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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

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« e sia poesiasbruffone malbrusco »

stridii

Post n°1610 pubblicato il 01 Dicembre 2009 da ossimora
 

 

Quando penso alla Svizzera  ed ai suoi cantoni penso da sempre  all’ultimo posto al mondo dove vorrei vivere.

 Montagne ad oltranza ,cime altissime e laghetti a sfinimento,sempreverdi a gogò ,pareti di rocce a sfinimento...claustrofobia .

Ovviamente la specificità soggettiva della cosa è lampante , non me ne  vogliano gli amanti del panorama alpino,mi  rilasso davanti al fulgore del Mar mediterraneo ,il  lucore  di certi paesi intrecciati a buganvillee e argento di ulivi mi eccita ,mi piace che l’occhio spazi e che il sole si tuffi all’ultimo istante possibile dietro orizzonti avvampati,il profumo delle zagare e dell’origano mi stuzzica energetico.

La Svizzera mi unduce al luogo comune ,lo so  bene che non è solo questo ,so che c’è tanto di buono,c’è un sacco di ricerca sull’architettura , sulla bioedilizia , c’è…Alinghi,inopinatamente un vero ossimoro

ma

automaticamente mi vengono in mente i luoghi  asettici ,i balconi di legno coi gerani ,le montagne che incombono ovunque, gli orologi, ormai cronografi superprecisi che detesto allegramente , il coltellino multiuso , la cioccolata con la Nestlè che  uniformando i gusti s’ è inglobata la Perugina e la Colussi e la Buitoni  che stanno qui attorno e le banche le superblindatissime ,riservate  banche ,custodi di ricchezze di varie origini,le case farmaceutiche ,come l’Avensis che sta facendo un sacco di soldini con l’influenza entrambe molto meno pulite delle leggendarie , nitide , tristi ,città elvetiche.

 Gli sport nazionali “La lotta svizzera “ ed il “lancio della pietra “praticati in sagre mi danno un senso di passato remoto polveroso , riclaustrofobia,  come il corno svizzero e lo jodel…un po’ come tutto…come il protezionismo dei sacri valori ,come Heidi e suo nonno .

 
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Commenti al Post:
mpt2003
mpt2003 il 01/12/09 alle 10:09 via WEB
Quella perfezione e ordine ottenuta con tanta pulizia...
(Rispondi)
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 01/12/09 alle 11:20 via WEB
Antonia! Haidi e suo nonno non toccarmeli :-)) suo nonno era avanti... e insieme hanno fatto ricamminare Clara...Ricordi? lui viveva da eremita e nessuno al villaggio voleva più parlargli. A me la Svizzera piace... Il mio bisnonno materno ci ha fatto il muratore e mia nonna ci ha vissuto:-)) a Basilea. Mi diceva che si stava bene. Non è del luogo e delle sue tradizioni la colpa... la colpa sta nella voglia di non cambiare le cose in meglio... Per noi umani, animali davvero strani, la cosa più difficile e complicata è accettare ciò che crediamo non ci appartenga appunto perchè diverso dai nostri usi e costumi. La bellezza sta da che mondo e mondo, nelle mescolanze. E laddove non si voglia, per scelta individuale, arrivare a tanto, è bella comunque la condivisione e il punto di incontro. A questo dovrebbe servire il progresso e la civiltà nuovi. A farci progredire e abbandonare gli arroccamenti in virtù del nuovo... Questa sarebbe la novità per farci davvero crescere. Mi vengono in mente due parola: paura e chiusura. La cugina di mia madre mezza pugliese e mezza lombarda (che vive a Zurigo da moltissimi anni) non si è mai abituata. Il marito, siciliano, ha completamente abbandonato le sue radici ed è diventato svizzero. Dove sta la ricetta giusta? nell'equilibrio e nello scambio. Purtroppo non ci riusciamo quasi mai... P.S. Mi viene in mente di quando sono andata in Tunisia. In una cittadina sperduta non ricordo il nome, tutti i vecchietti del posto mi guardavano in cagnesco, non avevo i capelli coperti... ci siamo fatti forza io e mio marito e siamo andati loro vicino e, in un francese ostentato abbiamo detto se io potevo fare una foto con loro che erano bellissimi! stavano fumando il narghilè. Gli ho sorriso, dal cuore, e loro mi hanno offerto da fumare:-)) Buon giorno cara Antonia e grazie per lo spazio (è molto lungo). Ma ormai sai che sono logorroica. Roberta
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 01/12/09 alle 11:40 via WEB
Ciao Roby;nessun problema per la lunghezza,anzi ,mi piace lo scambio e le parole a quello servono.Non ho mai visto troppo Haidi ..ma era solo un battuta provocatoria così' come lo è ricalcare certi stereotipi.Sono totalmente d'accordo che la strada è il mescolamento e l'ibridazione,l'essere aperti ,curiosi e disponibili certo.Comunque il paesaggio alpino (seppur le lunghe passeggiate estive e tardo primaverili alla ricerca di fiori spontanei mi piacciano)non fa per me .Quando va già il sole (sempre presto) poi mi assale la malinconia!!!Vado a scuola...ciao
(Rispondi)
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/12/09 alle 09:48 via WEB
Ciao cara Antonia. Ti rispondo in ritardo. Ma ci tengo. Nella mia fotina c'è il mare. Che io adoro. Così come adoro il sud, così come amo l'estate, il mare, la sabbia e i paesaggi che anche tu ami. Ma amo allo stesso tempo e allo stesso modo, anche la natura fredda nevosa e silenziosa perchè anche la malinconia fa parte del mio essere. Perchè siamo tutti tanti piccoli pezzettini... è il mio punto di vista, ovviamente... Ho letto la poesia... ne ho compreso appieno il significato. Profondo. Molto arguto l'autore e molto intelligente tu! (sai cosa penso di te)ogni volta che vengo qua è come se si riattivassero i miei neuroni:) però, (sorrido) non avrei mai e poi mai sacrificato uno dei miei animali preferiti:-) l'orso!! (sono sempre sulla scia di Haidi). Volevo chiederti e mi viene in mente ora se hai visto il film documentario "L'Orso" di jan jack annoud (lo stesso di nikita e leon). P.S. Già te lo dissi, avrei voluto una maestra come te a scuola! ma non è stato possibile, siamo coetanee :-( buona giornata! Rò
(Rispondi)
 
