Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
|
scaffale anobi books MenuTag CloudArea personale- Login
I miei Blog Amici -
parzialmentescremato - Sconfinando - puff.....puff..... - Rosa Luxemburg - piazza alimonda - La Torre - IPERBOLE - elaborando - lakonikos - FAJR - ..Uomini... - ricomincioda7 - Abbandonare Tara - Rubra domus - dagherrotipi - salsedine del sogno - ECCHIME - Latrabilioso - Lettere da Lucilio - La vera me stessa - PEZZI, pezzotti - finestra sul mondo - parlodime - EPISTOLARI AMOROSI - Der Steppenwolf - Il Salotto - Niente Senso - Altrove - Nebbie e dintorni - PREPARIAMOCI
* Un asterisco: tempo perso
** 2 asterischi : Ok Chewing gum *** asterischi : si comincia a ragionare **** 4 astrischi : Da non perdere ***** 5 asterischi : SUPER!!! parole d'altri - MICROMEGA - COOP e consumo consapevole - Manifesto - FLC - LIMES - compagno segreto - c.i.e.s. - Fondazione Di Vittorio - La molle industria - Accademia della crusca - Jackson Pollock - Partito DEMOCRATICO - Caino - PAROLE DI DONNE - Simone de Beauvoir - Sibilla Aleramo - Marguerite Yourcenaur - Violette Leduc - Marguerite Duras - Luce Irigaray - Christa Wolf - Ingeborg Bachmann - Nadine Gordimer - Anais Nin - Katherine Mansfield - Antonia S.Byatt - Clarice Lispector - Djuna Barnes - Doris Lessing - A.M.Ortese - ALTRE VOCI BLOG - Sandali al sole (Miti) - Forma mentis - LUCA SOFRI - MALVINO - NAZIONE INDIANA - Azione parallela - I8 Brumaio - carte sensibili - nuovoblog blog in ingleseTagUltimi commentiCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 320
|
Si sentiva a suo agio ,finalmente. Il locale era sufficientemente lontano esteticamente ,sonoramente ed olfattivamente dai posti comuni tanto da diventare quanto mai adatto ad accogliere l’uscita dall’estraneazione profonda, ormai estesa ,seppur riappacificata ,dai suoi luoghi. Se ne stava seduta nell’angolo formato dai grandi cuscini adagiati sul gradino di ceramica ,era confortevole e si sentiva al sicuro. Il the bollente ,dolce in maniera anomala era servito in stretti bicchierini screziati di fregi d’oro, pieni di menta . Abdellatiff le si avvicinò sorridente , posò la mano destra sul cuore e le chiese se poteva sedersi accanto a lei. Ester,ancor prima di pensare se ne aveva realmente voglia ,rispose istintivamente di si . Lui era molto giovane , spiazzantemente giovane,indossava un paio di jeans ed una maglietta qualsiasi ma con le babbucce ai piedi, tipiche di tutto il maghreb ,con la punta sottile e di un giallo ocra. I suoi occhi scintillavano ,profondamente scuri ed interessati a tutto ciò che aveva attorno,iperattento,il suo profumo era particolare,intenso ed avvolgente un pò agrumi ed un pò sapone nero. Parlava con l’accento tipico dei nord africani italianizzati ,pochi o nulla gli articoli ,verbi essenziali,qualche parola in slang francese ,incomprensione pressocchè totale degli aggettivi e delle sfumature degli stessi. Ester ascoltava il suo approccio, sorridendo del pomeriggio che aveva ripreso il tempo fluido dell’imprevisto e della rilassatezza.Epifanico. Quell’uomo semplice,dal sorriso splendente le dava pace e le rendeva chiaro quanto tutte le parole e le immagini che avevano causato la sua frattura interiore non fossero ormai che un voragine in attesa di aria fresca. La invitò a casa sua .Abitava nei vicoli della zona ,a due passi Un quartiere prima abbandonato che stava riprendendo vita grazie agli immigrati. Nella minuscola casa ,c’erano poche cose ,tutto era essenziale e pulito in maniera maniacale. Abdel si avviò subito verso l’armadio dal quale estrasse un abito da donna di pizzo rosso ,lungo fino i piedi con le bordure dorate e le rifiniture luccicanti,presumibilmente uno dei tanti abiti che si consumano in una cerimonia nuziale . ”E’ di mia madre “-disse.“indossalo per me “ Ester rise divertita ma notò un guizzo di disappunto nello sguardo di Abdel ,per lui la cosa doveva essere importante ,un gioco serissimo. Un leggero capogiro,un attimo di spesamento misto ad eccitazione poi si decise ,prese l’abito e sparì andando ad indossarlo. Era comodo e bello,trasparente...velato,si specchiò ,si girò su se stessa ,si tirò su i capelli e ritornò di là ,si sentiva leggere leggera ,parecchio contenta . Abdel la osservò soddisfatto, la invitò a sedersi accanto a lui e le fece una fugace carezza. Un brivido. ***Tags:Ester
|
Inviato da: jigendaisuke
il 19/10/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 18/10/2024 alle 00:12
Inviato da: ossimora
il 03/10/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 02/10/2024 alle 21:00
Inviato da: jigendaisuke
il 01/10/2024 alle 18:49