antonia nella notte

in periferia ci ho abitato tutta la vita, da qualche anno vivo al mare, ma sempre di periferia si tratta, non è forte dei marmi ma semplicemente un paesino a sud di Roma, quindi di episodi da periferia ne ho visti e ne conosco un bel po'. e capisco perfettamente che i rom che delinquono sono un problema, ma non me la sento di unirmi al coro unanime di questi giorni di una città, la mia città, che sembra svegliarsi soltanto oggi dal suo torpore, abbiamo vissuto gli anni '70, io lavoravo in centro e non c'era una sera che si potesse prendere un autobus per tornare a casa, c'era sempre la bombetta e l'attentato in agguato, ma nessuno parlava di emergenze e di leggi speciali, ovvero, le leggi si applicavano su chi commetteva i reati, non su tutti gli altri, nessuno mandava al confino brigatisti rossi e neri che ogni giorno ammazzavano qualcuno senza pietà in nome di qualche ideologia, questo paese è governato in almeno cinque regioni dalla mafia, ma non si leva nessuna voce, nessuno scandalo, nessuno sdegno particolare, anche perchè oggi la mafia non uccide piu', non ne ha bisogno, talmente si è incistata nelle istituzioni, anche in quelle cosiddette 'alte'. perchè Roma negli ultimi 5 anni si è riempita di irregolari? l'unica vera novità a livello giuridico a proposito di immigrazione, è stata la Bossi-Fini. questo approccio intollerante non ha fatto altro che aumentare il numero di persone che IRREGOLARMENTE hanno passato le nostre frontiere negli ultimi anni. tutte le regolarizzazioni fatte dal nuovo governo hanno riguardato persone ampiamente in regola con i permessi di soggiorno e con la situazione lavorativa. la maggior parte delle violenze avvengono in famiglia, vero, giustissimo, ma è sufficiente quella piccola percentuale che avviene per strada (ad opera di sconosciuti) a non far stare tranquilla la gente, quando è fuori. lo stato non può dire: siccome è solo una piccola percentuale, freghiamocene ma non puo' neanche legiferare ascoltando il comune sentire, si deve trovare una soluzione condivisa che faccia sì che gli onesti siano tutelati e lasciati in pace, non trattati da criminali anche quando non lo sono. molte zone delle grandi città sono abbandonate a se stesse, quello che è accaduto a tor di quinto poteva capitare in migliaia di altri quartieri, il problema è che il signor veltroni era troppo preoccupato ad abbellire il centro città e a fare manifestazioni cinematografiche, per preoccuparsi delle condizioni di certi quartieri. lo stesso veltroni che poi chiede il consiglio dei ministri urgente per fronteggiare l'emergenza, ma dove ha vissuto uolter in tutti questi anni ? e, fra i vari provvedimenti, ci può stare anche l'abbattimento di campi nomadi non autorizzati e privi di condizioni di vita accettabili. e invece di tanti 'pacchetti'e pacchettini che non servono a niente la politica italiana dovrebbe fare pressione verso i governi dei paesi da dove provengono gli immigrati, impedire che i delinquenti vengano qui soltanto perchè sanno che la giustizia è morbida con tutti, la fiumana viene qui perchè sa che qui TUTTI la fanno franca, dallo scippatore al grande evasore fiscale, non a caso abbiamo permesso ad un signore con sette prescrizioni sulle spalle, qualche condanna, processi ancora in corso , e membro di un'associazione eversiva, di diventare presidente del consiglio, supportato da un centinaio di parlamentari inquisiti, indagati e condannati fino al terzo grado. l'esempio, conta.