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Messaggi di Giugno 2022

 

Due parole

Post n°453 pubblicato il 15 Giugno 2022 da lontano.lontano
 

Quando mi perdo dentro i tuoi occhi...
Ma questo lo sai già...
C'è una cosa che non ti ho detta ancora,
chiusa, nascosta là dentro una favola.
C'è una cosa che non ti ho detta ancora,
che come il vento spazza via ogni nuvola.
C'è una cosa che non ti ho detta ancora,
che sposta le montagne un po' più in là.
C'è una cosa così preziosa
della quale io ti vorrei gelosa.
Poco ci vuole, per dirti due parole,
che trasformano il silenzio in una musica.
Poco ci vuole, per dirti due parole,
che fanno superare i più alti ostacoli.
Sono solo
solo due parole
ma io non ci riesco a dirle a te.
Dovresti prima dire al mio cuore
che il tuo cuore ascoltar le vuole.
Dimmi allora
ciò che non m'hai detto ancora,
ciò che tu fai tacer chiuso nell'anima,
Dimmi ora che tu sai da allora
che per me sei stata e sarai sempre l'unica.
Dimmi ora e poi dimmelo ancora
che anche per te sarà così.
Come ieri, come ora
e così per noi sarà per sempre...

                                        *****

Testo personale inedito.

Amapola è una canzone scritta nel 1920 dal compositore spagnolo José María Lacalle García, che più avanti assunse lo pseudonimo Joseph Lacalle. Ne scrisse sia le musiche che il testo, e negli anni a seguire sono stati scritti prima un testo alternativo in spagnolo, poi il testo in inglese. Una delle prime interpretazioni della canzone originale è quella che trovate qui sopra, eseguita dal tenore spagnolo Miguel Fleta. Negli anni ’40 la canzone finì in cima alle classifiche musicali statunitensi per la versione di Helen O’Connell e Bob Eberly. Negli anni la canzone è stata riadattata e reinterpretata da molti grandi artisti, tra cui i tre tenori Domingo-Carreras-Pavarotti, Spike Jones e Bing Crosby. La versione strumentale di Ennio Morricone è la più nota tra le versioni senza testo.

 

 
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