Post n°724 pubblicato il
23 Dicembre 2006 da
ossimora
Mai come in questo periodo si parla delle religioni ;un po’ per il pervasivo senso di malaccettazione dell’Islam in tutta Europa(è dei giorni scorsi la notizia che il nome Mohammed in Inghilterra ha superato diversi usatissimi nomi inglesi per diffusione e su questa cosa ho sentito commenti fra lo spaventato e il decerebrato ),un po’ perché questo papa ritiene di doversi occupare in particolare ed insistentemente di tutte le questioni italiane ,passando come un caterpillar sui laici e i non credenti.
Per le feste di fine anno è tutto un florilegio ed un mix continuo di lustrini e presepi,alberi ormai di design e presepi,incitamento all’acquisto e presepi,lusso e presepi,abiti da sera e presepi ed è proprio sul presepio che quest ‘anno in particolare c’è un interessamento forte ,almeno riguardo le apparenze,sulla sostanza non so.
.Prima la questione dell’Ikea che(orrore!!!) non vende statuine ,poi la scuola di Bolzano che,per scelta non ha fatto il presepe ed è finita nel caldero-ne/li mediatico
Questa della scuola è la cosa che più mi interessa ;ci vivo e ne respiro gli umori
Questa alzata di scudi neocon ,teocon,convertiti ad hoc,fulminati sulla via di Damasco ,dell’ultima ora è insopportabile .
Ho provato ad argomentare con qualcuno su questa cosa dell’inopportunità del presepe a scuola che non è né luogo di culto , nè “casa”privata ,suscettibile di scelte personali e dove quindi si dovrebbero rispettare tutti mantenendosi in quell’ambito di laicità dove tutti si sentono rappresentati
Apriti cielo!.
Mi hanno aggredita dicendo che per loro il presepe è “cultura”e che come tale non ha connotati religiosi.(SIG!)
E poi guai se si fa questo per i Musulmani ..che sono ospiti e che devono assimilare le nostre tradizioni e bla bla bla e se noi andiamo giù dobbiamo rispettare le loro etc etc…via discorrendo con tutta la sequela nota ed asfittica del pensiero qualunque
Ho provato dire,inascoltata ,che ero io che non vivevo bene quella rappresentazione
(peraltro priva di ogni valenza estetica,i bei presepi mi piacciono eli vado a vedere..qui in Umbria poi...),
Che la laicità della scuola è un valore ,che chi vuole ha le chiese..e tante ..
che ad una istituzione dello stato non si chiede di disquisire di teologia ma di garantire la convivenza e l'accoglienza di tutti ,senza discriminazioni economiche ,culturali,etniche o religiose. Obiettivo anche squisitamente didattico-educativo.
Nel corso del loro progetto educativo gli insegnanti di Bolzano – tenendo il presepe negli scatoloni – hanno ritenuto che questo obiettivo didattico potesse essere meglio raggiunto rinunciando ad esporre il bue e l’asinello. È una scelta del tutto coerente con l’impianto laico della scuola pubblica.
Una scelta, non l’unica peraltro.
Un’altra poteva essere quella “inclusiva”, attenta cioè a inquadrare oggi il presepe nella sua cultura e nella sua tradizione; ma altrettanto impegnata a esporre un candelabro durante la festa ebraica di Channukkà o ad inquadrare quella islamica di Id Al fitr o quella buddhista del Vesak o anche i miti del sole invitto e delle feste del solstizio così belle e dimenticate!
Le identità contano e meritano attenzione anche sul piano educativo: ma, appunto, in quella prospettiva dialogica, pluralista, inclusiva, critica propria della scuola laica. Insomma si può e si deve parlare del presepe, anche allestire ma senza farne la bandiera dell’italianità o delle radici cristiane del paese,brandendolo come un’arma.
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Commenti al Post:
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scalzasempre il 23/12/06 alle 13:01 via WEB
l'integrazione non è distruzione, però sembra che sia il modo migliore per appiattire tutto a un puntino microbico. E non sono le cose ad essere pericolose quanto piuttosto le intenzionalità di cui sono vestite. ILY
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ossimora il 23/12/06 alle 13:16 via WEB
Hai visto che belle natività???
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ossimora il 23/12/06 alle 13:21 via WEB
La Tour,usa la luce in maniera straordinaria,c'è anche una Maddalena bellissima
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dream3r86 il 23/12/06 alle 13:23 via WEB
Beh...che dire,complimenti vivisimi per il tuo blog:lo leggero tutto,poco per volta me lo divorerò,come divoro i libri di De carlo
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champaosel il 23/12/06 alle 13:40 via WEB
quelle radicole fastidiosette me le sono sbarbate, per fortuna, da un pezzo. con affetto, champa.
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ossimora il 23/12/06 alle 14:09 via WEB
Un bacione ed un mega abbraccio Anto
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Gastonepap il 23/12/06 alle 16:00 via WEB
un augurio speciale per te e per tutti i compagni di blog!!!buone feste!!!
