antonia nella notte

Ora o mai più Non scommetteremmo un soldo bucato sul futuro del nuovo movimento politico annunciato da Beppe Grillo. Non a caso il ragazzo, che non è nato ieri, anche se fa chiaramente fatica a tenere sotto controllo l'ubriacatura di entusiasmo assaporata dopo i comizi-show di Bologna e Milano, ha precisato che non intende fare il leader della forza politica che ha tirato fuori dal suo cilindro ma soltanto il distributore di bollini di validità per uomini e gruppi che accetteranno le sue idee. Il rischio è il suo mestiere. Ma senza esagerare. E ricordando sempre la sorte del qualunquismo in Italia e del poujadismo in Francia. Aspettando di vedere come andrà a finire sarà bene comunque che i partiti preparino difese che non siano da due soldi. Durevoli o no i segnali d'allarme ci sono e non consistono solo nell'entusiasmo di Di Pietro, pronto a saltare su tutti i carri di passaggio. C'è molto di più. Gli applausi che Grillo ha ricevuto da un buon numero di partecipanti alla festa dell'"Unità"di Milano. E il 17 per cento di elettori che, secondo un sondaggio di Mannheimer, sarebbero oggi pronti a votare per le liste sponsorizzate da Grillo. Potrebbero essere fenomeni che durano lo spazio di un mattino. Ma potrebbero anche creare le condizioni per spostamenti, sopratutto verso l'astensionismo,destinati a durare quanto basta per favorire una vittoria elettorale non di Grillo ma del centrodestra, settore che finora ha dimostrato grande capacità di impermeabilità alla protesta e al malcontento. Per cui il centrosinistra ha un motivo in più per tirar fuori, e subito, adesso o mai più, le unghie e i denti che finora ha tenuto a riposo, o ha usato solo per graffiare e mordere al suo interno. L'occasione è a portata di mano. Tra un mese avremo le primarie del partito democratico. Dunque Veltroni, Letta, Bindi muovetevi, dite, fate per dimostrare agli italiani che per rinnovare, pulire, rendere finalmente gradevole per gli italiani la politica non c'è bisogno di Beppe Grillo ma di buona POLITICA