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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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Desideri reconditi

Post n°1204 pubblicato il 04 Maggio 2008 da ossimora
 

Tra cielo e terra non c’era differenza di colore. Il latte del cielo si mescolava col giallo chiaro della terra davanti agli occhi fino all’orizzonte.Odore di vento caldo. I fuoristrada correvano lungo le piste che separavano lo spazio ‘di nessuno’ tra una frontiera e l’altra .

Al di là e al di qua della sottile striscia che lasciava presumere una meta, si incontravano relitti di automobili sventrate. Piatti e piccoli dischi volanti seminascosti dalla sabbia facevano sospettare la ragione di quelle esplosioni. Una eredità di guerra.

 In mancanza totale di indicazioni, le automobili si mantenevano in fila indiana cercando di rispettare le tracce delle ruote per orientarsi, oltre le nuvole di polvere che si alzavano. Là dove le dune si facevano più rade, comparve ad un tratto un uomo, a piedi. Camminava lento sotto il sole. Ad un suo cenno della mano, il primo fuoristrada si fermò. Così fecero gli altri. Ciabatte infradito ai piedi. Giacca di lana marrone. Jellaba alzata fino alle ginocchia . Pelle nerissima. Una bottiglia di plastica sotto l’ascella ; mezza vuota.

Scesero tutti dalle macchine. Ci fu un gran movimento. Cominciai a vedere gente che gli portava borracce d’acqua e forme di pane. Una ragazza prese il suo zaino, lo riempì con le cose raccolte e lo donò all’uomo, che , nel frattempo, seduto in terra evidentemente riposava . Dalle conversazioni avute in uno stentato francese, venimmo a sapere che l’uomo, con nostra grande sorpresa, non voleva un passaggio, non si era affatto perso, ma conoscendo alla perfezione distanze, tempi e orientamento, era diretto all’ospedale più vicino, 800 km. circa.

Solamente qualche giorno di cammino.

Rimase scolpita nella memoria del nostro viaggio una frase, pronunciata ai bordi di un sereno sorriso:

" Nel deserto non si è mai soli. Insciallah " . L’uomo andava a farsi visitare un ginocchio malato.

Ultimo particolare: l’uomo aveva una malattia al ginocchio.

Scheda di viaggio 

Itinerario

Italia ( Perugia, Firenze, Pisa, La Spezia, Genova, SanRemo) Francia ( Monaco, Nizza, Aix en Provence, Nimes, Narbonne) Spagna ( Figueras, Barcellona, Terragona, Valencia, Alicante, Murcia, Almeria) Marocco ( Melilla, Nador, Al Hoceima, Chefchaouen, Tetouan, Asilah,Larache, Casablanca, El Jadida, Safi, Essauira, Agadir, Tiznit, Guelmin, Tan Tan, Tarfaya (Laayoune, Boujdour, Dakla) Mauritania (Nouadhibou, Parc national du Banc d’Arguin, Cape Timiris) Ritorno

Mauritania (Cape Timiris, pista nel deserto per tornare a Nouadhibou) Sahara Occidentale ( stesso itinerario) Marocco (Tan Tan , Goulimine, Tiznit, Tafraoute, Irherm, Taliouine,Tizi – n- Test, Marrakesh, Ouarzazate, Tinerhir, Mideldt, Ifrane, Meknes, , Fes, Moulay- Idris, Sidi Kacem, Larache, Asilah, Tangeri) Spagna (Algeriras, Cadice, Siviglia, , Portogallo ( Badajoz, Elvas, Lisbona, Coimbra, Porto, Vigo, Santiago de Compostela La Coruna, Lugo, Oviedo, Santander, Bilbao Spagna ( Roncisvalle )Francia ( Lourdes, Tolosa, Carcassonne, Nimes, Arles,Cannes) Italia ( stesso itinerario)

Mezzi:

Via terra con fuoristrada / Via nave per il tratto Almeria - Ceuta / Tangeri - Algeriras