Gastonepap
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ventodamare il 23/12/06 alle 16:03 via WEB
"E poi guai se si fa questo per i Musulmani ..che sono ospiti e che devono assimilare le nostre tradizioni e bla bla bla e se noi andiamo giù dobbiamo rispettare le loro etc etc" I primi a prevaricare sono stati i cristiani. Nel V secolo soppiantarono la festa romana del Dio Mitra, del sole invincibile che torna a nascere, con quella della nascita di Cristo. Cambiando il dio, non cambia una festa che esiste da millenni, da quando l'uomo conosce il solstizio d'inverno. E cambiera' ancora, perche' le tradizioni sopravvivono se c'e' chi le perpetua. Rimarra' solo la tradizione della vera festa di Natale, quella dei bottegai. Ciao Anto'.
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ossimora il 23/12/06 alle 16:38 via WEB
Certo ed inoltre non è affatto vero che nei paesi islamici,come quelli del magreb ci sia intolleranza religiosa,in Marocco vivono benissimo gli occidentali e ne sono testimonianza stilisti,personaggi vari che restaurano e vivono li.GLI ALBERGHI E I RISTORANTI servono alcool tranquillamente e le uniche restrizioni sono attorno alle moschee...del resto io qualche annofa con mia figlia di 8 anni in calzoncini corti ho dovuto discutere parecchio per entrare in S.Giovanni in Laterano....
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MARIONeDAMIEL il 23/12/06 alle 17:25 via WEB
C'abbiamo il vaticano nel nostro bel paese.. è questo che ci rovina a noi... :) Auguri Antonia.
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ossimora il 23/12/06 alle 20:28 via WEB
Ciao a te..già l'ombra incombente del vaticano.
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nera_luna il 23/12/06 alle 17:27 via WEB
Sono certo che anche nell'Arabia Saudita,in Iran,in Oman,in Sudan,nelle Filippine,paesi islamici,è come andare in Marocco.Estrema libertà nei comportamenti,parità uomo -donna...E nelle moschee di questi paesi non solo non potresti entrare in pantaloncini,ma neppure assieme al tuo compagno,perchè in questi templi non è consentita la presenza contemporanea di entrambi i sessi...Piccola aggiunta doverosa.
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alexisdg10 il 23/12/06 alle 18:28 via WEB
che cosa c'entra questo? Ma perchè la gente non impara a leggere e a seguire anche il corso del pensiero degli altri, oltre che il poprio? Piena condivisone Ossimore! bacio
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nera_luna il 24/12/06 alle 15:09 via WEB
Ti assicuro che sò leggere...Ma forse tu non sai capire quello che viene scritto.Eppure sono stata chiara.Auguri!!!
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nera_luna il 24/12/06 alle 17:06 via WEB
Il bue che dice cornuto all'asino! Si scrive Sic! e non Sig.E non si dice:"Ho provato dire che... ma ho provato a dire che".Si scrive "e li" e non eli...e ce ne sarebbero altre.Ma siamo a Natale e mi piace essere buona!
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alexisdg10 il 24/12/06 alle 23:36 via WEB
e brava la nostra maestrina! buon natale anche a te!
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ossimora il 27/12/06 alle 00:52 via WEB
Sic è un'onomatopea esi può scrivere in entrambi i modi,le altre due cos e che citi sono sviste di battitura enon errori di ortografia .Oltre ad essere buona a natale e in tutit gli altri giorni cerca di avere più coraggio e più lealtà
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ossimora il 23/12/06 alle 20:29 via WEB
Ho citato l'islam che abbiamo in casa ,il Magreb non a caso .
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MiseEnAbime il 23/12/06 alle 18:29 via WEB
in questo periodo sono logorroico, quindi mi perdonerai se ti, e vi, pongo alcune perplessità. diciamo che questo post offre lo spunto per parlare degli approcci "multiculturali".
vi lascio un indirizzo: http://www.csudh.edu/dearhabermas/zizek03.htm su un intervista a zizek che potrebbe essere letta come una corrosiva ironia sul multiculturalismo. ovviamente io non sono così acuto come zizek è, quindi dico le cose a modo mio.
personalmente sono uno a cui il cattolicesimo è passato sopra, come dici tu, come un caterpillar. solo che non si trattava del pastore tedesco, si trattava del fatto che la società dei credenti coltiva(va?) il vizio di considerare i non credenti, non-battezzati ecc, dei subumani, un po' come nei tempi più barbari dei nostri si consideravano mancanti di qualche cosa di umano gli 'handicappati'. ecco, non avere dio, significava essere handicappato.
però, con tutto questo, non ho mai vissuto il presepio come un'offesa, lo dico senza la pretesa di fare scuola. era un fatto. a casa mia, nonreligiosamente comunista, il presepe si faceva, e ci si divertiva anche a farlo, più o meno. nessuno in quei tempi si metteva lì a pensare su una cosa così. i miei 'nonni' (in senso generico tutti quelli che stavano almeno una generazione sopra i miei genitori) erano credenti, forse anche praticanti, in ogni caso nessuno si faceva dei problemi. il presepe erano le statuine di cartapesta che mia madre si era portata dietro da quando era piccola nei numerosi traslochi da lecce fin qui. si faceva l'albero con le palle colorate di plastica in mezzo alle palle colorate di vetro (oggi forse sarebbero vietate per problemi di sicurezza?) che, mi sembra, anche quelle provenissero da traslochi lontani nel tempo (magari erano trenta anni, ma sembravano tantissimi). questo per dire che il presepe era solo remotamente collegato a gesù cristo, nato a nazareth e crocifisso. era un personaggio che poteva essere stato benissimo tratto da un libro di fiabe o robe così. era una storia e basta.
