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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°2271 pubblicato il 26 Marzo 2022 da ossimora
N. 19 Annie Ernaux Guarda le luci amore mio L'orma Un libro breve breve ; un diario , una serie di annotazioni , sensazioni e riflessioni nelle quali l'Ernaux concentra la sua attenzione sul supermercato o ipermercato , descrivendolo come luogo di incontri , nuova agora, ; non soltanto "non luogo " come viene spesso definito ma punto d'incontro e luogo di riflessione sui modo del vivere assieme , sulle dinamiche che in questi luoghi del commercio si attivano . Osserva , riflette su come la merce , lo studio della sua esposizione e le strategie per vendere siano portatrici di comportamenti e dinamiche più o meno nascoste. "Guarda le luci amore mio" , è una frase rubata ad una madre che cerca di consolare il suo piccino piangente invitandolo a rilassarsi con le luci del supermercato addobbato per le feste. E' la vertigine della simmetria , aumentata dalla sensazione di chiuso che la grande vetrata del soffitto ,pur lasciando penetrare la luce del giorno mitiga solo a stento. La parafarmacia , come alcuni reparti "bio" genera talvolta meditazioni prolungate .Le persone si fermano a riflettere davanti ai prodotti per recuperare la linea , la salute dell'intestino , il sonno , per stare e vivere meglio .Sono le corsie del sogno e del desiderio , della speranza.In un certo senso sono corsie psicoterapeutiche , dove ogni prodotto dà il suo meglioPrima di essere depositato nel carrello . Una palpabile atmosfera di effevescenza e di consumo -o desiderio di consumo -, moltiplicata dal numero individui presenti .Una sorta di vettovagliamento generale . I carrelli traboccano. Vittime nella fabbrica in Bangladesch , in quelle che producono felpe e t shirt per Auchan , Carrefour , H&M etc.Per cambiare le cose , chiaramente è meglio non contare su di noi , che dopo aver versato qualche lacrima da coccodrillo torniamo ad approfittare a cuor leggero di quella manodopera da schiavi .La rivolta non potrà che partire direttamente dagli sfruttati dall' altra parte del mondo .Anche disoccupati francesi danneggiati dalle delocalizzazioni sono ben contenti di potersi comprare una maglietta a 7 euro. L'inizio della ricchezza , della sua leggerezza , si può misurare così ; servirsi in un reparto di alimentari senza guardare il prezzo .L'umiliazione inflitta dalle merci .Costano troppo , quindi io non valgo niente. Ho interrotto questo diario . Come accade ogni volta che smetto di registrare il presente , ho l'impressione di ritirarmi dal movimento del mondo , di rinunciare non solo a raccontare la mia epoca ma anche a vederla .Perchè vedere per scrivere è vedere altrimenti .E' distinguere oggetti , individui , meccanismi e conferire loro valore d'esistenza.
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