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Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Post n°2342 pubblicato il 16 Gennaio 2024 da ossimora
N.7 Yoga Emmanuell Carrère Gli Adelphi Il mio primo Carrère : mi è piaciuto e mi ha incuriosito l'uomo / scrittore , certamente leggerò altro. Questo "Yoga " è un libro in tre parti di carattere principalmente autobiografico . Tutta la prima parte è la descrizione della pratica dello Yoga , in particolare la meditazione , l'importanza del respiro, la Vipassana , il Thai chi che lo scrittore ha praticato e pratica intendendo migliorare la propria vita , superando gli attaccamenti e penetrando nei meccanismi di corpo e mente , conoscersi a fondo ed anche contollare la sua personalità nevrotica tendente al "bipolare". Per raccontare queste pratiche Carrère racconta un percorso affrontato in un centro in campagna in compagnia di un gruppo di uomini e donne , separati e costretti ad abbandonare tecnologia , libri ed appunti . Solo un dialogo continuo con corpo e mente .e lavoro sulle tecniche . Da questo luogo si deve allontanare suo malgrado inquanto a Parigi avviene l'attentato alla rivista satirica Charlie Hebdo , nel quale perde la vita anche un suo caro amico e torna in città per le esequie. Nella seconda parte , quella decisamente più angosciante , si scivola nel buio della depressione più profonda . L'abbandono di ogni interesse , la mancanza di collegamento con la realtà , l'abbruttimento anche igienico , la solitudine e quindi la clinica , gli elettroschok (La terapia elettroconvulsivante (TEC)) fino al lento ritorno ad una condizione più accettabile seppur controllata da farmaci e litio. La terza parte è quella del suo viaggio in Grecia verso l'isola di Leros, costruita da italiani ,durante l'era fascista con un architettura di stampo modernista tanto da far pensare alle piazze di De Chirico. Abbandonata ed adibito per un periodo a grande manicomio , lasciata questa utilizzazione ,attualmente usata come hotspot per i migranti in transito dall'Africa ,dalla Siria , dall'Afghanistan . Qui esce davvero pienamente verso l'esterno , verso il mondo , le storie dei giovani migranti e le storie della sua fantasia , l'interesse e l'empatia verso i giovani .Ci sono molte figure nel racconto , reali o frutto di creazione letteraria . Un affresco pieno di vita , di verità , di riflessioni , di un IO certamente molto incombente e presente . Dalla sua scrittura , dai suoi volteggi fra realtà e pensiero mi è arrivata tanta vitalità , complessità , tanto "elan vital"che faccio un pò fatica ad immaginarlo nello sprofondo della depressione totale ; è evidente che per Carrere la scrittura è una grande fonte di benessere e di realtà . ***
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