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« Messaggio #128luttazzi e vauro...irresistibili »

Post N° 129

Post n°129 pubblicato il 03 Novembre 2005 da ossimora
 
Tag: Letture

                             INTERESSANTE



Fiaccole romane



DEVO DIRE CHE MI TROVO SPESSO D'ACCORDO CON LA ROSSANDA

ROSSANA ROSSANDA
Cominciamo con l'eliminare le bassezze. Un esponente della comunità ebraica romana ha dichiarato che chiunque non sarà al suo fianco a manifestare davanti all'ambasciata dell'Iran giovedì sera non soltanto è nemico di Israele ma di tutti gli ebrei, e deve sapere che sarà tenuto sotto osservazione. Il saggio amico Amos Luzzatto ha cercato di rimediare osservando che qualcuno sarà impedito di esserci perché ammalato o all'estero. Io sono in questa condizione. E però non a Pacifici, che una volta mi ha additato come terrorista alle sassate dei suoi seguaci, ma a Luzzatto voglio dire che non sarei andata alla fiaccolata neanche se fossi a Roma e sana come un pesce. Primo, perché nessuno mi farà andare o non andare a una manifestazione sotto minaccia di essere schedata, e non preciserò che cosa questo mi ricordi; secondo, perché non vedo ragioni di essere a fianco di Calderoli e di Fini e sotto l'egida del Foglio. E con ciò chiuso. Che qualcuno della comunità ebraica possa definirmi per questo antisemita è un problema della medesima comunità. Delle intemperanze del Foglio, che sta varcando il limite tra provocazione e stupidità, non meriterebbe parlare se troppi e troppe non fossero frementi di frequentarne la scena. E veniamo alle cose serie. Politicamente grave è stata l'uscita di Ahmadinejad sulla necessità di cancellare Israele dalla carta geografica, e miserrimo il rattoppo: «Ma non sarà l'Iran a cominciare, e del resto sono cose che Khomeini e Khamenei hanno detto per vent'anni». Grave che una folla di giovani e meno giovani e financo di donne, trattate come sono da quel regime, si sia inebriata per le strade di Tehran di questa minaccia simbolica.

Perché è un mero simbolo, ancorché pessimo. Non solo Israele è uno degli stati più difesi, più armati e per certi versi più aggressivi del mondo, e quindi non è certo messa in pericolo dall'Iran, ma quel che gli ebrei hanno subito nel `900 fa dell'esistenza di una terra loro, dove non possano mai sentirsi perseguitati o indesiderati, il minimo che l'umanità deve a se stessa. Se c'è qualcosa da cancellare è l'incapacità di molte comunità della diaspora di liberarsi dal senso di essere in un ghetto, di essere isolata e perseguitata, e la parallela incapacità di Israele di presentarsi come in stato d'assedio e quindi di agire in modo conseguente per uscire da quel conflitto in medioriente, nel quale sia ebrei sia palestinesi, spossessati della loro terra, hanno perduto troppe vite e stanno dando il peggio di sé. Non è vero che un forsennato presidente iraniano voglia cancellare lo stato di Israele mente il saggio Sharon riconosce pienamente l'esistenza di uno stato palestinese. Ambedue rifiutano di riconoscersi, si rilanciano minacce di sterminio che fortunatamente non possono mettere in atto, svicolano dai loro problemi reali e danno corda ai reciproci fondamentalismi.

