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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Post n°926 pubblicato il 07 Agosto 2007 da ossimora
 

La vicenda dello Tsunami  che il giorno di Santo Stefano del 2004 colpì l'Oceano indiano ,facendo quattrocentomila morti riempì per giorni e giorni i discorsi e l'immaginario collettivo di tutto l'Occidente ipnotizzato e  in continuo  bilico fra empatia e spettacolarità dell'evento.

Grazie a questo sono arrivati nelle zone colpite fiumi di denaro (non tutti nelle tasche giuste ,si sa  e comunque va bene così).

Non sta succedendo la stessa cosa con il monsone di questi giorni ;il numero dei morti non ha per fortuna la proporzione del 2004 ma ...

10 MILIONI DI BAMBINI RISCHIANO GRAVI EPIDEMIE ,

"In questi giorni il monsone ha messo a ferro e fuoco il Bangladesh ,livello dell'acqua comincia ad abbassarsi nelle regioni dell'Asia meridionale colpite dalle alluvioni. In Bangladesh, India e Nepal, il bilancio delle vittime è aumentato a 1.900 e si contano 28 milioni di sfollati. Molte le persone isolate, senza cibo e acqua potabile.

I medicinali non arrivano a tutti e il rischio di epidemie rimane elevato.

Nello stato indiano dell'Uttar Pradesh (poverissimo), c'è chi lamenta i ritardi negli aiuti. "Non siamo riusciti a salvare niente, la pioggia ci ha portato via tutto. E il governo non ci sta aiutando.

Nel solo stato indiano del Bihar, uno dei più poveri, 12 milioni di persone sono rimaste senza casa. La situazione è allarmante anche in Bangladesh: il 40% del paese è allagato.

Diverse organizzazioni umanitarie sono al lavoro per soccorrere gli sfollati. Un portavoce dell'ONG National Development Program spiega che, date le vaste dimensioni dell'area colpita, è impossibile raggiungere tutti. Le zone più remote sono tagliate fuori da ogni intervento".

Le autorità del Bangladesh hanno lanciato un appello alla popolazione, invitando i cittadini a essere solidali con i più bisognosi.

In nepal, infine, le Nazioni Unite hanno dato il via a un'operazione di soccorso per centinaia di migliaia di persone rimaste senza casa e con scorte
di cibo razionate."

L'UNICEF sta raccogliendo fondi

 
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Commenti al Post:
marea14
marea14 il 08/08/07 alle 00:00 via WEB
Anche io ho pensato la stessa cosa: è come se la gara di solidarietà avvenuta in occasione dello Tsunami fosse diventata un lontano ricordo … è come se ci fosse una sorta di indifferenza per la sciagura del Bangladesh … eppure circa duemila morti, una marea di sfollati, numerose persone isolate e che hanno perso tutto, bambini decimati dalla fame e dalle malattie sono una realtà che non può lasciarci impassibili.
Fare un giorno in meno di vacanza (o rinunciare ad una cena fuori casa) e devolvere la somma risparmiata all’UNICEF, per rispondere all’appello di aiuto che ha lanciato, penso sia una cosa che ognuno di noi possa fare.
Grazie per la segnalazione :-)
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 08/08/07 alle 00:32 via WEB
Ciao carissima...mi dispiace anche un pò di aver trovato oggi anche l'articolo su don gelmini ,l'ho trovato interessante ma ho un pò penalizzato questa cosa dell'UNIEF...tu sei sensibile alla solidarietà ,sperimo che lo leggnoe si ttivino anche altri. Buonanotte
(Rispondi)
 
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