Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°1921 pubblicato il 01 Luglio 2012 da ossimora
Il primo di Luglio , per lungo tempo era il giorno stabilito in casa per andare cioè spostarsi proprio verso il mare , tutto il mese pieno pieno fino al trentuno . Un bel bagaglio perche' tanta era la roba da portare. Affittavamo una casa e quindi occorrevano tutte quelle cose basiche per farla funzionare al meglio .Mia mamma super organizzata tirava fuori sempre tutto quello che via via poteva servirci ...l ' ho sempre pensata un po' maga...e sempre ho fatto riferimento al suo altissimo senso pratico per risolvere piccole e grandi questioni. Nonostante la citta' di queste vacanze familiari fosse la stessa da sempre arrivare era divertentissimo , le piccole novità nella spiaggia , nelle passeggiate del lungomare, nei moli , i nuovi negozi , la mia fontana nel verde dove ho trascorso afosi primi pomeriggi ingozzando di briciole di pane le povere carpe ed intessendo amicizie tanto fugaci quanto divertenti. Ripensandoci adesso mi riempio di emozione e mi rendo conto di quanto fossi felice . Mio padre era un entusiasta ,amava tanto il mare , pur semplicemente , ogni mattino mi portava un' ora sul moscone a remi ...quelli di legno, bellissimi e quando eravamo un po' in la' cominciava a cantare ...opere liriche , pezzi nei quali si atteggiava a grande interprete, poi a passeggio sul molo , rigorosamente scalzi anche se i piedi facevano un po' male, diceva che dovevamo indurirli..."via a fare le solette ". A volte si fermava ad osservare il brulichio della spiaggia poi , assai tranquillamente mi diceva :" vedi ,tutta questa gente che si agita...fra cent'anni non ci sarà traccia di nessun di loro ..." e si faceva una bella risata . In cima al molo all' altezza degli sconnessi trabucchi ci fermavamo un sacco di tempo a vedere le reti che riemergevano cariche di pescato o miseramente vuote .Le giornate scorrevano serene in rituali pur sempre nuovi...gli spiedini di pesce in quel posto li...la gita in barca ,la giornata di pioggia al centro per negozi ( mi torna in mente l'odore di pizza al rosmarino e di certi gelati) , i fuochi d'artificio, la musica Arabita . Ogni sera andavo alla pista di pattinaggio a rotelle ,almeno un paio di orette ,ad inizio mese ero traballante ed insicura ,poi man mano che passavano i giorni diventavo sempre piu ' veloce e tentavo anche di accostarmi ai superfiighi velocissimi che sfrecciavano assai stilosi ...con uno di loro nacque anche un'amicizia "speciale",tipica dell' eta' in questione. In genere non mi piace molto indulgere nei ricordi ma oggi ,immersa in una estate anomala il clangore di certe immagini mentali che si producono mentre scrivo mi fa stare bene e mi rinfresca pure.
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