Su questo l'appello a partecipare al presidio di giovedì non dice né solo né tutta la verità. E' una manovra che fa comodo alla destra, viene da uno dei suoi uomini, pretende di misurare la temperatura democratica della sinistra di fronte a uno dei problemi più dolorosi del tempo nostro. Soprattutto è una misera cosa davanti al vero problema di civiltà dal quale è impossibile stornare ormai lo sguardo. Da tutte le parti del mondo ci viene infatti un'analoga immagine: al venir meno di un conflitto civilizzato come è stata e vissuta nel `900 la lotta di classe e quella di emancipazione dei popoli, sono conseguite da parte della sinistra l'abbandono di ogni principio, e nei paesi terzi la retrocessione dalla emancipazione all'identità di sangue e terra. E' giocoforza constatare che alla fine di un messianesimo terrestre per ingenuo che fosse, dai primi illuministi all'ambizione di creare un soggetto sociale rivoluzionario internazionalista, è sopravvenuta non altro che una regressione dell'una e dell'altra molto al di qua del punto da cui si era partiti.
 La fine dei laicismi arabi è una catastrofe per quei paesi: davvero solo gli ayatollah potevano liberare l'Iran dalla modernità poliziesca e filoamericana dello scià? Davvero solo la disperazione dei kamikaze può ormai far fronte a Sharon? O Al Qaeda e la sue ramificazioni al venire meno di ogni progressismo arabo? E sono lo sette fondamentaliste, musulmane o indu, che si danno reciprocamente fuoco ma convincono e spesso organizzano i reietti della crescita indiana. Ma anche in occidente sembra che alla mera forza della tecnica del mercato non possa opporsi che la mera visceralità. Non è questa che ha dato spazio negli Stati Uniti ai neocons, in Francia a Le Pen, a Bossi in Italia, ai Kaczynski in Polonia, e si potrebbe continuare? Il modello occidentale trionfante moltiplica i reietti, e i reietti non sono - su questo ha ragione Dahrendorf - il terreno delle rivoluzioni. Sono terreno del populismo. Così quel che potrebbe essere stato, anche nel caso del presidente iraniano, un dibattito serio nel conflitto politico italiano degenera di colpo in una brutta commedia. Bisognerà pure che qualcuno si decida a dirlo.
 
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Commenti al Post:
Clubmvfaculoberlusca
Clubmvfaculoberlusca il 03/11/05 alle 00:32 via WEB
ok io vado a dormire!!! tu e dark non litigate, mi raccomando!!! ^__^ heheheh smakkkkkkkkkkkkkk!
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 03/11/05 alle 00:33 via WEB
CHE TE HE PARE DI QUESTO ARTICOLO?
(Rispondi)
 
snoopy68
snoopy68 il 03/11/05 alle 00:45 via WEB
potrei sottoscriverlo anche col sangue! Questa fiaccolata non mi ha convinto da subito e non mi avrebbe cmq visto tra i partecipanti. Mi ha fatto sorridere questo accodarsi di una parte della sinistra che non ha colto la strumentalità della proposta che intende presentare Israele come la presunta vittima sacrificale senza dire un accidente del massacro a cui è sottoposto il popolo palestinese. Grazie no, queste ambiguità non fanno per me, anzi francamente mi disgustano parecchio. Come mi disgusta questa specie di solidarietà a priori con Israele strumentalizzando, a volte in modo basso, il sacrificio della Shoah. Questo oltre ad essere antistorico vuol dire giocare veramente sporco.....
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 03/11/05 alle 00:52 via WEB
bello lo sottoscrivo anche col sangue...MIO EROE!!!!!devo dire che dopo averlo letto anche io mi sono sentita meglio e mi si sono allentati anche diversi dubbi che avevo!!!!SMAC TRIPLO
(Rispondi)
 
kruunu
kruunu il 03/11/05 alle 00:59 via WEB
Non esiste più un vincolo per la strumentalizzazione di ogni fatto politico. Mediamente pochi sono realmente informati e in ognuno si crea (e si è creato) un pregiudizio fonte di scandalo, dall'una e dall'altra parte. Le ragioni non stanno mai da una sola parte. Credo che la società civile debba sempre avere il coraggio di manifestare il proprio disappunto su questioni cruciali; che poi la politica e i pregiudizi dei molti abbiano la meglio, è un'altra cosa. C'è una forma di follia generale nel mondo che nessuno, ad oggi, sembra porre un freno. Se c'è una vera rivoluzione che debba essere messa in atto, quella è una rivoluzione delle coscienze; ma questo appartiene già all'utopia umana. Ciao ossimora. Buona notte,
(Rispondi)
 
 
harpley
harpley il 03/11/05 alle 08:08 via WEB
dobbiamo comunque mirare sempre all'utopia... ci aiuta a progredire..
(Rispondi)
 
