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Post n°1106 pubblicato il 24 Gennaio 2008 da ossimora
 

Dopo l'epilogo ...meglio l'apologo

Il cervo e il leone

Un cervo, oppresso giunse presso una fonte; mentre beveva, scorse la propria immagine nell'acqua e si rallegrò, vedendo che le sue corna erano così grandi e ramificate. Gli dispiacquero invece le gambe che trovava troppo deboli ed esili. Stava ancora facendo queste riflessioni quando comparve un leone che cominciò a inseguirlo, ma il cervo nella fuga lo precedeva di un buon tratto. E, finché davanti a lui si estendeva la pianura priva di piante, riusciva a correre più del leone,

ma quando poi cominciò una zona selvosa il cervo, a causa delle corna, rimase impigliato fra i rami e, non potendo più correre, fu ghermito dal leone. Mentre veniva ucciso esclamò: "Sono stato proprio uno sciocco a non avere fiducia in ciò che costituiva la mia salvezza fidandomi invece di ciò che è stato la mia rovina".

Spesso ci capita nella vita, quando ci troviamo nei pericoli, che diventino nostri salvatori coloro, fra gli amici, che avevano suscitato in noi dei sospetti e si rivelino, invece, traditori quelli che avevano guadagnato la nostra fiducia.   

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 25/01/08 alle 20:44 via WEB
Su Prodi (e non solo) Cercando di mettere da parte la rabbia per quello che è accaduto e la preoccupazione per quello che può accadere, provo a sintetizzare alcune riflessioni. 1) E' fallito un grande e coraggioso progetto (mettere insieme sinistra e centristi nell'Ulivo e nell'Unione) per trasformare l'Italia. 2) Prodi aveva ottenuto due vittorie elettorali (1996 e 2006). 3) Prodi aveva guidato due governi che hanno saputo portare l'Italia in Europa, risanare i conti pubblici, far tornare nelle casse dello Stato una parte dell'evasione fiscale, provare a redistribuire il reddito. 4) Nel 2006 (per colpa di una legge orrendissima elettorale voluta dalla destra), la maggioranza al Senato era risicatissima. 4) In più, gli alleati di Prodi sono stati in gran parte indecenti e inadeguati al compito: pensano ai propri interessi (privati o di bandiera, familiari o di partito) e non a quelli del Paese. 5) Di conseguenza: una continua babele di risse verbali, dichiarazioni estemporanee, contraddizioni, smentite, autolesionistiche svalutazioni del lavoro fatto dal governo. 6) In più, alcuni nodi importanti (conflitto di interessi, diritti civili come Dico o testamento biologico, legge sulla televisione) non potevano andare avanti per veti incrociati e perchè NON ci sono i voti in Parlamento. 7) Il risultato è che un governo che nell'insieme ha governato nell'interesse dell'Italia è finito dopo meno di due anni, nel giubilo di una grossa fetta dell'opinione pubblica. 8) Il rischio è il ritorno della destra, di questa destra. Che mette insieme condannati per mafia e i loro avvocati, razzisti e neofascisti, illiberali integrali, servi del padrone, xenofobi e separatisti, gente che incita alla lotta armata, trasformisti pronti a ogni voltafaccia, antieuropei, piccoli pericolosi egoisti classisti, volti che solo a guardarli una volta si capisce tutto della loro protervia. Perchè di fronte non abbiamo una destra come quella della Merkel o Sarkozy: abbiamo Borghezio e Cuffaro, Storace e Gentilini, Tremonti e Ferrara, Feltri e Bossi, Calderoli e Dell'Utri, Buttiglione e Mussolini. Tenuti insieme dalla colla berlusconiana. E allora che senso hanno discorsi come "stavolta non andrò a votare"? Vi sembrano equivalenti Veltroni e Berlusconi? Veltroni e Casini? Veltroni e Fini? Mi ricordo sempre di quelli che, prima delle elezioni presidenziali americane del 2000, dicevano con superiore e purista saccenza: "Bush o Gore? No no, io non voto. L'uno o l'altro è indifferente, perchè alla fin fine sono la stessa cosa"
 
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