i problemi veri non erano quelli. mi ricordo una volta che, non ricordo perché ma giuro che è vero, nella mia scuola elementare hanno celebrato una messa. ecco, QUELLO era un problema.
quando ero all'università, ed ero ormai completamente convinto di essere irrimediabllmente senza dio, una volta, senza pensarci, prima di natale ho disegnato una sacra famiglia con mangiatoia bue e asino ecc ecc e l'ho appiccicata sul porta di casa. non è che i miei compagni di casa cattolici si sono sentiti offesi per l'invasione di campo, e nessuno ha pensato a una mia conversione.
mi vengono in mente queste cose perché leggendo il tuo post mi sono ricordato di un articolo di giulio busi sulla festività di hannukkah, che in molte famiglie si mescola a quella del natale, in una buffa parola: chrismukkah ( http://www.chrismukkah.com). ecco ci sono gli ebrei che fanno l'albero di natale con le palle e tutto quanto e, io immagino, qui italia si mangeranno anche il panettone, magari ci sarà un panettone kosher.
ecco, forse lo scontro tra chi VUOLE il presepe e chi NON VUOLE il presepe è una specie di battaglia che, si rischia, finisce per essere giocata contro le persone. quanti musulman si sentiranno offesi dalla presenza di un cavolo di presepe a scuola? capisco che non è il caso di chiedere a una classe dove ci sono bambini o ragazzi non cristiani (musulmani, ma anche atei come me) di fare il presepe, perché alcuni potrebbero sentirsi emarginati come mi capitò per quella messa, ma suvvia, allestire un presepe nell'atrio!, dobbiamo davvero avere così paura di entrare in contatto con l'alterità dell'altro?
zizek in quella intervista dice una cosa sul razzismo (riporto):
Another thing that bothers me about this multiculturalism is when people ask me: 'How can you be sure that you are not a racist?' My answer is that there is only one way. If I can exchange insults, brutal jokes, dirty jokes, with a member of a different race and we both know it's not meant in a racist way. If, on the other hand, we play this politically correct game - 'Oh, I respect you, how interesting your customs are' - this is inverted racism, and it is disgusting.
In the Yugoslav army where we were all of mixed nationalities, how did I become friends with Albanians? When we started to exchange obscenities, sexual innuendo, jokes. This is why this politically correct respect is just, as Freud put it, 'zielgehemmt'. You still have the aggression towards the other.
uno può essere sicuro di non essere razzista quando può scambiar oscenità, insulti, doppi sensi sessuali ecc. il punto, per zizek, è che fino a che ti trovi nella posizione 'multiculturale' corretta: "oh che persona interessante che sei, io ti rispetto per la tua diversità, come è interssante venire a contatto con i tuoi costumi, le tue usanze, la tua cucina.." in realtà stai proteggendo l'altro, e in realtà soprattutto te stesso, dal venire a contatto con la REALE alterità dell'altro. se invece puoi offrire un bicchiere di vino a un fervente musulmano, e tutti e due sapete che non si tratta di una provocazione razzista, ma di uno scherzo, e lui pure può fare delle battute pesanti su di te, allora veramente sei potuto entrare in contatto con l'altro, come se avessi sfondato quella barriera per tenersi a distanza.
io queste cose le capisco per una ragione semplice: essendo una persona, come si diceva un tempo, timida vorrei sempre che tutti rispettassero la distanza di sicurezza, che nessuno si avvicinasse troppo: nessuna battuta diretta, nessuna volgarità ecc. ma so anche che ogni incontro reale con l'altro deve superare queste barriere e in ultima istanza comportare qualcosa di 'violento'. io, come 'timido' non posso conoscere davvero nessuno, perché chi si avvicina a me deve mantenere quella distanza di sicurezza per cui nessuno si sente offeso.
cito ancora:
The second thing I find wrong with this multiculturalist tolerance is that it is often hypocritical in the sense that the other whom they tolerate is already a reduced other. The other is okay in so far as this other is only a question of food, of culture, of dances. What about clitoridectomy? What about my friends who say: 'We must respect Hindus.' Okay, but what about one of the old Hindu customs which, as we know, is that when a husband dies, the wife is burned. Now, do we respect that? Problems arise here.
insomma, venire in contatto con gli altri non significa, per essere brutali, mangiare il pollo al curry. quando diciamo che vogliamo fare conoscere ai ragazzi della scuola le diversità culturali, intendiamo dire che "ok, le tradizioni autentiche del popolo indiano prevedono che quando muore il marito la moglie venga bruciata viva insieme alla sua salma, purtoppo lo sradicamento culturale sta cancellando anche questa traccia di diversità" (so che può sembrare volgare, anzi lo è, ma serve per capire: cosa intendiamo quando parliamo dell'altro e del diverso?).
okey, finito. solo un modo per parlare.