Vanessa_Io
Vanessa_Io il 03/11/05 alle 23:54 via WEB
Come ho già scritto nel mio blog, le dichiarazioni di Pacifici sono state ingigantite, e le parole che la Rossandra usa (anche con sottili riferimenti verso la fine) non fanno che confermarlo. Poi, questo insisteresu quel particolare, quando dall'altra parte abbiamo un dittatore sanguinario che già fra pochi mesi potrebbe dotarsi di armamenti nucleari, mi pare il classico esempio di chi guarda il dito e non la luna... Ma andiamo oltre. Bollare la bella e sentita manifestazione di stasera come "operazione della destra" è davvero una bassezza di infimo grado, quello sì: è stata una manifestazione bi-partisan a-politica e di semplice solidarietà per Israele: persino Pecoraro Scanio e Bertinotti hanno dovuto riconoscerlo, il che è tutto dire. Ma come al solito, c'è sempre chi è più papista del Papa, e in questo credo che la Rossandra li superi tutti. Per la Rossandra, come si dovrebbe reagire a simili gravi minacce e dichirazioni di odio? Con una scrollatina di spalle? Con una frase di rimprovero a bassa voce? O forse neppure quella, giacchè verrebbe letta come il vittimismo dei "soliti ebrei", immagino...:/// "Fantastico", poi, questo passaggio: "Non è vero che un forsennato presidente iraniano voglia cancellare lo stato di Israele mente il saggio Sharon riconosce pienamente l'esistenza di uno stato palestinese. Ambedue rifiutano di riconoscersi, si rilanciano minacce di sterminio che fortunatamente non possono mettere in atto, svicolano dai loro problemi reali e danno corda ai reciproci fondamentalismi." --> Innazitutto, mettere sullo stesso piano uno stato laico e democratico quale è quello di Israele un parallelo con la teocrazia sanguinaria di Teheran, è la solita squallida operazione di equivalenza morale, esercizio nel quale certa sinistra estrema è maestra. Il governo di Teheran è una dittatura che si basa sulla conservazione del potere non ci sono oppositori politici per il semplice fatto che vengono regolarmente impiccati, il fatto che lo siparagoni tranquillamente con Israele, come se fosse normale mettere sullo stesso piano uno stato democratico e una teocrazia sanguinaria è una triste ed ulteriore conferma di quello che, ahimè, realmente sta dietro a certi "se" e certi "ma". Inoltre, che sharon non voglia riconoscere uno Stato Palestinese o si opponga alla sua creazione è semplicemente UNA BALLA: Sharon ha fatto dei grandissimi passi nella direzione della pacificazione, primo fra tutti il ritiro da Gaza e per far sì che i palestinesi possano creare uno loro stato, accanto a quello israeliano, e che si possa convivere in pace, parallelamente però, chiede che Abu Mazen si impegni contro il terrorismo e che finiscano i continui attentati. Altra FALSITA' , ulteriormente grave, è dire che Sharon "lanci minacce di sterminio": Shaoron non si è mai sognato di lanciare minacce di sterminio a nessuno, tutto quello che fa è semplicemente rivendicare, e -aggiungo - legittimanete, il proprio DIRITTO A DIFENDERSI, e vorrei vedere che non facesse! Qualunque stato, sotto costante minaccia di distruzione e di cancellazione, si difenderebbe. altra frase da incorniciare, è: "Israele è uno degli stati più difesi al mondo". Non ho parole... Lo vada a dire a tutti quei CITTADINI ISRAELIANI che ogni giorno muoiono per gli attentati terroristici dei kamikazee palestinesi, e che rischiano di trovarsi la morte in faccia ad ogni angolo di strada, persino sotto le sembianze di una madre che va a passeggio con la carrozzina, con magari una bomba accanto al neonato in fasce! (perchè succede anche questo, anche se i giornali italiani si guardano bene dal riportarlo!) Chiudo qui. Scusa per i toni duri, (tra l'altro ho scritto in fretta e spero di non aver fatto troppi errori), ma l'articolo