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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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« Rumeni e romaniViolenza/e »

Italia Donati

Post n°1030 pubblicato il 03 Novembre 2007 da ossimora
 

 

Ho finito poco fa di leggere “Prima della quiete”;un romanzo che ripercorre la vita di una maestra ,Italia Donati,figura bella e  struggente, vissuta nella Valdinievole dell’800,incastrata  fra il bisogno impellente di lavorare e un ambiente ostile e meschino.

E’ storia di una persecuzione vera e propria .

 E’ una Italia fortemente  sessista e volgare ,chiusa e retriva ,la donna che lavora è ancora una mosca bianca e lei che è  giovane ,intelligente,timidissima e riservata , viene oltraggiata e coperta di pettegolezzi e maldicenze,in una maniera così violenta e così tanto subdola  da portarla all’unica scappatoia a lei possibile in  un estenuante percorso di malinconia e abbandono della speranza.

 La morte.

Italia si suicida,a soli 23 anni  perché solo quella fu  la via uscita che seppe trovare.

Sono turbata ,dispiaciuta ed indignata a  pensare che certe vite sono state  cosi’ assurdamente scippate e questo  appena alla fine dell’800.

Credo che Elena Gianini Belotti con questo romanzo abbia fatto una bella operazione di sorellanza  ,restituendo,attraverso la letteratura  un po’ d’esistenza a questa sfortunata pioniera.

 
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Commenti al Post:
odeius
odeius il 03/11/07 alle 07:09 via WEB
Non è purtroppo storia dell'800, ma storia tristemente di oggi.
Un ragazzino di 14 anni si è suicidato martedì a Napoli perchè continamente oltraggiato dai compagni in quanto "secchione", leggi troppo intelligente per la media.
DI poco tempo fa un altro caso a Torino e così via
Il diverso fa sempre paura, chi non si omologa, chi decide di seguire la sua via all'unicità si trova spesso solo e non è importante che sia effettivamente un pericolo oppure una pesrona che vuole essere lasciata in pace.
In nome di chissà quale Dio il diverso, qualunque cosa questa parola possa significare, viene attaccato e, nella maggior parte dei casi, le persone più belle vengono distrutte.
Difficile veramente pensare alla possibilità di un'evoluzione ulteriore della razza umana
(Rispondi)
 
MacRaiser
MacRaiser il 03/11/07 alle 07:41 via WEB
Sono d'accordo con Odeius. Maria Montessori rischio' di fare una fine del genere. E hai ragione, Antonia; la memoria e' l'unica arma che abbiamo. Non possiamo cambiare il passato.. ma la nostra conoscenza di esso, quella si.
(Rispondi)
 
donnesudestbarese
donnesudestbarese il 03/11/07 alle 09:21 via WEB
"Vogliano le donne felici ed onorate dei tempi avvenire rivolgere tratto tratto il pensiero ai dolori ed alle umiliazioni delle donne che le precedettero nella vita, e ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che loro apersero e prepararono la via alla non mai prima goduta, forse appena sognata felicità!"
Cristina di Belgioioso, "Della presente condizione delle donne e del loro avvenire".
Grazie, Antò. buonagiornata
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/07 alle 14:53 via WEB
beso.
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 03/11/07 alle 09:58 via WEB
Penso che mi comprerò questo libro, mi fido sempre molto delle tue indicazioni. E credo che anche questo sia un gesto per restituire il mal tolto a quella Donna. Il resto l'hanno già scritto i miei predecessori. buona giornata Antonia.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/07 alle 14:53 via WEB
Grazie margy.BUona giornata
(Rispondi)
 
snoopy68
snoopy68 il 03/11/07 alle 17:09 via WEB
Ciao Anto, ho letto il tuo bel commento al libro della Gianini Belotti, cercherò di procurarmelo perchè mi ha interessato molto. Un abbraccio, Adalberto
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/07 alle 17:44 via WEB
Bacioni grabdi ADALBErTO!
(Rispondi)
 
miro.oceani
miro.oceani il 03/11/07 alle 17:40 via WEB
la violenza alle donne, o ai diversi, in tutte le sue forme rimane il male della nostra società.......nonostante le radici cattoliche....................... o forse proprio per quelle?
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/11/07 alle 17:45 via WEB
ma chissà ,in questo periodo poi la violenza sembra esacerbata e "facile" che è la cosa peggiore.
(Rispondi)
 
gimmi42
gimmi42 il 03/11/07 alle 21:52 via WEB
..ciao da gimmi..sono rimasto turbato dal tuo post..x la triste vicenda narrata nel libro da te letto..mi sembra impossibile ..a 23 anni..non poteva essere solo quella la via d'uscita..certo non posso aver presente la vita che si faceva in quegli anni..ma io non riesco a concepire l'idea del suicidio..mi fa paura sentirne parlare..mi scuoto senno' mi viene il magone..ciao
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/11/07 alle 17:40 via WEB
Anche io rifiutavo di pensare ,man mano che leggevo che la poveretta potesse trovare soltanto quella via d'uscita ma paradossalemente ho proprio paura che per lei quello sia stato l'unico passo possibile.Nei biglietti che ha lasciato chiede che le venga fatta post mortem una visita ginecologica per ribadire la sua purezza e la barbrie delle accuse che le impedivano di vivere,di uscire,persino di fare scuola perchè le bambine più grandi la prendevano in giro.Di famiglia poverissima non avrebbe potuto in alcun modo affrancarsi da quelle infamie che l'hanno rovinata.leggendo la post fazione perlatro emerge che non fu la sola maestra che nell'ottocento (tempo nel quale le insegnanti erano scelte dai sindaci stessi e mal viste da molti perchè pioniere del lavoro femminile perdipiù intellettuale ,c'erano molti uomini che non sapevano leggere e la cosa doveva suonare intollerabile.)fece un gesto del genere.UN ALTRA SI é GETTATA DA UN campanile.
(Rispondi)
 
 
 
gimmi42
gimmi42 il 05/11/07 alle 22:04 via WEB
..ciao da gimmi..ancora piu' terribile..davvero un libro choccante..che tu con grande sensibilita' hai esaminato fino al punto da immedesimarti nella protagonista arrivando a escludere altra via d'uscita che il suicidio..un libro che devo avere xche' con questo tuo commento non potrei trascurarlo..ciao
(Rispondi)
 
marea14
marea14 il 04/11/07 alle 17:57 via WEB
Non l’ho letto ma ne ho sentito parlare anche perché non è stata l’unica giovane insegnante “costretta” a toglietsi la vita. L’emancipazione della donna è stato ed è un percorso molto duro: la discriminazione di genere è dura a morire.
Dico sempre che alle donne che ci hanno preceduto noi dobbiamo molto e che, proprio per saldare questo debito, dobbiamo continuare a lottare per noi e per le donne di domani …
(Rispondi)
 
allievadelgabbiano
allievadelgabbiano il 04/11/07 alle 20:00 via WEB
E' sempre interessante passare a leggerti. Comprerò di sicuro il libro. Un sorriso
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ossimora
ossimora il 06/11/07 alle 00:30 via WEB
ciao ,grazie!
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