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ossimora il 24/12/06 alle 03:47 via WEB
Il discorso della Messa ormai nella scuola è superato ( e ci mancherebbe)comunque per la pasqua cristiana io in genere mi devo prendere il gruppetto dei "non avvalentesi"(islamici,indiani,agnostici,geova etc )e portarli in aula multimediale a fare altro durante la benedizione.I preti entrano senza problemi ,in pompa magna e divisa d'ordinanza.Se si deve far entrare un archeologo o altro "esperto",debbo fare divers edomnde e chiedere permessi.Concordo sul fatto che spesso la multiculturalità si risolve in quella che i francesi chiamano "la pedagogia del cus cus";percorsi superficiali che poco mettono in campo delle reli differenze e delle peculiarità ma sono anche dell'idea che se è vero che dobbiamo vigilare e contrastare nei limiti del possibile pratiche barbare come l'infibulazione il cercare di attivarepercorsi conoscitivi reciproci è esiziale.L'hanno scorso in una scuola del mio territorio portarono all'ospedale una bambina islamica dopo la loro festa dell'Aid,perchè aveva le mani tutte dipinte di hennè e dalla vergogna di mostrarle aveva avuto una vera crisi d'ansia ...giocare un pò con l'hennè , spiegare e pasticciare anche con gli altri non sarà molto ma è qualcosa.Aolo una parte dell'India conserva la cosa del la moglie chemuore col marit ed adesso anche i governi la contrastano.(per fortuna...non c'entra lo sradicamento)
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lupopezzato il 24/12/06 alle 09:34 via WEB
Ho qualche dubbio sul fatto che l'infibulazione sia una pratica legata alla religione. Mi pare sia solo un'orrenda tradizione. E' il battesimo, invece, una violenza di carattere religioso e lo Stato nel tutelare il diritto di ogni cittadino dovrebbe proibirla come imposizione e lasciarla alla libera scelta. Essendo però una pratica non violenta lo Stato se ne fotte. Mi risulta che i bambini abbandonati vengono battezzati e non capisco con quale diritto avvenga questo considerato che questo è uno stato cosiddetto laico che ti timbra appena nasci. Liceità o laicità?
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ossimora il 24/12/06 alle 10:37 via WEB
Non ho detto che l'infibulazione sia legata a pratiche religiose ,mi riferivo alla cultura in generale dei paesi altri.sicuramente LICEITà
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orion971 il 23/12/06 alle 19:05 via WEB
Io ho sentito dire che bisogna togliere i presepi egli altri simboli cristiani per non offendere i musulmani: ma perché mai questi dovrebbero offendersi? E poi vi siete domandati come mai tutte queste questioni sorgano solo con loro e non con ebrei, buddisti e tutti gli altri? Sarebbe bene porsi queste domande prima di prendersela con la nostra intolleranza e metterla davanti a tutto. Quanto ai commenti sopra dove si dice che non è vero che nei paesi islamici non c'è libertà religiosa, non vorrete mica mettere sullo stesso piano le libertà dei cristiani da quelle parti con quelle dei musulmani qui?
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ossimora il 23/12/06 alle 20:33 via WEB
Ciao Orion,io non ho detto affatto questo nel mio post.anzi ho precisato che era me e il mio anelito alla laicità della scuola pubblica che veniva semmai "leso" Io che considero le religioni ,tutte senza esclusioni un freno al progresso ed un alibi a guerre ,sopraffazioni e sistemi di potere non sto certo a difenderne una piuttosto che un altra;ovvio il diritto alla libertà religiosa ,su questo non ci piove,ovvia dovrebbe essere a mio pare l'assoluta laicità della scuola pubblica.Tutto qui.Ciao .
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dianavera il 23/12/06 alle 23:44 via WEB
Bellissimo post, parole e immagini significative. Complimenti, brava. Auguri, se riesci vieni a dispondere al pio post di oggi sul Natale e i regali da fare e ricevere. grazie. abbracci
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pelino55 il 24/12/06 alle 00:26 via WEB
Il presepe, come altre cose, ha perso valenza religiosa per diventare tradizione. Non so quanti lo facciano come liturgia della loro cristianità. In questo senso non trovo che sia un problema farlo in una scuola. Semmai, se fossi credente, sarei io ad oppormi a questa rappresentazione ormai slegata dall'intento originale. E' il problema della chiesa cattolica: i suoi simboli e le sue liturgie sono vissute come parte di una tradizione più che come spiritualità. Diverso è il discorso per altre religiioni anche cristiane, dove permane un legame più spirituale. Detto questo, io credo fermamente nella laicità e, pur rispettando qualsiasi fede, sono per l'esclusione di queste e dei loro simboli dagli edifici pubblici. L'inclusività non mi convince.
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ossimora il 24/12/06 alle 03:36 via WEB
Del resto è proprio una tecnica delle gerarchie e della storia del cattolicesimo ,mirare a far diventare "tradizione",le ritualizzazioni ed i simboli che appartengono alla fede.Dalle grandi feste popolari come i ceri di Gubbio che erano un inno alla fertilità (ed al fallo)e che si sono colorati delle storie dei santi al presepe.Una forma di integralismo subdolo.Il problema non è fare il presepe a scuola ma lasciare fuori tutto ciò che stameglio altrove.Rispetto al "fastidio",i bambini islamici ad esempio sono più turbati (come ovvio e giusto)dallo favillio degli alberi di natale e dai regalini che girano.Gli indiani (io ho un sik)sono molto più...distanti ,all'apparenza non gli interessa un fico secco.Un bel problem asono ,almeno a scuola i testimoni di Geova ,c'è unbambino in seconda che è nevrotico dai divieti che ha a casa.Quando parlo di inclusività,non mi riferisco a dei simboli buttati li ma a dei percorsi didattici veri e propri che alimentino la conoscenza .Non ti puoi immaginare ad esempio che scoperta per i tragzzi l'analisi della scrittura ,il vedere che l'arabo si scrive da destra a sinistra ,gli ideogrammi in verticale;vero stupore.ILY
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scalzasempre il 24/12/06 alle 02:59 via WEB
passavo di qua e mi sono detta che sarebbe stato carino lasciarti un salutino fuori argomentazione. Anche perchè il post l'ho già commentato sopra. Quindi in un certo qual senso posso permettermelo no? Sogni rosyllati. Siempre! e viva la disparità!
