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Messaggi di Gennaio 2012

 

2012 e dintorni.

Post n°209 pubblicato il 04 Gennaio 2012 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

Prima di addentrarmi in queste mie riflessioni, vorrei esprimere un desiderio.

Mi farebbe piacere se questo mio articolo fosse letto da un grande numero di persone e mi auguro vivamente che accada.         
Non mi è mai importato molto se ciò che scrivo sia letto oppure no, visto che scrivo soprattutto per me.
Scrivere è una mia esigenza, a voce non esce l’essenza dei miei ragionamenti, solo scrivendo, scaturiscono pensieri, emozioni, cose anche a me segrete e che, se non mi mettessi alla tastiera, tali rimarrebbero per sempre.

Forse ho già accennato a questo ma, lo ribadisco ancora, perché è un fenomeno che stupisce pure me che lo vivo.
Parlo di una forza inspiegabile, quella che mi impone la scrittura, una scrittura che ha dell’automatico e del razionale, una dettatura impostami………. liberamente.

Vorrei che fosse letto da molti perché, questo mio articolo, vuole far ragionare, pensare, riflettere, chi avrà la volontà di dedicargli qualche minuto.

Questo, desidero, far pensare, e nulla più, non far pensare come me, ci mancherebbe altro, ma solo pensare col proprio cervello, dare un’opportunità alla mente del lettore di aprirsi al dubbio, di far sorgere delle domande e da queste, originare delle risposte, fuori da un pensiero ormai omologato e superato da una storia che andrebbe completamente riscritta.

E’ arrivato il 2012, è appena nato ed è già diventato l’anno più nominato al mondo, i 365 giorni più attesi o più temuti, quelli da cui si dovrà cominciare o forse quelli che tutto faranno finire.

Cosa succederà davvero, al di là di ogni teoria e di ogni possibile o impossibile scenario?

Naturalmente non lo so ma una cosa è già avvenuta sicuramente, ci stiamo pensando e, in maniera confusa o superficiale, ce lo stiamo chiedendo.

Così nella nostra mente fanno a spintoni frammenti di informazioni, tasselli di ragionamento che non riescono ad incastrarsi in un mosaico che sarà impossibile completare.
Che non sia forse questo quel cambiamento che ci viene annunciato da coloro che hanno vissuto su questa terra secoli prima di noi o da coloro che da secoli vivono in un presente che per noi è solo un incredibile futuro?

A mio parere, questo è già il primo grande avvenimento, ma non basta ancora.
Non è sufficiente chiedersi come funzioni il calendario Maya, o cosa mai sia quell’energia che arriverà dalla Via Lattea, o come si comporterà il sole in quel mutamento che pare sia irreversibile o, ancora, che ne sarà della Terra se il suo asse si sposterà di qualche grado o se il suo campo magnetico dovesse mutare.
No, non basta, anche se è già tanto, ma si deve andare oltre, occorre risvegliarci tutti dal torpore nel quale ci hanno fatto addormentare, prendere finalmente coscienza del nostro destino e riprendere in mano le nostre vite, vite che ci hanno prese senza che noi ci opponessimo ma, anzi, col nostro complice consenso.

Ora tutti vi chiederete chi siano costoro, questi innominati che indico genericamente senza attribuire loro un’identità, cosa che fa perdere ogni valore alle mie parole.

Ebbene, forse oggi riesco ad esser più esplicito e concreto perché la nebbia, che offuscava la mia visione mentale, si sta diradando e la luce del pensiero rende visibili cose che il pensiero stesso bloccavano.

Premetto e ripeto ulteriormente, che il mio pensiero è libero da dogmi e da pregiudizi, non appartengo a nessuno schieramento socio-politico-religioso, non rappresento nessuno e nessuno mai mi potrà rappresentare, vista la mia avversione all’inquadramento.
Per ritornare al tema e rispondere alla domanda di cui sopra, vorrei far riferimento all’Anticristo.

Personaggio tra il mito e la realtà, tra il concreto e l’astratto, figura definita o indefinita a seconda del “sentire” e dei valori etico-morali personali.

Proviamo a riflettere e a ragionare in maniera semplice e intuitiva, senza inoltrarci in materie e in riferimenti che ci porterebbero a perderci e a capirci ancora di meno.

Per definizione Anticristo è un’opposizione a Cristo, quindi, per definire cosa è “anti” bisogna capire ciò che è e chi è Cristo per noi.

