Creato da: lontano.lontano il 22/01/2008
la poesia, la musica ed il loro contrario.
|
Area personale- Login
MenuContatta l'autore
Chi può scrivere sul blog
Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti possono pubblicare commenti.
Ultimi commentiC'era una volta il west- Il mio sognoVà di moda. L'amore perfetto. Nulla succede per caso. Citazioni nei Blog Amici: 10 |
Diritto d'autoreIl diritto d'autore viene applicato automaticamente all'opera stessa all'atto della sua creazione da parte dell'autore, quale particolare espressione del suo lavoro intellettuale. Articolo 21 della Costituzione Italiana: Non importa l'approvazione, non importa il facile consenso o la complicità del branco.
Messaggi di Giugno 2012
Post n°214 pubblicato il 07 Giugno 2012 da lontano.lontano
Tag: accise, benzina, crisi economica, extraterrestri, Goldman Sachs, Mario Monti, Nuovo Ordine Mondiale, petrolio, politica, speranza, terremoto Emilia L’ultima speranza, quando non c’è più speranza, è l’irrazionale. E’ irragionevole, è un controsenso sperare quando la speranza non esiste più, ma diventa logico se diamo per scontato che la speranza stessa sia irrazionale. Sperare in quello che non c’è o, in quello che c’è ma non si vede, o in quello che si ipotizza ci sia ma senza la certezza del suo esistere, non importa la formula scelta, conta solo riuscire a sperare per continuare a vivere. Essì perché la speranza è vita, chi la perde, e non spera più, è destinato a soccombere, solo chi è così pazzo da affidare la propria esistenza ad una visione virtuale della realtà, riesce a resistere alla crudeltà della realtà stessa. E oggi, noi, il mondo intero, siamo costretti a sperare, a rifugiarci nell’irrazionale perché non esiste più altro da fare. Così, nei nostri pensieri, tutto si capovolge, desideriamo che la realtà diventi irreale e l’irreale diventi realtà, magicamente perché, siamo consci ormai, che solo la magia può sostituire la nostra impotenza di fronte ad atteggiamenti umani criminali. Sono così maledettamente pessimista proprio perché, sembra assurdo ma è così, vedo le soluzioni ai problemi del mondo a portata di mano, facili, attuabili, logiche e perfettamente razionali ma vengono accuratamente, intenzionalmente disattese. Ed allora, come possiamo sperare ancora che le cose cambino se da secoli, a parte qualche parentesi illuminata, l’uomo distrugge l’uomo e con esso la natura e tutto il suo mondo? Sperando solo nell’irrazionale o nel divino, nel soprannaturale o nel sovrumano, nel mistero, nel fantastico, nell’incredibile, nel fantasioso. Ed allora io spero che arrivino gli alieni, lo spero per disperazione, per rabbia, perché mi sento impotente di fronte a tanta barbarie, un’impotenza che non riesco ad elaborare ed alla quale non mi arrendo. Lo spero come un bambino che crede nel lieto fine delle fiabe, come un bambino che guarda con occhi puri ciò che gli sta intorno e non comprende perché la cosa logica diventi illogica, la cosa semplice venga ad arte complicata, la menzogna prevalere sulla verità e il sopruso sulla giustizia. Spero che arrivino presto, per metter fine ad un potere tirannico che si prende la nostra vita, perché solo quella ormai è rimasta da prendere, dopo averci derubato dei frutti di anni di sacrifici, della libertà, della gioia e del sorriso. Solo in loro si può sperare, quando ci stiamo abituando a tutto il peggio, quando non c’è più posto in noi per l’indignazione, solo in esseri non umani si può sperare quando una schiava rassegnazione ci pervade alla notizia dei suicidi per debito o a causa della perdita del lavoro, quando solo esseri non umani possono restituirci la nostra umanità. Se non arrivano gli extraterrestri gli “Illuminati” porteranno a termine il progetto del “Nuovo Ordine Mondiale” e tutto il mondo sarà nelle loro mani definitivamente, senza nessun intermediario, senza copertura, senza maschera, alla luce del sole, un sole che per noi ormai è già quasi spento. E’ tutto chiaro, come si può non vedere, non capire, che tutto è predisposto, attentamente progettato e messo in opera, tutto studiato da menti folli di delirante onnipotenza e di psicotica perfidia. Provate a riflettere, su cos’è accaduto in passato e su cosa sta accadendo anche ora, non occorre essere informati su tutto, né conoscere nei minimi particolari ogni materia, non occorre essere laureati alla Bocconi (bella roba!) basta solo un po’ di intelligente buonsenso e chiedersi il “perché” di ciò che accade. Lo ripeto, non sarà la causa principale ma, non si può non notare, che nella zona terremotata siano state effettuate potenti trivellazioni e messe a punto sofisticate tecniche estrattive per l’approvvigionamento di gas. Bene, detto questo, è inutile porci domande superficiali, chiederci se il territorio sia più o meno adatto, se le condizioni di sicurezza siano state rispettate o meno, perché nelle fuorvianti risposte, non avremo nessuna risposta. Chiediamoci semplicemente, invece, perché usare il gas o il petrolio e la benzina, se si potrebbe tranquillamente farne a meno? Già perché? La risposta è semplice e perfettamente razionale, perché ne traggono un profitto economico. E questa risposta vale per ogni domanda che ci possiamo porre, il profitto, il guadagno, l’accumulo di denaro, quel denaro che crea potenza da una parte e disperazione dall’altra. Si fanno guerre per il petrolio, non importano i morti e le devastazioni, il petrolio fa arricchire quindi, deve esser posseduto e soprattutto non deve essere soppiantato perché diventerebbe inutile. Ci guadagnano le compagnie petrolifere ma ci guadagna anche lo Stato Italiano visto che le accise sulla benzina non sono altro che imposizioni fiscali che creano gettito a ciclo continuo. Ed allora? Ed allora va bene così, un inetto servo della Goldman Sachs e traditore del Paese che antidemocraticamente regge, continuerà ad aumentare la benzina, dando così addosso al popolo che continuerà a subire pressioni fiscali che risalgono al 1935. Vedete come tutto è semplice se viene espresso in maniera semplice e comprensibile? Il fatto è che “quello” di cui sopra e i suoi omologhi, non vogliono che la gente capisca, anzi, fanno in maniera che capisca sempre di meno creando una lucida confusione che abbia come finalità la disaffezione alla cosa pubblica ed al pensiero. Se così non fosse, perché mai userebbero termini incomprensibile come spread, fiscal compact, default, rating spending review ecc?
|
Inviato da: lontano.lontano
il 08/09/2024 alle 21:25
Inviato da: vicino.vicino
il 08/09/2024 alle 18:10
Inviato da: lontano.lontano
il 17/08/2024 alle 13:52
Inviato da: cassetta2
il 17/08/2024 alle 11:29
Inviato da: Faitù
il 09/03/2024 alle 17:43