Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Oggi ho fatto un giro per il centro storico di una città . Città che era nelle sue vie più belle e prestigiose vivacissima commercialmente ; piena di bei negozi e di quei piccole botteghe di "nicchia" , settoriali ; che non si trovano nei centri commerciali e che ne caratterizzavano proprio la particolarità e l'accoglienza . L'ho trovata "smobilitata" ; in una delle vie più carine , un lungo vicolo un po' in discesa , la maggioranza dei negozi era dismesso, chiuso ; un susseguirsi di "AFFITTASI" e di polverosi mucchi di posta accumulati al di là delle saracinesche . Poi , temporary store , fondi improvvisati dai cinesi (forse gli unici col polso di pagare gli affitti esosi ) bar e pasticcerie storiche semivuote , librerie prestigiose nelle quali ormai si vende di tutto , dai giocattoli , alla bigiotteria ai primi gadget natalizi , locali restaurati e cambiati da antiquari e gioiellieri in ...banche ,banche a profusione....che aumentano e se ne stanno lì buone buone a riscuotere i debiti di chi ha tentato la via del commercio per poi fallire miseramente. Non so quanti siano gli esercizi commerciali che chiudono ogni mese in Italia ed in regione ma se mentre fino a qualche tempo fa la cosa , almeno dalle mie parti , era molto marginale adesso salta proprio agli occhi ed intere vie spente ne sono malinconiche testimonianze . Non è solo una questione di centri storici sempre più complessi da raggiungere e da rifornire , anche nelle periferie dotate di parcheggi è la stessa storia , un rutilante cambiamento di gestioni e sempre più negozi a tempo , liquidazioni e sconti anche in piena stagione pre natalizia. Mai visto prima . Un po' triste questa depauperazione , poichè seppur consumista , allontana anche le persone dai luoghi d'incontro ma anche sobriamente affascinante , certe luci si riappropiano delle viette medioevali .
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