Tempi  Cinque settimane      Km. percorsi 17.000

MAB

 
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Commenti al Post:
vanitymbm
vanitymbm il 04/05/08 alle 11:10 via WEB
buona domenica
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/05/08 alle 12:54 via WEB
...grazie ,anche se qui è nuvoloso e grigetto
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 04/05/08 alle 17:02 via WEB
che bel viaggetto.. cinque settimane , oggi come oggi, chi se le può permettere...:-(( buona domenica, antonia
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/05/08 alle 17:04 via WEB
e' di due estati fa;ultima settimana di luglio e tutto agosto ;non carissime nè le zone (in africa)nè il tipo di scelte (tenda sopra alla jeep + tend enel deserto + qualche albergo)Ciao margy
(Rispondi)
 
guedj12
guedj12 il 04/05/08 alle 18:24 via WEB
"Nel deserto non si é mai soli", se pensiamo alla nostra vita fatta di macchine, navigatori satellitari, ecc ecc , forse ci accorgiamo di quante cose abbiamo perso, i nostri sensi non sono più gli stessi, senza gli aiuti della tecnologia riusciremmo a sopravvivere? Il mondo che abbiamo creato, era il migliore possibile? BUONA VITA
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 04/05/08 alle 18:39 via WEB
Ciao ,non lo so ,so che vivere in luoghi dove la densità della popolazione è molto alta genera un senso di claustrofobia ed un tasso di problematicità altissimo;però credo che molti dei nostri modi di vivere siano molto meglio del passato e l'attenzione va rivolta al poter migliorare continuamente ,magari smettendola di annullare la vita di altri .
(Rispondi)
 
 
guedj12
guedj12 il 04/05/08 alle 18:54 via WEB
E' difficile da attuarsi, la nostra civiltà é capace di fare guerre assurde pur di continuare a produrle, immagina per un attimo cosa accadrebbe se per un attimo ci fosse carenza di energia, qui se ne fregano di tutto e di tutti, l'unica cosa é il potere economico, il nostro mondo é trattato male dimenticandoci che non é nostro ma lo abbiamo solo in prestito dalle generazioni future. Comunque il mio discorso era, siamo sicuri che quello che abbiamo costruito era l'unico modello di sviluppo e di società sostenibile. Dal punto di vista di uomo, penso che abbiamo perso molte cose che erano innate in noi, molti sensi non c'è li abbiamo più. Hai per caso letto : e venne chiamata due cuori di Marlo Morgan; é la storia di una tribù di aborigeni australiani che ritiene che il mondo sia avviato verso l'auto distruzione decide di non procreare più e di concludere la propria storia, ma prima di fare ciò vuole sfatare un mito che sono gli unici che non hanno sviluppato una loro cultura, non usano la scrittura e il loro linguaggio non è straordinario, rapiscono questa scrittrice e la portano a vivere con lei nel deserto, la scrittrice scopre un mondo diverso e un modo di comunicare stupendo,una civiltà tutta propensa all'armonia con la natura. Ti ripeto la domanda, pensi che la nostro modo di vivere e la nostra organizzazione della società erano le uniche possibili ? BUONA VITA
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 04/05/08 alle 19:06 via WEB
Beh certamente se lo sviluppo e la sua idea fosse partito in maniera armoniosa sarebbe più facile e forse più virtuoso ;purtroppo non è stato (E NON é )facile governare "la terra" nel suo insieme e le complessità alle quali siamo chiamati a rispondere sono adesso colossali come gli squilibri.
(Rispondi)
 
 
guedj12
guedj12 il 04/05/08 alle 19:08 via WEB
giusto, dici cose giuste. Ma non rispondi alla domanda :-) fa niente dai
(Rispondi)
 
 
 
ossimora
ossimora il 04/05/08 alle 19:21 via WEB
Credevo di averlo fatto ;la tua domanda di sicuro è si ,avrebbe potuto essere diverso ma non esendo possibile la verifica scientifica dell'ipotesi serve a poco...no ? Ciao
(Rispondi)
 
 
 
 
guedj12
guedj12 il 04/05/08 alle 19:39 via WEB
heiiii mica ti sei incavolata, non volevo istigare una reazione, ma solo una discussione su una domanda che il tuo post a creato in me :-)
(Rispondi)
 
guedj12
guedj12 il 04/05/08 alle 19:41 via WEB
Mi scuso se sono sembrato irriverente, i tuoi post mi sono sempre piaciuti e li leggo volentieri GRAZIE
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 04/05/08 alle 21:44 via WEB
arrabbiata ???Irrverente???non scherzare ,vedi queste sono le incomprensioni che derivano dall comunicazione solo scritta...no no il discorso in effetti sarebbe parecchio articolato hai ragione ,io volevo solo dire che hai ragione che ci sono un sacco di storture nel modello di sviluppo che abbiamo impostato ma che non sappiamo come avremmo potuto fare .solo questo.Ciao ..;))
(Rispondi)
 
 
 
guedj12
guedj12 il 05/05/08 alle 00:15 via WEB
Grazie , si a volte con questo mezzo si generano incomprensioni. Una dolce notte
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ossimora
ossimora il 05/05/08 alle 00:39 via WEB
un abbraccio;)
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