li meritava e li merita tutti!!!Se fosse stato di tono diverso, anche il mio commento lo sarebbe stato. Non ho un animo litigioso, davvero, ma quando leggo questi concentrati di odio (scusa ma non saprei come altro definirli) non riesco a mentenermi fredda. Concludo con una bellissima citazione di Indro Montanelli: "Che i profughi palestinesi siano delle povere vittime, non cè dubbio. Ma lo sono degli Stati Arabi, non d'Israele. Quanto ai loro diritti sulla casa dei padri, non ne hanno nessuno perché i loro padri erano dei senzatetto. Il tetto apparteneva solo a una piccola categoria di sceicchi, che se lo vendettero allegramente e di loro propria scelta. Oggi, ubriacato da una propaganda di stampo razzista e nazionalsocialista, lo sciagurato fedain scarica su Israele l'odio che dovrebbe rivolgere contro coloro che lo mandarono allo sbaraglio. E il suo pietoso caso, in un modo o nellaltro, bisognerà pure risolverlo. Ma non ci si venga a dire che i responsabili di questa sua miseranda condizione sono gli "usurpatori" ebrei. Questo è storicamente, politicamente e giuridicamente falso." Dal Corriere della Sera, Indro Montanelli, 16 settembre 1972
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 04/11/05 alle 19:57 via WEB
perdonami ma non riesco a non avere i miei dubbi,peraltro hai glissato sulla parte che trovo più interessante dell'articolo della Rossanda,quella evidenziata in rosso ,credo che è sopratutto su questo che dovremmo interrogarci.i cittadini palestinesi ..non possono essere preoccupati di saltare in aria per strada nelle città..non hanno strade,non hanno città.
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Vanessa_Io
Vanessa_Io il 05/11/05 alle 16:34 via WEB
Non ho glissato, mi sembra al contrario di essere stata molto chiara: coloro che difendono Israele, difendono parallelamente il diritto dei palestinesi ad avere uno stato, mentre a coloro che vogliono distruggere Israele non solo non importa nulla della creazione di uno stato palestinese, ma anzi remano contro, perchè gli fa comodo, come ha sempre fatto loro comodo, continuare ad usare la sofferenza dei palestinesi e la loro precarietà come arma contro lo stato di Israele. Mi pare che la citazione di Montanelli spiegasse bene ed in modo esaustivo questo punto. Io mi sono interrogata eccome, ed è proprio in risposta a questi interrogativi che ho capito profondamente l'importanza di Israele e la VERITA' DELLA SUA STORIA. Io credo che i tuoi dubbi abbiano radice nella disinformazione cui siamo tutti vittime, ma questa è solo la mia opinione, non ho la pretesa di far cambiare idea alla gente e non è questo il mio obiettivo, anche perchè conosco bene quanto sia difficile sradicare pregiudizi maturati in anni e anni di visione unilaterale della questione israelo-palestinese. I palestinesi non hanno strade e non hanno città perchè i loro leader vogliono così e perchè tutte le volte in cui è stata data loro questa possibilità, hanno rifiutato e parallelamente sono aumentati in modo esponenziale gli attentati terroristi e l'offensiva contro Israele: per es. fu nel '93, quando Rabin in modo lungimirante e coraggioso strinse la mano ad Arafat (e per la prima volta i palestinesi riconobbero il diritto di Israele all'esistenza), che esplosero i primi attentati terroristici suicidi contro Israele. Detto questo, tu sei liberissima di tenerti i tuoi dubbi ma, per favore, non diciamo che la manifestazione era "un'operazione propagandistica della destra", perchè come avrai notato dalle foto, non sono mancate molte bandiere arcobaleno, hanno partecipato l'Arcigay e molti partiti di sinistra. Non facciamolo non in rispetto a me, ma in rispetto a loro, che sono venuti perchè hanno capito, hanno VOLUTO CAPIRE.
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