 
 
 
ossimora
ossimora il 03/12/09 alle 11:42 via WEB
BUONGIORNO A TE ROBY !Sto per uscire anche se un bel raffreddore/tosse ,inviterebbe a starmene bella calduccia in casina ,a scuola mi aspettano rtante cos e da fare .Ho visto "L'orso",bello.Diciamo che la montagna mi piace a dosi omeopatiche...
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
Roberta_dgl8
Roberta_dgl8 il 03/12/09 alle 19:13 via WEB
mi hai strappato un sorriso... Non possiamo esser tutti uguali (sai che palle). Diciamo che al momento, a me basterebbe qualsiasi paesaggio che non sia il traffico. Anche se, ci pensavo stamattina che è bella la mia città se solo alzo gli occhi... Un piccolo sogno sarebbe poter essere al mare, poi tornare, e andare in montagna, poi ripartire, e tornare e ripartire e via... Diciamo che la routine mi piace a dosi omeopatiche:-))
(Rispondi)
 
janov1
janov1 il 01/12/09 alle 18:17 via WEB
Sono stato un paio di volte in Svizzera e sai cosa mi ha colpito? Il perfetto ordine. Ogni cosa meticolosamente al suo posto, perfettamente pulita e ben tenuta ... ci sono costruzioni che hanno secoli ma sembrano "fatte ieri" da quanto son linde ed ordinate ... sembrano appena fatte!
Hai come l'impressione che la Storia la riscrivano ogni giorno daccapo!
Persino il fumo che esce dalle cininiere ... è ordinato, sale perfettamente verticale, composto, senza seguire il vento ...
TERRIBILE!
(Rispondi)
 
maresogno67
maresogno67 il 01/12/09 alle 21:20 via WEB
ciao,ms
(Rispondi)
 
helga2008
helga2008 il 01/12/09 alle 23:25 via WEB
Vi è una selezione che inizia tra gli undici anni... dai test e dai voti si è indirizzati verso la scuola professionale o il liceo,poi vi sono alcuni incentivi tipo soggiorni scolastici in altri cantoni per potenziare il tedesco ed il francese... c'è che non vedi nessun "alticcio" in giro di sera, il vicino di casa che ti avvisa se fa una festa oltre le cinque persone invitate..
(Rispondi)
 
ziryabb
ziryabb il 02/12/09 alle 00:52 via WEB
Voto strano e leghista(Ticinesi).Ho visto la moschea di Ginevra nel 1987!Bellissima e tra le più vecchie d'Europa inaugurata nel 1978.
Si vede che non guardavi Heidi!
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/12/09 alle 02:02 via WEB
....invece ripensandoci ho avuto un periodo nel quale mi piaceva molto l'album delle figurine di heidi..
(Rispondi)
 
magdalene57
magdalene57 il 02/12/09 alle 17:58 via WEB
giusto per la cioccolata....
(Rispondi)
 
 
ossimora
ossimora il 03/12/09 alle 02:03 via WEB
ciao Margy...beh!
(Rispondi)
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 03/12/09 alle 16:12 via WEB
e qui ci sta come il cacio sui maccheroni, questa scena de il terzo uomo, con la mitica frase pronunciata da cigoli\wells (scena voluta proprio da orson) http://www.youtube.com/watch?v=S0R1CEQHuCE
(Rispondi)
 