Cristo è il buon padre per l’umanità, è Colui che vuole che l’uomo viva in pace su quella terra che Egli stesso gli ha data, è Colui il quale desidera per l’uomo una vita di serenità e benessere; è il bene, in parole povere.

Ne deriva, che il suo opposto sia il male, quindi l’Anticristo, ed allora, c’è da chiedersi se esistano, queste due logiche antitesi al bene, sulla terra.

Penso che non possa sfuggire a nessuno che il male sia la parte dominante della nostra vita, non possiamo non vederlo intorno a noi, lo viviamo da vittime noi stessi, è il male più che il bene che condiziona la nostra esistenza.

Ma allora il male è più forte del bene se ha cambiato il nostro destino, visto che già Dante ci informava che: “Fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza", quindi il Cristo è meno forte dell’Anticristo?

Si, penso che lo sia, come metterlo in dubbio se è nei fatti, come poterlo negare se niente di quello che Cristo ci ha promesso o prospettato è stato mantenuto o è ancora allo stato di miraggio?

E vi siete chiesti perché in questa sfida sia l’Anticristo in netto vantaggio?

E’ semplice, stravince perché egli si è evoluto, perché è al passo coi tempi e non fuori dal tempo, perché sfrutta tutte le armi della modernità e perché ha un ottimo argomento per convincere: Il denaro.
Cristo invece è nato povero, e ha parlato solo di ricchezza morale ed intellettuale, ce lo vedete a corrompere masse di giornalisti per portare il suo verbo in forma pubblicitaria nelle vostre case?
Ce lo vedete a strapagare frotte di cosiddetti scienziati, economisti, grandi finanzieri per far prevalere la propria tesi?

Al massimo manda la Madonna a parlare a tre bambini o fa sgorgare un po’d’acqua da qualche grotta e qualche goccia di sangue da qualche statuetta ma a chi volete che importi, intanto chi lo afferma è catalogato quale mentitore o nelle versione peggiore definito pazzo.

L’Anticristo è colui che ha il potere economico e lo gestisce attraverso i suoi fedelissimi che si replicano e si perpetuano nel tempo, ieri si chiamavano gli Illuminati o Nobiltà Nera, oggi si chiamano con nomi e cognomi ben definiti, loschi figuri facenti capo ad associazioni a delinquere del tutto legali.
 Le agenzie di rating, ad esempio, o ancora, a quelle che ho segnalate nell’articolo precedente e a tutte quelle che, per brevità, ho omesse ma che troverete facilmente su internet in una correlazione che mette paura.

Informatevi su chi comanda oggi il mondo veramente, non fermatevi a ciò che vi viene propinato, non pensiate di dover esser esclusi dalla verità perché appartenete ad una classe inferiore rispetto a quelli che della non verità vi alimentano.

Non credete a me ma neppure a loro, credete al vostro cervello solamente, fatelo lavorare perché lo potete fare anche se tutto è preordinato affinchè non vi serva farlo.

Siate curiosi delle verità nascoste, guardate oltre l’innaturale cortina fumogena che dall’alto del potere è stata fatta scendere sui vostri occhi, ragionate su tesi fatte di piccoli messaggi a pronta digestione, son esche preparate da vili mani affinchè abbocchiate nell’accondiscendenza.

Chiedetevi due cose semplici, due cose elementari che ogni giorno ci toccano da vicino: Perché paghiamo la benzina ad un prezzo tanto caro, se pensiamo che oggi i motori potrebbero funzionare con una tecnologia a costi vicino allo zero ed in maniera dal tutto ecologica?

Chiedetevi perché la politica ha un costo altrettanto fuori dal normale e non riesce a soddisfare le nostre aspettative e risolvere i nostri problemi?

Due domande, una sola risposta: A qualcuno conviene che sia così.

Guardate chi sono i signori del petrolio, le grandi famiglie egemoni, guardate chi affama intere popolazioni per prendersi le risorse economiche, chi scatena guerre in quei territori, chi sfrutta la terra per i propri profitti, incurante del pianeta che ormai sta esaurendo le sue risorse.

Chiedetevi perché mandrie di politici ignoranti son parcheggiati li a far nulla, a coltivare i propri privilegi, a rubare il rubabile e non, a far passare intere legislature nell’inutilità solo per raggiungere la meta di una pensione milionaria?

