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Post n°791 pubblicato il 15 Marzo 2007 da ossimora
SPAGNA: APPROVATA LA LEGGE SULL'UGUAGLIANZA DEI SESSI Acclamato, Zapatero dice: «Da sola giustifica la legislatura». Così il premier spagnolo si è espresso sulla legge che - come lui dice - vale i primi tre anni di governo.
Si chiama Ley de Igualdad e darà alle donne la parità nelle liste elettorali e sul lavoro a cominciare dalle amministrazioni pubbliche passando anche per gli incarichi nei consigli d´amministrazione delle imprese. Insomma, si tratta di una misura che, progressivamente, porterà al riconoscimento delle pari opportunità tra i due sessi anche in tutti i posti sul lavoro.
Il testo è stato approvato in via definitiva dal parlamento spagnolo con l'astensione del centrodestra, che ha criticato in particolare la parità elettorale (non più del 60 per cento e non meno del 40 per cento per ciascun sesso). Che non si tratti di "quote rosa" ma del raggiungimento di una parità effettiva, lo si capisce già dalle percentuali fissate intorno al "fifty-fifty". E contestate dall´opposizione di centrodestra, al pari del progetto contenuto nella Ley de Igualdad che introduce, con percentuali simili, l'obbligo di procedere a una equa assegnazione degli incarichi entro otto anni ai vertici delle imprese.
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Commenti al Post:
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ossimora il 15/03/07 alle 23:29 via WEB
***la foto d'epoca mi è stata regalata da mia figlia che ha da poco iniziato un corso di fotografia .E' l'omaggio della scuola .
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elioliquido il 16/03/07 alle 04:38 via WEB
Da quello che ho capito dal link che hai messi, mi pare che l'obbligo di equa assegnazione degli incarichi di vertice riguardi il settore pubblico, mentre venga promosso nel privato tramite incentivi. Se fosse obbligatorio nel privato sarebbe una forzatura. Il passo principale è certamente la parità elettorale: da lì potranno partire eventuali correttivi a tutto il resto. A meno che non compaia sulla scena qualche partito-azienda, penso che le donne si terranno ben strette queste conquiste, trasversalmente, contribuendo piuttosto a migliorarle.
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tanksgodisfriday il 16/03/07 alle 07:50 via WEB
Imporre le percentuali è certamente una forzatura, ma si tratta del male minore se, come giustamente scrivi, non si tratta di "quota" ma di parità, quindi va benissimo.
Se questo favorirà l'impegno femminile nella politica al livello di quello maschile, il resto verrà da sé.
Come si fa a provare anche da noi? Si comincia a proporre e raccogliere firme?
Ciao!
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MacRaiser il 16/03/07 alle 09:30 via WEB
Pessima idea. Questa modo di legiferare si muove sulla falsariga della vecchia normativa italiana sull'affidamento dei figli, assolutamente sbilanciata a favore della madre. Anni di ingiustizie e soprusi nei confronti dei padri e dei nonni paterni, ma sopratutto dei bambini. Che solo recentemente sono stati corretti con la legge Prestigiacomo. Per mettere riparo alle disparita', non serve far oscillare violentemente il pendolo dalla parte opposta. Si fanno solo danni e si creano dei precedenti assai pericolosi.
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ossimora il 16/03/07 alle 11:08 via WEB
Non c'entrano le pari opportunità con i diritti di coniugi e figli separati ,quella è tutta un altra storia.