ossimora
ossimora il 07/12/09 alle 16:04 via WEB
Strano Paese, questo chiamato Italia. Che ci si ostina, talora, a definire “bello”. Paese che improvvisamente sta scoprendo come una cifra identitaria la croce: non tanto il cristianesimo, quanto il suo simbolo, simbolo peraltro di sofferenza e morte: la croce, appunto. E la cosa più strana che a riscoprire la croce, generando un vago sospetto di strumentale uso politico, sono coloro che più vicini sono al paganesimo, i leghisti del senatùr, con un corteo di postfascisti, e sedicenti liberali. Simbolo di persecuzioni subìte, ma anche di persecuzioni inflitte a milioni di esseri umani, la croce è qualcosa di diverso e di più importante, nel bene e nel male, delle disinvolte capriole ideologiche e culturali della Lega e dei suoi alleati. Se fossi ancora un cristiano, sarei molto seccato per questo vergognoso abuso di quel simbolo. Che ora, niente di meno, un personaggio televisivo – divenuto addirittura ministro in passato: sì, uno strano Paese, il nostro – l’ingegner Castelli, ha lanciato la proposta di conficcarlo nel cuore della bandiera nazionale. E qui lo stupore è duplice. Sapevamo del totale disprezzo della Lega per il Tricolore, che il suo leader Bossi invitava a “gettare nel cesso” non troppo tempo fa. Ora, d’improvviso, diventa importante, se addirittura la si vuole usare come portatrice di un altro simbolo, evidentemente divenuto più importante: perché è chiaro che la bandiera sarebbe un mero strumento per “valorizzare” la croce, e dire al mondo che gli italiani sono cristiani, se ne gloriano e lo vogliono gridare urbi et orbi, in modo da metter in chiaro le cose. Siete avvertiti, dunque, o voi atei, islamici, ebrei, buddisti, induisti, shintoisti e quant’altro. In Italia regna Cristo Re. E la Chiesa di Roma che fa? Può sopportare di veder usata, abusata, la religione di cui essa è istituzione portante, a fini di bassa speculazione politica? C’è stata, è vero, una replica sagace di un alto prelato (“a quando le crociate?”), ma aspettiamo risposte ufficiali, magari ai massimi livelli. La partita è grave. E non si può metterla sul motto di spirito. E il ministro degli Esteri, l’abbronzato Frattini – che vedrei meglio nei panni di maestro di sci che di rappresentante italiano nei consessi internazionali – se la cava, incredibilmente, definendo “suggestiva” la proposta. E la neutralità dello Stato fra le diverse fedi, il “libera chiesa” (oggi: “libere chiese”, al plurale, dovremmo dire, per necessità di cose) “in libero Stato”, cede il passo a un nuovo cesaropapismo, con una confusione tra spada e tiara, bandiera e croce. Il Paese di Cavour, di cui stiamo per celebrare il bicentenario della nascita! E di cui gli odierni sedicenti liberali si proclamano nipoti, se non figli. Mentre ancora i leghisti scalpitano, a seguito dell’esito del referendum svizzero sui minareti, ritenendo che il mainstream oggi sia quello e che dunque in esso ci si debba inserire, cavalcando la forma oggi più diffusa di razzismo, quello antislamico. Sicché, d’improvviso, i seguaci del “dio Po”, il mitico Eridano, a cui si sottomettono, in riti bizzarri nelle montagne del Cuneese, là dove il fiume sorge, ora si dichiarano seguaci di una delle “religioni del Libro”; coloro che insultavano il pontefice, se ne proclamano ora fieri paladini; gli svaticanatori sono divenuti papisti. Non è certo la prima volta. Basti pensare alla parabola di Mussolini, che passò dall’anticlericalismo al Concordato, e nel contempo lasciando cadere la seconda “pregiudiziale” del movimento dei Fasci: quella repubblicana. Sicché l’ateo divenne cattolico, il socialista si fece liberista e poi corporativista, il repubblicano monarchico, il rivoluzionario reazionario. Anche Mussolini voleva piantare il tricolore nel letame (testuale), e poi si riempì la bocca della parola Italia, che pretendeva fare diventare signora del Mediterraneo, grande potenza, alleata alla potenza germanica, in nome degli immancabili destini di Roma, sui cui colli doveva tornare l’Impero: sappiamo come finì. Ora i leghisti, e loro manutengoli, affilano le armi: non sono ancora pronti a dichiarare guerra santa all’Islam, ma si stanno preparando: spingendo gli islamici sulla difensiva, magari aiutando un processo di trasformazione di tanti milioni di fedeli di Allah, in militanti della Jihad. Non era stato teorizzato lo scontro di civiltà? L’incompatibilità delle religioni? L’inevitabile clash, per una ragione o per l’altra? Ebbene, il momento sembra favorevole, ancorché non così prossimo. E tra frizzi e lazzi, nell’indifferenza generale, nella complicità di chi ritiene di sfruttare l’esito della campagna, questi energumeni, per un pugno di voti, sono pronti a scatenare l’inferno (ricordate la maglietta del sorridente Calderoli? Quanti morti provocò? Ebbene, costui oggi è ministro). Forse un semplice proverbio andrebbe ricordato a lor signori: Chi semina vento, raccoglie tempesta. Il problema è che se la tempesta si scatena, rischia di travolgerci tutti. Perciò occorre fermare questa genia malvagia e scempia. Prima che sia troppo tardi.
(Rispondi)
 
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 08/12/09 alle 01:20 via WEB
bastava una rispostina sintetica!!
(Rispondi)
 
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