Perché conviene a chi vuole un mondo governato, non da rappresentanti operosi di un popolo operoso ma da rappresentanti barzelletta di un popolo che ormai fa solo ridere.

Il comando dev’esser nelle mani di un governo globale in un mercato globale con un’economia globale, la casta dei signori del mondo a comandare e l’umanità restante passiva ad ubbidire.

Questo è il lato oscuro del potere, chi ha le redini in mano non si fa vedere, esiste ma, ufficialmente non esiste, guarda caso, una tattica che è perfettamente sovrapponibile a quella dell’Anticristo.

Mentre scrivo, gli esempi a suffragio della mia tesi si moltiplicano ed, insisto ancora nel fatto che, portarli a vostra conoscenza, non è finalizzato a nessuno scopo che non sia la vostra libera interpretazione.

Non circondatemi di assenso perché non lo amo ma siate critici e criticando pensate a tesi diverse, a ragionamenti anche divergenti ma pensate, pensate sempre con il vostro intelletto, perché è questa l’unica arma che ancora è rimasta all’umanità.

Spaventa, il pensiero, è un pericolo per loro e fateci caso, eliminarlo dalla mente delle nuove generazioni, quelle generazioni che sostituiranno la nostra, vi sembra un caso?.

No, non illudetevi, nulla in questo gioco è lasciato al caso, tutto è stato pianificato dai seguaci dell’Anticristo già nel 1700, ora si vede nella sua interezza ma il piano ha padri lontani.

Non è quindi un caso se i ragazzi di oggi sono ridotti al ruolo di automa, persi in un’esistenza fatta solo di falsi valori, storditi in musiche studiate da menti sataniche per annientarne le coscienze, senza la possibilità di trovare un lavoro che dia loro dignità, senza neppure una timida apertura al presente che possa almeno dare speranza per il futuro.

Giovani consegnati ai falsi miti e ai falsi profeti affinchè non possano ribellarsi, non saprebbero manco a cosa, lavoratori costretti a consegnare il proprio salario a governi nazionali che manco esistono più ma che, a loro volta li gireranno ai padroni del mondo che li manovrano.

Disoccupazione, guerre, povertà, sacrifici economici continui,  queste preoccupazioni, questi problemi reprimono il libero pensiero, come si può pensare se la mente è rivolta a trovare il modo di tirare avanti alla meno peggio?

No, non si può pensare e tutto è congeniato affinchè ciò mai avvenga, ci hanno tolto tutto, il tempo per pensare, la voglia di farlo, la serenità e persino il sorriso e questo mai riuscirò a perdonare loro.

Il 2012 è arrivato, non so se sarà l’alba di una nuova epoca ma, sappiate, che se vogliamo vedere un nuovo giorno, un giorno migliore e più giusto qualcosa anche noi dovremmo pur farlo.

Dobbiamo svegliarci da questo letargo fatto di anni, svegliarci da un sonno drogato dalle menzogne, svegliarci finalmente con dei dubbi e delle domande da porre a chi, vedrete, non saprà darci risposte plausibili.

Ora pensate ciò che volete di me, pensate che sia pazzo, ma pensate, le cose che vedo io, son le cose che vedete anche voi, provate a vederle sotto una luce nuova e se vi daranno dei pazzi, non spaventatevi fa parte delle regole del gioco, quelle regole che tanto io e quanto voi ci rifiutiamo di accettare.

 
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La semioscurità.

Post n°210 pubblicato il 12 Gennaio 2012 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

Facciamo un esperimento; prendiamo una foto che abbiamo sul nostro computer, apriamola con un programmino visivo, e andiamo a modificarne i colori tanto da farla diventare in bianco e nero, ora modifichiamo ulteriormente il chiaro e lo scuro fino a far diventare la nostra foto appena visibile.

Ecco ora abbiamo davanti ai nostri occhi la metafora della nostra vita.

Cosa vediamo in quella foto?   Poco, intravvediamo più che vedere, distinguiamo appena i contorni, se poi andiamo ad agire sui toni del bianco, diventa troppo bianco e non vediamo più nulla, se lo facciamo su quelli del nero, invece, non vediamo più nulla lo stesso.