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MacRaiser il 16/03/07 alle 12:03 via WEB
C'entra eccome, Antonia. La mentalita' e' la stessa, purtroppo. All'epoca si decise che automaticamente l'affidamento doveva essere esclusivo.. e alla madre, ovviamente. Per decreto. Perche'? Perche' astrattamente, eticamente, bisognava "pareggiare i conti", ristabilire una teorica "equita'". I danni di questo modo di legiferare sono stati immensi, basta dare un'occhiata alle statistiche dei padri separati suicidi, degli scorsi anni.. sempre per restare in tema e per portare un solo esempio.. Assumere o peggio, nominare persone per un certo incarico, solo perche' donne solo perche' uomini, o solo perche' etero, o gay, o di colore, o cattolici, o quello che vuoi tu, e' un precedente molto pericoloso. Questo significa equiparare le caratteristiche morfologiche o i gusti e le preferenze, le idee di una persona alle sue QUALITA' nello svolgere un certo compito. Sono cose assolutamente differenti e non vanno confuse mai. Questo tipo di leggi, per riparare ad una disparita', ne introducono un'altra.. e di solito ancora piu' grave. Ciao :)
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Anonimo il 16/03/07 alle 19:46 via WEB
Garantire l'uguaglianza di genere
Favorire l'accesso al lavoro
Colmare il divario retributivo rispetto all'altro sesso
Promuovere l'imprenditoria femminile .
Questi sono gli scopi della politica che mira realmente alle pari opportunità .Parlare di "Qualità",in maniera avulsa dalle condizioni reali di partenza e di condizione della donna è dimenticare la realtà.Il tuo discorso sul "pericolo",di creare opportunità e canali di uguaglianza (possibilità)
non di priorità suona buffo se consideri che ancora le donne guadagnano di meno anche a parità di prestazioni professionali La differenza di genere abbisogna necessariamente di scelte politiche forti e non solo sul metà /metà,ma anche sull'accesso all'istruzione,sulla possibilità di aver garantito il lavoro e la maternità,sugli asili nidi.Le stesse direttive europee vanno tutte nella direzione di una serie di normative che facilitino l'accesso alle donne .Tu parli come se la donna e l'uomo fossero realmente nella condizone di partire dalle stesse opportunità.Non è così,non lo è affatto.Quanto ai neri o gli omosessuali (grazie per aver usato il vecchio adagio...neri ,omosessuali ,donne...Eh eh ehe io mi trovo bene comunque con le minoranze!!!)anche loro inquanto minoranze e spesso discriminate abbisognano certo di leggi ad hoc la storia dei neri d'america è una dimostrazione chiara del percorso necessario.Ciao ANTONIA
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(Vedi gli altri 2 commenti )
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MacRaiser il 16/03/07 alle 21:01 via WEB
Mi spiace che tu non abbia resistito alla tentazione di ricorrere agli artifici retorici del piu' vieto politichese per avvalorare le tue tesi. Non avevi nessun bisogno di distorcere quello che ho scritto, per me erano e restano valide comunque. Queste sono le categorie che avevo tirato in ballo: -donne, uomini, etero, gay, di colore, cattolici- Tu hai ovviamente glissato sulle categorie che non ti faceva comodo citare, distorcendo in questo modo cio' che avevo scritto e dandomi velatamente del razzista. Questo non e' affatto leale, Antonia. E siccome, per me, il metodo viene sempre prima del merito, penso che, per quanto mi riguarda, sia meglio che la discussione si fermi qui. Ciao e buon proseguimento. :)
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Anonimo il 16/03/07 alle 22:32 via WEB
artifici retorici del politichese?va bene .Il metodo prima del merito:di questo parlavo.;))
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tanksgodisfriday il 16/03/07 alle 15:42 via WEB
La composizione del nostro parlamento tiene conto, ovviamente, della distribuzione della popolazione sul territorio. Quindi riconosce, per fare un esempio, agli abitanti della regione XYZ una determinata rappresentanza, che tiene conto della popolazione relativa della regione. E senza mettere in competizione con i candidati di altre regioni, per cui fatalmente finirà che da qualche parte prevarrà un candidato meno capace di uno escluso in un'altra regione. Accettabile, accettato, visto che la prima esigenza è assicurare equa rappresentanza.
