antonia nella notte

A parte il personaggio... Cambiare la legge elettorale tornerebbe vantaggioso anche a loro. Ma per loro è importante battere il ferro finché è caldo, quindi la loro questione principale è andare subito alle elezioni. Le argomentazioni del centrodestra sul referendum sono pretestuose (che poi mi domando se abbiano fatto bene i conti su cosa gli converrebbe di più: come al solito, invece di pensare, seguono i diktat del loro pifferaio magico tarantolato, basta vedere quanto in fretta si sono riaggregati). Peraltro mi domando cosa mai possa fare Marini. Cioè anche al di là del boicottaggio del suo mandato da parte dei partiti della cdl, il suo si prospetterebbe come il governo del non-governo, del quale nessun partito (ma proprio nessuno) vorrebbe essere padrino a questa condizione (del non governo). Durante il mandato di Marini la legislazione non cambierebbe nei punti più deboli (eccetto che per la legge elettorale, appunto), e non avremmo altro che una campagna elettorale di quelle che sappiamo, prolungata del tempo della durata di questo governo. Che questo governo non sarebbe il punto di riferimento contro cui scagliarsi non credo cambierebbe molto le carte a favore del centrosinistra. Il problema del centrosinistra è il candidato. Ma non lo si inventa dall'oggi al domani, e non ce l'avrà neppure domani (cioè dopo l'eventuale nuova legge elettorale). O almeno sono scettico su questa eventualità.