosa buona e giusta, non provano a fare un po' di giustizia civile e storica anche su cose di un passato ancora recente?
E poi? Perché è vietato ad una Nazione richiedere i danni ad un'altra che, invece, senza chiedere alcun permesso, senza attendere alcuna approvazione, invia delinquenti a compiere crimini a domicilio avendone in cambio l'immunità perenne?
Perché la Comunità Europea non si muove in prima persona per far rispettare le regole ad uno Stato che da sempre le infrange?
E se una nazione non può entrare negli affari interni di un'altra nazione sovrana, perché delle società appartenenti a soggetti privati, invece possono farlo?
Le Agenzie di valutazione (di Rating, per gli amanti del parlare incomprensibile) condannano eccome gli Stati sovrani, li giudicano severamente, molto più di quanto i nazisti siano mai stati giudicati.
Li colpiscono economicamente, ben oltre, il valore dell'ipotetico risarcimento alle famiglie delle vittime ma, questo è
diventato legale, usuale, logico e perché no? 
Ritenuto da qualcuno persino indispensabile.
E nessuno fiata, silenzio totale, questo hanno deciso per noi e questo dobbiamo subire, in fondo nel 1944 a qualcuno è successo
di peggio, no?
Quindi non ci possiamo manco lamentare!
Nessuno può giudicare i tedeschi, son loro che giudicano gli altri, e son severi i loro giudizi, non ammettono repliche, son lapidari, drastici ed intransigenti .............. molto di più di quanto la storia lo sia stata con loro.

 

 

 
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