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ossimora il 24/12/06 alle 03:37 via WEB
wow che orario...anche io insonnia ennile....un abbraccio.
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n.d.r il 24/12/06 alle 06:23 via WEB
Del presepio ricordo, anni fa, uno piccolo ricavato all'interno d'una canna da zucchero in miniatura scolpito in sud america, Bolivia credo; lo regalai a mio figlio, in allora piccino, che chiedeva perchè a casa non l'avevamo. Ma scrivevo ora per farti i miei migliori e sinceri auguri di buone feste, Auguri Antonia da enne. (( ;
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lupopezzato il 24/12/06 alle 09:15 via WEB
Questo Papa fa il suo mestiere. Mi preoccuperei se questo Papa o un altro Papa si dichiarasse a favore dell’eutanasia oppure a favore dei matrimoni fra gay oppure a favore dell’aborto. Siamo noi quelli che sbagliamo nel pretendere una modernità di pensiero da un integralismo religioso che non può concederla. Tutte le religioni sono e devono essere per costituzione ipocrite e canoniche. Quella che andrebbe messa in discussione è l’ingerenza di questo Papa nelle faccende politiche italiane. E’ inammissibile ed intollerante questo atteggiamento e, anche se dispiace a tanti cosiddetti italiani, lo Stato del Vaticano come gli USA sono stati Esteri. Però. Questo stato che dicesi laico, su 12 festività nazionali ne ha ben 8 di stampo cattolico e nella sua laica sottomissione tutta la stampa, compresa quella di sinistra, parlò di evento storico quando un Presidente della Repubblica, ex PCI, fu ricevuto dal Papa. Se mi consentite, l’evento storico avrebbe dovuto essere un altro: il bravo Pontefice, a piedi o portato a spalla sul suo preziosissimo trono, doveva recarsi a Montecitorio per complimentarsi e fare gli auguri al nuovo Presidente della Repubblica Italiana. Nessun italiano e nessun organo di stampa ha detto o sottolineato questo ma hanno parlato di evento storico. La storia è piena di cagate! Ciao Antonia, buona domenica e approfitto per augurarti il 2007 che vorresti.
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ossimora il 24/12/06 alle 10:39 via WEB
Concordo in pieno.Io non chiedo infatti modernità di pensiero dalle religioni edalle loro gerarchie che sarebbe un vero ...ossimoro,ma almeno dalle persone che lavorano nelle istituzioni dello stato.Auguri anche ate lupigno!
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MiseEnAbime il 24/12/06 alle 12:59 via WEB
voglio tornare un poco indietro perché la mia paura è che la sinistra (suppongo che più o meno ci riconosciamo in questa definizione) sia impegnata in una battaglia contro un'ombra. non è che voglio dire che il clericalismo non esiste, che la tolleranza non è una questione essenziale ecc., quello che voglio dire è che noi parliamo del mondo di oggi nei termini del mondo di cinquanta o cento e più anni fa (scusatemi il modo di ragionare con l'accetta, perdonatemi e afferrate il senso).
in primo luogo il clericalismo: nella società di trenta, quaranta anni fa, potevamo osservare l'oppressione morale del cattolicesimo e altre cose. ma ora? siamo a quel punto? davvero è così? abbiamo un problema culturale di repressione sessuale o altre cose simili? io vedo le cose così. mai come ora la chiesa è stata DEBOLE. ha perso tutto, tutte le battaglie, tutte le guerre, TUTTO. soprattutto l'insegnamento morale: quanti cattolici seguono anche vagamente il magistero morale della chiesa?, risposta: NESSUNO. anche in italia, la patria del cattolicume, la chiesa non conta un cazzo dal punto di vista morale e spirituale. mettiamoci una pietra sopra. il punto che dobbiamo porci è questo: questa liberazione dalle imposizioni morali oscurantiste è andata nel senso che speravamo? la risposta onesta è: nemmeno per sogno. anche qui mettiamoci una pietra sopra. resta un altro problema, anzi un problemone. la chiesa, avendo perso ogni contatto morale con il suo gregge, non può fare altro che gettare il proprio peso direttamente come agente politico. notare la differenza con la situazione dei tempi della dc, perché è cruciale. d'altro canto la politica (e qui dobbiamo riconoscere specialmente il futuro partito democratico) ha perso anche lei ogni contatto con la realtà sociale e si comporta come un agente autonomo. in più mettiamoci pure che il 'parlamento' è diventato solo uno degli agenti che influiscono sulle decisioni pubbliche. le leggi non le fa il parlamento: le leggi vengono contrattate tra agenti semi privati che si muovono nello spazio pubblico (comitati politici, governo, confindustria, concentrazioni finanziarie ecc). in questa contrattazione tra soggetti semiprivati in concorrenza tra loro la chiesa PUO' giocare un ruolo entrando direttamente nella contrattazione e influendo sugli equilibri di potere. l'attuale prospettiva del partito democratico in cui i due gruppi di potere (ds dl) devono contrattare spazi, inoltre, offre un altro terreno in cui la chiesa può agire come portatore di interessi. lo stato attuale delle cose è completamente diverso alla situazione del tempo della dc, adesso la chiesa, sconfitta completamente, si presenta come uno 'stakeholder' che contratta posizioni di potere sul mercato.