Questa è la nostra esistenza, una cammino fatto a tastoni, sfocato e reso difficile dalla poca visibilità, quindi insicuro e ricco di insidie e tranelli.
La metafora è però fedele solo in parte, il risultato è lo stesso, vediamo poco o nulla in entrambe le situazioni ma, la causa, è del tutto opposta.
La foto del nostro computer l’abbiamo modificata noi col nostro programmino, la nostra vita è stata modificata da altri, usando, il loro, programmino.

Hanno tolti i colori dalla nostra vita, l’hanno resa oscura coi toni pesanti del nero per non farci vedere ciò che noi non dobbiamo vedere, l’hanno resa troppo brillante di luce per mostrarsi i portatori della verità e di ogni certezza, ottenendo lo stesso risultato, non farci vedere nulla.

Insomma siamo dentro una realtà che noi crediamo esser la realtà, mentre non è altro che la sua messa in scena, una parodia tanto amara per noi da farla diventare un dramma.

Viviamo nella menzogna che ci hanno imposta, in un limbo di ignoranza forzata, col cervello narcotizzato, perennemente in crisi di astinenza, incapace di disintossicarsi e ritornare libero.

La nostra esistenza è scissa in due parti, la prima è la parte mistificata dalla menzogna, della quale ho scritto sopra, la seconda è quella che comprende tutto un mondo sconosciuto per ogni umano, nessuno escluso.

Ho la convinzione che in tutta la storia del mondo scritta, solo poche pagine siano quelle realmente vere, la storia la scrive il vincitore, per cui di parte per definizione, è difficile pensare che gli sconfitti siano anche parzialmente d’accordo con essi.

Se la storia di ieri è falsa, o artificiosamente falsificata per nascondere interessi o intrighi, sui quali non si riesce a far luce neppure oggi a distanza di secoli, pensate un po’ di quella attuale quando mai se ne saprà qualcosa.

Dicendo che la storia è manipolata, mi pare sia persino inutile andare a salvare il salvabile, anche perché se esiste un presupposto di menzogna è chiaro che ogni avvenimento successivo sia macchiato da quella pecca iniziale.

Le menzogne storiche si tramutano spesso in mito, ed anche questo fattore è motivo sufficiente per lasciarle in un cassetto che romanticamente è meglio tenere chiuso.

Due fatti, a caso, che mi vengono in mente mentre scrivo sono il “Balilla” e la spedizione dei Mille di Garibaldi.

Sarà proprio vero che un ragazzino di un quartiere di Genova prenda a pietrate i soldati invasori, scatenando così una rivolta di popolo?
E saranno stati proprio mille, contati, esattamente mille a partire da Quarto per andare a liberare da soli o quasi, l’Italia meridionale, senza nessuna organizzazione, senza un piano, e solo per un ideale?

Io nutro seri dubbi su questi miti diventati verità o su queste non verità trasformate in mito, forse non è tutto così semplice come vogliono farci credere, forse è anche tutto più semplice di quanto noi si possa credere.

Se la storia, è tutta un’altra storia, non di meno lo è la scienza, anche questo mondo che a noi pare perfetto, asettico e incontaminato è al contrario manipolato quanto lo è la storia che ad essa, per forza di cose, si mischia.

Un esempio per tutti; perché la scienza si ostina a negare altre forme di vita al di fuori del nostro pianeta?

Ma è mai possibile che il cielo venga monitorato in maniera tanto meticolosa e, nonostante questo, non sia mai stato ripreso o fotografato, ufficialmente da qualche scienziato, uno dei numerosissimi velivoli extraterrestri che, a migliaia, solcano l’atmosfera e che, al contrario, migliaia di persone comuni hanno ripresi o fotografati o visti ad occhio nudo?

Ma certo che non è possibile, solo che non conviene renderlo noto, e la scienza asservita al potere si intestardisce a voler dimostrare l’indimostrabile andando incontro a figure ridicole.

Gli scienziati, dall’alto della loro prepotenza sbeffeggiano e mettono in ridicolo chiunque osi dire il contrario, nessuno deve impunemente mettere in dubbio le loro affermazioni che ritengono il loro Vangelo.
Ed allora mi chiedo, a proposito di Vangelo, è stato o non è stato il Signore in persona a dire: “Il mio regno non è di questo mondo”?
Se lo ha detto Lui, e non io, non sorge loro il dubbio che forse un altro mondo al di fuori di quello conosciuto possa veramente esistere?

