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Post n°1284 pubblicato il 03 Agosto 2008 da ossimora
 

Ghiaccio e bambù

Non riesco mai a capire come a quasi tutti coloro che sanno scrivere sia possibile, nel loro dolore, oggettivare il dolore, di modo che io, per esempio, nella sventura e forse anche con la testa che mi brucia, posso sedermi e per iscritto comunicare ad altri che sono infelice. Anzi posso andare oltre e con diversi svolazzi, secondo il talento che pare non abbia niente a che vedere con l'infelicità, fantasticarne semplicemente o per antitesi o con diverse orchestre di associazioni di pensiero. E non è affatto menzogna né assopisce il dolore, ma è semplicemente la grazia di energie esuberanti nel momento in cui il dolore ha palesemente consumato tutte le mie forze fino al fondo del mio essere che esso sconvolge. Che specie di esuberanza sarebbe dunque?".

 

Franz Kafka, Diari, in: Confessioni e diari, Milano, Mondadori, trad. di Ervino Pocar, p. 585

 
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Commenti al Post:
lakonikos
lakonikos il 04/08/08 alle 15:05 via WEB
K. scrivendo quanto hai riportato, ovviamente, dimostra di capire benissimo. Non sempre il dolore, anche se estremamente acuto, toglie lucidità e, spesso, scriverne aiuta a fissarlo ancora più in profondità. Sembra paradossale ma, a volte, più ne scrivi e più diventa solo tuo. Baci e abbracci.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/08/08 alle 00:47 via WEB
Già è un esuberanza da sovrabbondanza di pensieri ,credo.Bacio Guido.
(Rispondi)
 
card.napellus
card.napellus il 04/08/08 alle 18:00 via WEB
L'ottimismo è il sapore della vita, analogie e differenze tra Tonino Guerra e Kafka. Spesso grandi capolavori nascono da un dolore o un disagio. Per questo apprezzo gli scrittori felici e sani, sono più bravi! Giusto?
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/08/08 alle 00:48 via WEB
mah,felici e sani lo si è un pò tutti a volte ed a volte no.Ciao
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 05/08/08 alle 10:37 via WEB
troppo arzigogolato in questa mattina di caldo infernale, però arrivo a percepire il messaggio. per questo mi fermo e ti abbraccio. forte.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/08/08 alle 15:21 via WEB
Cia Margy.,..mi prendo tutto l'abbraccio ...
(Rispondi)
 
carowalter
carowalter il 05/08/08 alle 14:06 via WEB
ogniqualvolta che sto male-male vorrei urlare, ma so che non riuscirei a farlo così forte come vorrei, allora mi taccio, ma, forse, provarci mi farebbe bene, un abbraccio
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/08/08 alle 15:21 via WEB
Chissà forse si invece lo stare male spesso ci confina nel silenzio...
(Rispondi)
 
carowalter
carowalter il 05/08/08 alle 14:23 via WEB
ah, ecco perchè sono tornata, mi era rimasta nell'orecchio la cacofonia di un "che". piccole cose che ci aiutano quando le vertigini dell'assoluto ci prendono.
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 05/08/08 alle 15:20 via WEB
"che "esuberanza dunque?bentornata
(Rispondi)
 
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