la questione culturale. l'esempio della bambina con le mani pitturate mi offre la possibilità di una osservazione. noi oggi interpretiamo come problemi di CULTURA quello che ieri avremmo interpretato come problemi SOGGETTIVI. in poche parole, come osservava marco aime, mi sembra, in un libro chiamato esplicitamete 'eccessi di culture', crediamo che a incontrarsi e scontrarsi siano le CULTURE mentre invece sono PERSONE. il problema della bambina, come tu dici giustamente, poteva essere risolto trasformando in gioco la questione e amen. quando ero piccolo io, avevo un monte di problemi con la mia timidezza e, inoltre, siamo negli anni 80, non avevo le timberland (in quanto irrazionali per una famiglia progressista). io avevo UN GROSSO PROBLEMA in quegli anni li. nonostante questo nessuno pensa che era un problema di incontro /scontro tra Culture. c'erano bambini nella mia stessa condizione che nn avevano nessun problema. sono sicuro che ci sono bambine con le mani dipinte che non hanno problemi di integrazione (non intendo che il problema della bambina non doveva essere affrontato o sdrammatizzato, sto solo dubitando che il suo problema dovesse essere interpretato come un problema di cultura)
c'è un problema ancora più grave (come sinistra). abbiamo sostituito una lettura incentrata sulle strutture sociali ed economiche ad una lettura incentrata sulle Culture. il problema così diventa come far convivere le Culture. non criminalizzo questa cosa, ma questa prospettiva ha cambiato completamente il nostro quadro e, in ultima istanza, ci porta, ci ha GIA' portato, alla catastrofe al suicidio di ogni istanza di cambiamento sociale. Il problema della sinistra (vecchia) era: tu, immigrato e tu operaio dovete capire che, in ultima istanza, le vostre lotte sono la stessa cosa, che avete interesse al cambiamento delle strutture della società. ora è: l'immigrato porta con se delle strutture di relazione sociale irriducibili a quelle dell'operaio torinese, la società che costruiamo deve essere basata su un terreno dove le culture, quella dell'immigrato e quella dell'operaio torinese, si incontrano e, eventualmente, attraverso la reciproca conoscenza, si "rispettano". al posto del 'movimento operaio e democratico' abbiamo il comitato che si occupa della comunità marocchina, quello che si occupa di riscoprire le tradizioni della lucania, ecc. LO SO, sto facendo una caricatura. quello che mi preme sottolineare è che, la differenza tra la sinistra e la posizione banalmente liberale dovrebbe esser prprio questo mettere l'accento sulle strutture economiche in cui si realizzano le relazioni sociali che, in ultima istanza sono più importanti delle culture. schematicamente è nella lotta di classe che l'operaio e l'immigrato scoprono di avere obiettivi in comune e con questa comunione di sforzi possono capire anche che le vecchie strutture sociali (che IMPLICANO la sottomissione della donna e PER QUESTO giustificano la vecchia pratica dell'infibulazione) devono essere parimenti abbattute.
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lupopezzato il 24/12/06 alle 14:36 via WEB
Quello dell’accetta è il miglior modo di ragionare perché si è chiari al di là di ogni cattiva interpretazione. Io non penso che si stia guardando all’attuale rapporto fra Chiesa e Stato con lo sguardo di 40 anni fa. Se il rapporto di forza fra Stato e Chiesa è cambiato negli ultimi 40 anni questo è dovuto solo al fatto che la destra fascista e clericale è rimasta inoffensiva in un angolo del paese. Inoffensiva sia sotto l’aspetto politico che, soprattutto, sotto quello culturale. Negli ultimi due decenni si è verificata purtroppo, in Europa e non solo in Italia, una pericolosa svolta a destra e questo ha significato ovviamente un ritorno al passato a quell’oscurantismo che clericale e di pensiero. Dire che leggiamo l’attuale con gli occhi del passato è sottovalutare che ad Abu Grahib si procede alla tortura (e parte consistente e considerevole del mondo occidentale plaude); sottovalutare che quei prigionieri sono ostaggi senza alcun diritto e non prigionieri; sottovalutare che l’antisemitismo è un problema stranamente attuale; sottovalutare che a Pinochet sono stati riconosciuti gli onori militari; sottovalutare che la Nuova Costituzione Italiana prevedeva uno Stato non suddiviso in Regioni ma spaccato in Regioni e non certo per motivi di crescita democratica quanto per recessione democratica; sottovalutare che il Partito Democratico pur di raccogliere il voto dei cattolici chiede agli elettori di sinistra di spostarsi a destra laddove il Partito Democratico esiste già e si chiama Partito Comunista Italiano. Per quanto riguarda l’infibulazione penso che solo chi viva quella cultura possa “giustificarla” ma parlare di quella pratica orrenda per parlare di sottomissione della donna lo trovo un esempio troppo lontano. E’ del 1976 il documento dell’ONU sulla necessità di una rivendicazione dei diritti della donna nel mondo e quel documento fa riferimento soprattutto alla discriminazione della donna nel mondo “occidentale”. Ciao.