Non troverei irragionevole un analogo criterio che prevedesse di ripartire quella rappresentanza in proporzione al sesso. Mi sembrerebbe un meccanismo capace di forzare la possibilità di far valere anche le proprie ragioni, laddove non si riesce a realizzarla in modo "automatico".
Problemi ce ne sarebbero di sicuro, il primo forse già nel trovare i nuovi attori politici adeguatamente preparati. Ma credo che varrebbe la pena provare.
Ciao!
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champaosel il 16/03/07 alle 15:47 via WEB
come al solito la cristianissima destra non sa resistere alla tentazione di restare ancorata ad un passato di oscurantismo
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marea14 il 16/03/07 alle 17:31 via WEB
Voglio uno Zapatero anche in Italia!
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Anonimo il 16/03/07 alle 19:31 via WEB
come darti torto....lo vorrei proprio anche io.
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pelino55 il 17/03/07 alle 00:13 via WEB
Mi vengono in mente delle cose non so quanto off topic( ho imparato ad usarlo anch'io). Al di là della "legge di uguaglianza" su cui hai già detto, mi viene di soffermarmi su Zapatero: il capo di un governo "che governa" non impastoiato, a parte la questione basca, da coalizioni eterogenee e, soprattutto, eterovaganti. Impensabile da noi, forse varrebbe la pena di rischiare qualcosa perchè una legge elettorale permetta questo anche all'Italia.
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Anonimo il 17/03/07 alle 01:32 via WEB
Ciao Guido.concordo "off topic" o no.Bisogna poter governare Un bacio
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Anonimo il 17/03/07 alle 19:34 via WEB
speriamo...una volta era di moda l'_Unione Sovietica ...come cambiano i tempi !
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Anonimo il 17/03/07 alle 22:34 via WEB
Troppo freddo in Unione sovietica e poi non si mangia il pesce ,SOMARO!
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Anonimo il 18/03/07 alle 12:33 via WEB
l'ironia non la conosci ? e per il SOMARO ....lasciamo perdere perchè offendere è un modo poco civile di "parlarsi" ...
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(Vedi gli altri 5 commenti )
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ossimora il 18/03/07 alle 12:52 via WEB
è proprio perchè conosco l'IRONIA che parlo di caldo o aella no????Somaro è moltoooooooo ironico
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Anonimo il 18/03/07 alle 16:05 via WEB
caspita! non c'avevo pensato ! sei molto ironica ! un saluto
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Anonimo il 18/03/07 alle 16:59 via WEB
Immagino ,si capisce bene cheignori quel tarlo mai sincero che chiamano pensiero!
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Anonimo il 18/03/07 alle 17:47 via WEB
guarda che citare Guccini non fa essere meno ignoranti e apparire più profondi
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Anonimo il 18/03/07 alle 17:56 via WEB
infatti ,lo so non volevo essere profonda ì...ma mon dieu proprio non hai senso dell'ironia!
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Anonimo il 18/03/07 alle 17:58 via WEB
Scusa Chi sei?
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Anonimo il 18/03/07 alle 18:38 via WEB
ho visto che c'è un'altra persona che scrive e che non firmandosi risulta "ANONIMO"....no, io mi chiamo Massimo e leggo spesso Mondo Jazz ed è da lì che ho raggiunto il tuo blog... ma stasera penso di essermi guadagnato un nuovo pseudonimo grazie a te ....IRONIA! da oggi mi troverai anche con questo nome ...a più tardi....se posso..buona serata
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Anonimo il 18/03/07 alle 23:21 via WEB
Va beh ,scusami se non ho capito e c'è stato un equivoco...sono i guai della comunicazione scritta e poi non sempre (come puoi vedere)gli anonimi sono molto corretti Buonanotte A
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Anonimo il 25/03/07 alle 15:20 via WEB
Ancora una volta (dopo il matrimonio per i gay) ho ragione di dire Viva Zapatero!!!
(questa notizia mi fa sperare.)
ciao
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