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« 5 MarzoMediterraneo »

donne

Post n°1783 pubblicato il 08 Marzo 2011 da ossimora
 


Con la storia che è una "festa inflazionata" , snaturata , che ci sono quelle che vanno a  cena in  tristissime cene , coattoridanciane o che infilano i diecieuri  sul tanga del bonazzo spogliarellista 

e poi  la donna si celebra tutti i giorni  e che significa un giorno così specifico ...mica è un panda la donna e bla bla bla e l'ironia e la negazione  e il gnignetto malevolo...

ci stanno scippando anche questa giornata .

NON CI STO.

Quest'anno l'8 Marzo arriva in un momento di rinascita o almeno di sussulto delle donne ; l'enorme mobilitazione nazionale ed internazionale , di cui continua l'eco anche nella stampa internazionale , per la giornata

"se non ora quando?" 

non ha soltanto segnato un momento di rottura e di presa di distanza da tutto un chiacchiericcio fra il bigotto e la malafede ma ha fatto reincontrare , riorganizzare , parlare e in molti casi mettere in piedi delle iniziative che non si fermeranno , gruppi organizzati e singole donne .

E' per questo che questo 8 marzo non deve e non può essere soltanto mimosa (...che mi piace e che mi sono già comprata  con un bel mazzo di anemoni ,fresie e tulipani. Che mettono allegria ) io l'ho sempre vissuta come un giorno di riflessione e di celebrazione fin dai tempi del collettivo , mai di  festa pecoreccia  inglobata dal tritatutto del consumismo e svenduta .

Ogni anno ci sono donne - simbolo , da ricordare in particolare .

Il mio pensiero oggi  va alle donne Tunisine  a quelle Egiziane  e sopratutto a quelle Libiche che nella melma disinformativa delle guerre fratricide  scompaiono totalmente ma che di certo sono parte fondamentale degli aneliti di libertà e  della storia.

Come sempre .

Come ovunque.


Un ponte per le donne




 
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ossimora
ossimora il 08/03/11 alle 10:09 via WEB
TROVATA in giro per blog:Ballata delle donne Quando ci penso, che il tempo è passato, le vecchie madri che ci hanno portato, poi le ragazze, che furono amore, e poi le mogli e le figlie e le nuore, femmina penso, se penso una gioia: pensarci il maschio, ci penso la noia. Quando ci penso, che il tempo è venuto, la partigiana che qui ha combattuto, quella colpita, ferita una volta, e quella morta, che abbiamo sepolta, femmina penso, se penso la pace: pensarci il maschio, pensare non piace. Quando ci penso, che il tempo ritorna, che arriva il giorno che il giorno raggiorna, penso che è culla una pancia di donna, e casa è pancia che tiene una gonna, e pancia è cassa, che viene al finire, che arriva il giorno che si va a dormire. Perché la donna non è cielo, è terra carne di terra che non vuole guerra: è questa terra, che io fui seminato, vita ho vissuto che dentro ho piantato, qui cerco il caldo che il cuore ci sente, la lunga notte che divento niente. Femmina penso, se penso l'umano la mia compagna, ti prendo per mano. Edoardo Sanguineti
 
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