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ossimora il 24/12/06 alle 16:06 via WEB
Quado mi occupo di interculturalità lo facco perchè all'interno della scuola diventa in primis una necessità immediatamente legata intanto alla lingua ;quindi da un ruolo di sola mediazione culturale pian piano si riempie di domande e di contenuti.Sono d'accordo con te che non bisogna spostare la richiesta di diritti e di giustizia sul piano culturale è anche per questo ch poco mi convincono i "comitati".Sul fatto che la chiesa sia debole sono poco d'accordo lo è forse in Europa ,non certo in Italia.
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MiseEnAbime il 24/12/06 alle 17:34 via WEB
rispondo a tutti e due (dono ormai preda di loquacità) sulla chiesa. purtroppo continuo a pensare che la chiesa sia stata sconfitta (simbolicamente il momento più basso della cristianità dalla sua nascita ad oggi è rappresentato dal giubileo del 2000, la vera bancarotta definitiva della chiesa cattolica) ma non per le ragioni nobili e belle che amiamo credere. o meglio, sicuramente l'arretramento e l'imposizione di domande di emacipazione contro l'ottusità clericale c'è stata (ormai anni luce fa, da un punto di vista della nostra storia simbolica). quelle battaglie che coniugavano emancipazione, rivendicazione di nuovi diritti sociali, libertà DALLA tradizione hanno conquistato spazi di libertà e democrazia. e fin qui O-KEY. ma adesso, la nostra libertà dalla chiesa, le nostre libertà PERSONALI (sessuali, ecc ecc. tutte cose sacrosante eh) sono perseguite solo nel mercato. ci piace? non ci piace? ma le cose stanno così. aneddoto: oggi sfogliando il manifesto ho letto la pubblicità più patetica che avessi mai visto (o forse la seconda più patetica), si tratta di una casa editrice credo anarchica che pubblicizzava, PER NATALE, due libri, di cui uno intitolato "pissing". il breve testo parlava di un libro che finalmente parlava della pratica erotica più divertente e non so cosa. vicino, il claim pubblicitario diceva che la casa editrice proponeva contro il consumismo natalizio del ciclo "nasci-consuma-crepa" (una roba del genere) e del buonismo imperante dei libri dissacranti sull'erotismo carnale (l'atro era sulla masturbazione). c'è da morire dal ridere, non solo per via della pratica erotica più divertente, ma per l'idea che il pissing la masturbazione o qualsiasi altra pratica sessuale contengano OGGI qualcosa di eversivo nei confronti del circuito delle merci. c'è da MORIRE dal ridere. ora non è che dico che uno deve essere stato abbonato all'internazionale situazionista, ma almeno avere visto la televisione negli ultimi venti anni!, oggi il mercato, la società in cui siamo IMMERSI, si nutre non di repressione. per usare categorie da supermercato: l'ingiunzione superegoica della morale è: GODI!, DEVI godere (non a caso, aggiungo io, in libreria troverai decine di manuali che ti spiegano COME avere orgasmi a ripetizione). tornando ai nostri casi, sebbene l'italia sia una colonia di periferia, noi siamo in questa società qui. siamo nella società LIBERATA DAL MERCATO. ma nel senso opposto a quello che si auspicavano le nostre nonne. è il mercato che ci ha "liberati". ovviamente questo non significa che ci sia qualcosa di rivoluzionario in cazzate come la castità, anche quelle fanno pate del catalogo degli STILI DI VITA. paradossalmente questo è anche compatibile con il maschio che ammazza o violenta la lesbica nel parco per punirla (ma, se ci pensiamo bene, ha una sua logica). ovviamente non siamo liberi o più liberi di prima, siamo liberi nella misura in cui ci uniformiamo alla morale del Godi! e compriamo le nostre libertà al mercato (i ridicoli della casa editrice anarchica non sanno che posso comprare decine di pubblicazioni sul pissing in una qualsiasi edicola di un qualsiasi paesotto). questo era il senso del mio invito a vedere lo stato di sconfitta della chiesa.
ma la chiesa è molto pericolosa, più dei tempi della dc! solo che oggi, secondo quanto dico io, si comporta come 'stakeholder'. il fatto non è che i ds si spostano a destra (perché sono arrivati più a destra possibile, basti pensare che la loro idea di riforma sociale è la liberalizzazione delle licenze dei taxi) ma è che dl e ds sono sotto pressione di gruppi di interesse, tra cui la chiesa, e si sbracciano per mostrarsi proni a questo o quel potere in modo da essere favoriti al momento della fusione nucleare. sono dinamiche comuni nelle operazioni finanziarie queste, quando la proprietà decidere di fondere due aziende controllate, ecco che nelle stanze dei dirigenti comincia a salire la fifa blu (ancora, lo abbiamo visto mille volte nei filmacci che DOVREMMO vedere al posto del doctor mabuse) e si sbracciano per assecondare gli interessi di questo o quell'azionista che si ritiene tenga le redini del gioco. allo stesso modo la chiesa entra nella contrattazione (insieme a confindustria e altre cordate di interessi: parlo magari di qualche gruppo che si vuole comprare ai saldi qualche pezzo di stato e che i nostri bersani e soci si sbracciano per favorire) come se fosse una qualsiasi banca.
