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Ciao Diario

Post n°969 pubblicato il 07 Settembre 2007 da ossimora
 

giovedì 6 settembre 2007, 13:37

Undici anni, un po' di storia, molti ringraziamenti e progetti per il futuro

Mercoledì 23 ottobre 1996, allegato al quotidiano L’Unità, usciva il primo numero di Diario della settimana, che si autodefiniva giornale dedicato alla «buona lettura», all’inchiesta e al reportage. Dopo un anno Diario se ne andò da solo nel perigliosissimo mare delle edicole. Questo giornale è durato 567 settimane, cercando di fornire nel corso di undici anni la buona lettura che aveva promesso e di non essere travolto dagli eventi. Alla buona lettura iniziale abbiamo aggiunto nel corso del tempo numeri speciali, libri, film.
Per quanto riguarda i «terribili eventi», l’ironia vuole che nascemmo in Italia con il governo Prodi e lì di nuovo siamo in solo apparente tedio e continuità. Ma quanta corrente è passata in mezzo! Berlusconi, Bush, l’11 settembre, bin Laden (la grande inchiesta su «Guantánamo e le procedure dell’indifferenza» che trovate in questo numero chiude le nostre pubblicazioni), Saddam Hussein, gli immigrati appesi alle reti per tonni e quelli che ce l’hanno fatta ad asciugarsi per venire prontamente a bagnare, molesti, il nostro parabrezza.

Tenere un diario in pubblico, settimana dopo settimana, è un’attività che in questi undici anni è cambiata molto. Il numero di siti web, di blog e in generale lo scambio di notizie è fortunatamente cresciuto a dismisura. La «buona lettura» è stata adottata da molti giornali. La possibilità di sedersi di fronte al proprio lap top e di consultare «in tempo reale» tutte le fonti di informazione del mondo è sempre più alla portata di tutti. Il mercato pubblicitario (l’unico a tenere in vita i giornali) è a noi praticamente precluso, per quella mancanza di do ut des che ci caratterizza e che dal mercato evidentemente è stato ben colto.

Di qui la necessità di fare un pausa. E di ripensarci su. Decisione triste, perché le cose buone (almeno così paiono a noi) dovrebbero essere tenute in vita il più possibile; decisione traumatica per tutti coloro che a Diario lavorano, e molti dalla sua fondazione. Ma, purtroppo, unica decisione possibile per poter pensare di fare qualcosa di nuovo, come è stato Diario alla sua uscita di undici anni fa.

Quindi, per riassumere:
• quello che avete tra le mani è l’ultimo numero di Diario della settimana. Insieme alla carta arriva il nostro ringraziamento a tutti i lettori, i collaboratori, i sostenitori che ne hanno fatto, ne siamo sicuri, una buona esperienza nel panorama del giornalismo e dell’editoria italiana.
• Oggi è martedì 4 settembre e domani non ci sarà la nostra settimanale riunione di redazione. Naturalmente siamo tutti tristi. Le e-mail comunque funzionano.
Certo che se domani una spontanea ribellione di siciliani attacca i poteri della mafia, ci sarà da mordersi le mani a non avere un giornale. Chiediamo ai siciliani di attendere: aspettateci, non siamo ancora pronti. E così a tutti gli altri. In fondo Diario è sempre stato un giornale ottimista.

Speriamo di farci vivi al più presto con un nuovo giornale. Ci stiamo pensando e pensando. Bisognerà fare un giornale (alla fine, a questo tipo di comunicazione siamo legati) che metta insieme le idee fondatrici – la libertà del giornalismo, la nostra frasetta che sta appesa qui in via Melzo 9: «Cercate la verità, nel dubbio un po’ a sinistra»), il gusto di andare sui posti a vedere persone e luoghi, il piacere della lettura, quello che parte dall’occipite e va giù lungo la schiena. Poi bisognerà fare un bell’oggetto, facile da leggere e bello da conservare. Poi bisognerà non smettere di credere che le parole possano dare un contributo, anche se piccolo, ma qualche volta (come è capitato anche a noi) grandissimo, nel cambiare le stupide cose che ci stanno intorno. Poi bisognerà guardare i signori della pubblicità negli occhi e dirgli: «Ce la facciamo da soli».
A tutte queste cose (e speriamo nelle vostre buone proposte) si prova a lavorare. Dovremmo farcela. E anche abbastanza presto. Di sicuro non ci perderemo di vista: ne abbiamo passate troppe insieme.


 
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Commenti al Post:
cannella_free
cannella_free il 07/09/07 alle 13:48 via WEB
Un altro pezzo che se ne va...coraggio continuiamo a farci male!
(Rispondi)
 
roky.gz
roky.gz il 07/09/07 alle 14:21 via WEB
Siamo in una fase decadente. Avverrà il cambiamento? Gian.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/09/07 alle 16:54 via WEB
Beh certamentenon chiude CHI? e simili gossippari.Che dire.Così' pare.
(Rispondi)
 
 
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 07/09/07 alle 17:43 via WEB
se ci fai caso, prolifera la free press e proliferanio i giornali di costume-benessere-moda-spettacolo. poi diario chiude e il manifesto arranca. sai antonia, io poi mi arrabbio quando sento che in fondo i giornali basta leggerli su internet. non è la stessa cosa. non lo è per niente.
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 07/09/07 alle 23:13 via WEB
Assolutamente non lo è,certamente .Ciao Miti.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
newsinedicola
newsinedicola il 08/09/07 alle 06:49 via WEB
a chi lo dite!!! io faccio la giornalaia da 16 anni e ho visto cadere in picchiata la vendita dei quotidiani.non solo soffro per il mio cassetto sempre più leggero, ma anche perchè l'italiano medio ha sempre meno voglia d'informarsi.la free press è chiaramente l'esempio di come la gente ami le notizie mordi e fuggi e si accontenti di quelle senza approfondire..la cosa preoccupante è che i giovani sono totalmente disinteressati a questo tipo di lettura..la mia edicola è vicino ad un istituto tecnico, quando ho iniziato questo lavoro molti ragazzi al mattino acquistavano e, presumo leggessero un quotidiano...adesso l'unica testata che comprano è quella sportiva al lunedì mattina .
(Rispondi)
 
lenin1986
lenin1986 il 07/09/07 alle 21:03 via WEB
un po alla volta stiamo svanendo...a quanto il giorno in cui sarà necessario cestinare noi stessi???
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/09/07 alle 23:15 via WEB
proveremo a sopravvivere,però devo dire che è dura ,basta mettere il naso fuori di casa per sentire e respirare un aria che è soltanto monovaloriale;DENARO.
(Rispondi)
 
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 07/09/07 alle 23:33 via WEB
So che vuol dire chiudere un giornale... si sta male come cani bastonati. Anche se si dice che ci sono "nuovi progetti", "nuove idee"... intanto quelle che avevi si sono chiuse (te le hanno fatte chiudere). 8(
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 07/09/07 alle 23:51 via WEB
poi i settimanali decenti sono veramente pochi ma pochi Ciao ;)
(Rispondi)
 
 
 
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 08/09/07 alle 00:03 via WEB
... però, non t'ammalare con tutti quegli spifferi tra le colonne... 'notte p
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 08/09/07 alle 00:04 via WEB
eh ehe eh ho già cambiato...e chissà le volte che cambierò...
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 08/09/07 alle 08:12 via WEB
che tristezza .... in bocca al lupo ragazzi!!
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