antonia nella notte

Antonia, Se non sei in vacanza, se ti appresti a passare il Ferragosto in città o comunque se continui a postare anche dal luogo di vacanza, t’invito sul mio blog “Writer” per lasciare un tuo testo o una tua testimonianza sul tema del “sopravvivere al Ferragosto” sopravvivendo al Ferragosto

ciao ...io sto già facendolo in parte con il tag AGOSTERIE

nn ho mai pensato a utillizare delle penne adatte x scrivere...x me l importante è riempiri gli spazi vuoti cn l inchiostro...cn cosa nn ha rilevanza...kmq notte e grazie della visita

Ciao,la scrittura è un piacere sottile che passa anche attraverso i suoi strumenti e ce ne sono di preziosamente meravigliosi tanto che scrivere assume svariate possibilità di "piacere".

Ricordo una rubrica su un qualche giornale..... "Mai più senza".... abbandonerò le mie matite nere da appuntire con il coltello da sub..... corro senza indugio a comprare la MB modello Kafka Station Wagon climatizzata...... mi costerà i risparmi di un anno, ma farò economia sul riscaldamento invernale..... piaceri sottili...... ;)

se hai visto tutte le penne che ci sono nel sito della Montblanc...c e ne sono di fantastiche ma non sono in realtà riuscita a capire quanto costino...

In prima elementare (in Francia) ci facevano scrivere col pennino, e nel banco c'era il foro circolare per inserire la boccetta del calamaio. Non so se sia merito di questo, che ho imparato a scrivere con una bella calligrafia. Lo strumento per scrivere fa parte del piacere dello scrivere, questo è vero, ma la stilografica non l'ho mai trovata abbastanza veloce, a confronto con la penna a sfera. Forse perché non ne ho mai avuta una di buonissima qualità, ma credo piuttosto perché non mi sono mai esercitato a farla scorrere bene. Come per tutte le cose, quando arriva una novità tecnica, lo strumento usato fino a prima diventa obsoleto e "out". Riacquista valore solo dopo che già da tempo la novità non è più tale. Per cui la bic, che costava meno di qualsiasi stilografica pessima, non aveva motivo di essere messa in discussione. Negli ultimi vent'anni (circa) il computer è diventato gradualmente sempre più lo strumento per scrivere. Ho scritto diari a penna fino al '99, ed a questo scopo sceglievo accuratamente penne "tecniche" di ultima generazione, quelle con la sfera piccola e l'inchiostro liquido che pur (quasi) non colava. Poi sono passato interamente al digitale, meno che per quattro appunti su foglietti volanti, per i quali sono tornato alla bic. Così sull'altare della praticità e della velocità (ed ancor più leggerezza, poiché scrivere molto con una penna lenta indolenzisce la mano) ho sacrificato la sensazione della scrittura. Ma evidentemente non era una cosa molto importante. Ciao [Franco]

Mia mamma ha il diploma di "computisteria commerciale",che non so bene nemmeno che significhi esattamente so però che fra le materie che aveva a scuola c'era "calligrafia" e che era bravissima.Ancora ,nonostante siano passati tanti anni scrive il gotico,il corsivo abbastanza bene .Anche lei scriveva coi pennini.Ovviamente anche io ormai scrivo sopratutto con il pc ,però scrivo a volte anhe quando sono in giro con la mia Moleskine o a letto ed allora spazio ,non mi piace scrivere a matita e lo faccio solo in emergenza .Ho moltissime penne di tanti tipi ,comprese le stilografiche che uso rarissimamente.CIAO A

Ho fatto un sacco di ripetizioni...di certo non è buono scrivere di getto e non rileggere come spesso faccio io...

cohen m'ha messo tristezza... sigh...
I hear that you're building your little house deep in the desert. You're living for nothing now, I hope you're keeping some kind of record.
...regalataci un pensiero scritto sulla tua Moleskine, antò. E ferragosto sarà più dolce anche per chi non ha (e non vuole avere!) l'elicottero. sudest

Ti ha messo tristezza...no Cohen infondo è tenerone ..

mi ha rimesso in sesto la montblanc dedicata a marlene dietrich....:-) great! sudest

non riesco capire quato possano costare questi gadget da ricchi,,,non lo trovo

Credo che le uniche stilografiche che io abbia mai posseduto risalgano alla scuola elementare. Erano le famose Primapenna<7i> della Pelikan, ma già allora facevo fatica a usarle: troppo lente nel tratto. Ho manifestato la mia passione per la scrittura in blu fin da subito, che in nero la mia calligrafia non mi è mai piaciuta. Poi, dopo qualche anno di confusione ideologica in fatto di penne, alle superiori ho ripiegato su un banale pennarello trattopen e la matita di legno. All'università solo ed esclusivamente staedler punta media eportamine 0,5F dal tratto così sottile che nemmeno io riuscivo a leggerlo. Ora mi sono convertita alle penne al gel, punta media... un pò troppo unilaterale, lo so. Il mio ex comapagno invece ha usato sempre e solo stilografiche con inchiostro seppia o azzurro copiativo: già da lì avrei dovuto capire che stavamo su fronti contrapposti eheheh !!
Però le Montblanc sono un'altra cosa, convengo con te: quando la classe non è acqua ma inchiostro!! ;-))

ho dimenticato di chiudere il corsivo fin dalle prime righe... e con questo ti ho detto tutto ehehe

costano una cifra .Ci rassegneremo.Un bacio

... spendere una cifra per mettersi in tasca uno scarafaggio. anche se inciso in oro, sempre di blatta si tratta!! perciò, ancora una volta, pazienza. sodest