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sieropositiva62 il 24/12/06 alle 11:28 via WEB
è una battaglia persa... basta pensare che siamo obbligati a festeggiare il natale... cmq tanti auguri...^_^
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ossimora il 24/12/06 alle 11:52 via WEB
Ma io non penso a battaglie,sono delle riflessioni che faccio anche a scuola.Ciao!
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nera_luna il 24/12/06 alle 15:12 via WEB
Obbligata da che???Dalle consuetudini?Dall'ipocrisia?Conosco persone che non sentendosi per nulla obbligate passano i giorni di festa insieme ai carcerati,agli ammalati terminali,alle persone sole.
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Twisted_truth il 24/12/06 alle 11:50 via WEB
CHE TU LO VOGLIA O NO...AUGURI! :) IO NON LO VOGLIO...
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ossimora il 24/12/06 alle 11:53 via WEB
eh he he eheh .gli auguri per la veroità servono sempre anches epreferisco riceverli oltre il natale
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EvolutionMoka il 24/12/06 alle 13:39 via WEB
Io vedo i bambini di diverse etnie e religioni giocare insieme in maniera normale e spontanea e spero che questa magia possa prolungarsi anche quando saranno grandi...io ci credo...
Buon Natale Anto, ti auguro giornate felici insieme alle persone a cui vuoi bene...un abbraccio. Giò.
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DONNADISTRADA il 24/12/06 alle 13:40 via WEB
Un augurio per una giornata serena, questo sì che possiamo desiderarlo, così domani così ogni giorno... per te e i tuoi cari, così per tutti quelli che conosciamo e per quegli sconosciuti, ovunque nel mondo di cui non sappiamo neanche il loro numero. Un abbraccio Antonia :))
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franco460 il 24/12/06 alle 20:00 via WEB
La scuola dovrebbe essere laica in uno stato laico. Le manifestazioni di tipo religioso dovrebbero essere svolte fuori dalla scuola.
Ciao e Buone feste, Franco.
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ossimora il 24/12/06 alle 23:07 via WEB
ciao Franco....semplice ed essenziale....
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yappappeo il 24/12/06 alle 21:35 via WEB
...non ho letto i numerosi commenti al tuo post, per cui rischio di dire delle ovvietà. Se dovessi esprimere il mio pensiero, direi che quando il presepe diventa un problema... allora abbiamo dei problemi. Dei problemi seri. Devo dire che è sempre più frequente assistere a manifestazioni di intolleranza, da entrambe le parti: soprattutto da chi "ospita", ma anche da chi ancora è ritenuto "ospite", non integrato. E più non si sente integrato più diventa intollerante lui stesso nei nostri confronti. Mi fanno vomitare quelli che dicono "...noi quando veniamo da voi rispettiamo la vostra cultura, cosi dovete fare voi con la nostra...". Ma andiamo, ipocriti! Noi quando andiamo da "loro", è solo per turismo e non per altro. A parte una piccola percentuale che lavora all'estero, noi non arriviamo nei loro paesi per sentirci integrati con loro e non chiediamo integrazione, andiamo la solo per spassarcela, o non ci andiamo per niente...
Personalmente, penso che bisognerebbe ritornare a guardare il presepe come fanno i bambini. Per me, quando ero bambino (...quindi non molto tempo fa, he ;o)...) era solo un bel gioco, magico... ma forse la questione non è così semplice... (o forse si?)
...comunque, ne approfitto per augurarti un Buon Natale... stammi bene.
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ossimora il 24/12/06 alle 23:06 via WEB
cia yap...il problema ...ammesso che proprio di problema trattsi non è il presepe....ma il luogo dove si fa il presepe...
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yappappeo il 25/12/06 alle 14:28 via WEB
...solo questione di lana caprina... magari si arriverà al punto di indire un referendum per decidere se mettere o meno il presepe nella scuola, piuttosto che nel comune o in altri luoghi pubblici... sciocchezze... il problema rimane chi ne fa un problema...
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ossimora il 25/12/06 alle 15:02 via WEB
FORSE SONO SCIOCCHEZZE MA IO PREFERIREI PER ESEMPIO IL MODELLO FRANCESE NEL QUALE PROPRIO NESSUNO VERREBBE IN MENTE DI mettere simboli o rappresentazioni di nessun culto nella scuola di stato...un bacio Anto
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reduced_noise il 24/12/06 alle 21:57 via WEB
Ciao Anto. Un augurio laicamente ennile. Cristo o Mitra, l'importante è che faccio 2 sett 2 di ferie :) Bacyo
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ossimora il 24/12/06 alle 23:03 via WEB
su questo non posso che concordare ...w il sole invitto...
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shiktlah il 25/12/06 alle 22:29 via WEB
Bello Ossimora, bell'augurio quello del "sol invictus" una cosa d'altri tempi... una cosa che esisteva prima che la peste cattoliva si abbattesse su queste terre.... quando gli uomini e le donne amavano il sacro vincolo che madre natura aveva stretto con loro... prima che l'arroganza sovrapponesse menzogne a menzogne.... come disse qualcuno.. "Vae Victis!". Buon Yule, ossimora...
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MarcoS4791 il 25/12/06 alle 21:52 via WEB
Potrebbe essere stato scritto da me... :-)
Totalmente d'accordo su tutto... e da agnostico quale sono...
ti auguro con tutto il cuore BUON NATALE! :-)
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alogico il 26/12/06 alle 10:31 via WEB
...complimenti per il blog! Ciao!
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