Creato da: lontano.lontano il 22/01/2008
la poesia, la musica ed il loro contrario.

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Messaggi di Luglio 2018

 

Crescita personale.

Post n°356 pubblicato il 04 Luglio 2018 da lontano.lontano
 
Foto di lontano.lontano

Se volete avere qualche indicazione sulla definizione di "Crescita personale" provate a cercarla in internet, e vi accorgerete che tutti in tutti i siti troverete la seguente cantilena:
La Crescita Personale è quella particolare forma di sviluppo umano che permette alla persona di scoprire le proprie potenzialità troppo spesso sopite nell'inconscio e in profondità, ricoperte da strati di blocchi emotivi, di filtri dati dalle abitudini, dalle convinzioni e dai programmi inconsapevoli che guidano l'individuo nella sua vita quotidiana.
Io l'ho letta e riletta ma non ci trovo nessuna attinenza con ciò che ci sentiamo ripetere con saccente facilità da chiunque, sia da persone che si interessano della materia e, da quelle che, per sentito dire, parlano, tanto per dire qualcosa.
Fateci caso: "Ti serve per crescere", "Anche questo è un modo per crescere" è sempre associato ad un fatto per nulla piacevole e per nulla desiderato.
La sofferenza, il dolore, una disgrazia, tutte le sciagure e le cose sgradevoli, servono per crescere ma, sono affermazioni reali o solo un modo per parlare fino a quando si trova qualcosa da dire?
Io sono del parere che l'uomo sia stato creato per essere schiavo ma, non per questo, una volta che fosse riuscito a trovare una sua collocazione umana e vivibile, dovesse per forza ricorrere ad altre esperienze negative per trovare e conoscere se stesso.
Nella sofferenza, le nostre attitudini, le nostre potenzialità, il nostro talento, il nostro progresso interiore, si spengono e non c'è spazio, né dentro, né fuori di noi che per l'angoscia e l'afflizione.
Tuttalpiù si può scrivere una poesia o una canzone, in un momento di tristezza o di malinconia ma, non quando si è pervasi dal dolore vero, dal dolore atroce che s'impossessa del nostro corpo o della nostra mente.
Può essere, che tutto sia nato dalla religione cristiana che fa della sofferenza un vanto ed uno stile di vita, che definisce beati tutti colori i quali, patendo in questa vita, possono conseguire il patentino che darà loro accesso alla beatitudine eterna.
Mi fa rabbrividire una simile concezione, non riesco a concepire come possa esser condivisa con una freddezza ed una perfidia sadica che sarebbe da ricondurre ad una patologia seria.
Sopporta e sii persino grato del dolore che devi patire perché, solo così, potrai guadagnarti il diritto di avere qualcosa in cambio.
Devi meritarti sempre qualcosa tramite il sacrificio, non è sufficiente vivere una vita resa dura dai tuo simili, e per simili, intendo anche quelli che lo sono soltanto fisicamente e non anche a livello prettamente genetico.
No, non basta, devi patire e sopportare, superare ostacoli che neppure hai la forza di guardare, devi accettare in nome di chissà chi che vuole la tua infelicità mascherata da crescita esistenziale.
Le esperienze negative sono sempre devastanti; solo un pensiero malvagio può intenderle come positive, non esiste la positività dove c'è negatività, si possono trovare artifici dialettici per dire qualsiasi cosa ma, sta di fatto, che non ci sarebbe nulla da dire se tale condizione non si verificasse.
Non fanno "crescere" le violenze patite in tenera età. 
Non sono le sberle date o quelle prese senza una ragione comprensibile a fare un uomo più maturo e pienamente consapevole dei suoi mezzi e del suo talento, forse, una mano aperta che arriva senza rincorsa su un viso, può essere molto più utile per riuscire nell'intento.
Non bisogna per forza patire per sognare e far avverare quel sogno. 
Non è necessario toccare il fondo per poi sostenere che, solo a quel punto, inevitabilmente, altro non si può fare se non risalire, troppo facile, troppo banale, troppe parole... per non dire niente.

 

 

 
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Sei tu.

Post n°357 pubblicato il 10 Luglio 2018 da lontano.lontano
 

 

Tu, 
che non mi chiedi mai di più
che sai restare accanto a me
dimenticandoti di te.
Si tu 
che sai capirmi anche se
un compito facile non è                      
ma non vuoi arrenderti mai 
perché sei così,
forte e tenace più di me
che la tua vita doni a me
e anche più.
Molto di più 
di quello che darti io mai potrei.
Ma tu non sai 
chiedere mai, niente di più
che di restare accanto a te
solo per te.

 

 
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Dolcemente.

Post n°358 pubblicato il 19 Luglio 2018 da lontano.lontano
 

 

Quando
sei abbracciata a me
e gli occhi miei 
son dentro ai tuoi
... dolcemente.
Quando 
il giorno che verrà
non sarà
più sprecato,
perché senza di te.
... Inutilmente.
Quando 
sfioro i capelli tuoi,
le labbra tue
so che mai più
starò senza
te.


 
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Nostalgia.

Post n°359 pubblicato il 24 Luglio 2018 da lontano.lontano
 

 

La nostalgia,
tutto è ciò che ho di te,
da quando tu
non sei più accanto a me.
Da tempo, ormai,
nulla so più di te,
come due sconosciuti
lontani
che, mentendo dicon,
di non amarsi più.
La nostalgia
che ho di te
è parte ormai di me.
Mi porta via lontano
laggiù
la, dove sei tu
per non lasciarti più.



 

 

 

 
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