Con questo non vorrei dare inizio ad una diatriba religiosa che ci porterebbe troppo lontano, ma nella mia totale onestà intellettuale, nella mia visione di un mondo fatto anche di cose inspiegabili, nella mia più profonda convinzione che possa esistere anche l’indimostrabile, come posso escludere che le parole di Gesù siano molto più semplici e veritiere di ogni successiva interpretazione fornitaci?

A questo punto, se uno ci riflette un attimo, si chiederà: Ma che razza di vita stiamo vivendo?

Mezza vita rovinata dai noi stessi, in fondo facciamo parte della stessa categoria, uomini che si prendon gioco dell’esistenza di altri uomini, l’altra mezza vissuta nell’ignoranza, e qui non ci possiamo fare nulla, in un mondo quanto meno parziale o limitato, se non addirittura illusorio.

E’ un mondo vecchio, con regole che avverto preistoriche, fatto di ragionamenti legati a nozioni superate che non tengono conto dell’evoluzione tecnica e di pensiero.

Mi piacerebbe scardinare dogmi che limitano anche l’intelligenza, ridare i colori a quell’immagine sfocata nel grigio della nebbia del non sapere, che è più terrorizzante di una verità definita incredibile ma fatta di tutti i colori.

Forse non ce ne accorgiamo proprio, forse facciamo finta di non accorgercene, forse facciamo di tutto per non accorgercene e lasciamo che la finzione continui, imponendoci di credere che sia vera, così da fornire un alibi alla coscienza e una giustificazione all’ipocrisia.

E’ triste gettare la nostra grande occasione, la vita, in un modo tanto sciagurato, ma siamo venuti al mondo per sentirci raccontare delle gran balle, per vivere una vita da numerini dell’Istat o per seguire quale destino?
Non so ma, a questo punto, menzogne per menzogne, irrealtà per irrealtà, forse è meglio crearsi un mondo su misura, con le nostre convinzioni e perché no le nostre utopie che, per quanto sballate possano essere, lo saranno sempre meno di quelle di altri e, ciò che più conta, non avranno mai fondamento sulla malafede.

                                                   ___ ooooo ___


                                                 La mia cripticità.


Forse ha ragione Silvy, gli ultimi due articoli sono un po' criptici e ciò è dovuto al mio desiderio di non influenzare chi mi legge.
Dico la mia opinione su fatti e personaggi ma, desidero soprattutto, che ognuno si faccia la propria, preferisco indurre a pensare, e auspico che ognuno possa approfondire gli argomenti tramite una propria ricerca e una valutazione propria.
Mi spiace persino dedicare troppo tempo a personaggi che non stimo e che reputo di poco valore; in questo blog mi piace scrivere di poesia, di bei testi e di musiche eterne, i vari Monti e le loro cricche, non meritano nè il mio nè il vostro tempo e spazio.
Sono quelli come loro che ci hanno condannati ad una vita in bianco e nero, sono le loro menzogne che hanno fatto di un mondo a colori, un mondo del solo colore dei soldi.
Ma credete veramente che dietro ad ogni crisi economica non ci sia una regia occulta e, che tale regia sia anche dietro ad  ogni delitto contro l'umanità? Ma credete davvero che ogni avvenimento politico si svolga secondo la volontà del destino?
Se ci credete allora, sarete d'accordo con Silvy che dice che gli altri siamo noi e che questa è la vita che ci meritiamo, io invece mi sento molto diverso da quegli "altri", io penso di non meritare la vita che mi costringono a fare, ed, ancor più, non hanno di certo avuta la mia delega che li autorizzi ad appropriarsene.
I miei articoli criptici, hanno avuto origine da considerazioni su questo nuovo anno che, io sento, sia un anno particolare di cambiamento, l'anno della presa di coscienza dei popoli, del loro desiderio di smascherare quelle menzogne che per troppi secoli ci hanno resi schiavi.
Forse dovrei essere ancora più chiaro ma, non ho alcun dubbio, che Google possa esserlo molto più di me, basta fargli qualche domanda per avere informazioni utili per poter dare poi delle vostre risposte.


Verrà un giorno che l'uomo si sveglierà dall'oblio e finalmente comprenderà chi è veramente e a chi ha ceduto le redini della sua esistenza, a una mente fallace, menzognera, che lo rende e lo tiene schiavo... l'uomo non ha limiti e quando un giorno se ne renderà conto, sarà libero anche qui in questo mondo.
Giordano Bruno.

 
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