Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Mai come in questo periodo si parla delle religioni ;un po’ per il pervasivo senso di malaccettazione dell’Islam in tutta Europa(è dei giorni scorsi la notizia che il nome Mohammed in Inghilterra ha superato diversi usatissimi nomi inglesi per diffusione e su questa cosa ho sentito commenti fra lo spaventato e il decerebrato ),un po’ perché questo papa ritiene di doversi occupare in particolare ed insistentemente di tutte le questioni italiane ,passando come un caterpillar sui laici e i non credenti. Per le feste di fine anno è tutto un florilegio ed un mix continuo di lustrini e presepi,alberi ormai di design e presepi,incitamento all’acquisto e presepi,lusso e presepi,abiti da sera e presepi ed è proprio sul presepio che quest ‘anno in particolare c’è un interessamento forte ,almeno riguardo le apparenze,sulla sostanza non so. .Prima la questione dell’Ikea che(orrore!!!) non vende statuine ,poi la scuola di Bolzano che,per scelta non ha fatto il presepe ed è finita nel caldero-ne/li mediatico Questa della scuola è la cosa che più mi interessa ;ci vivo e ne respiro gli umori Questa alzata di scudi neocon ,teocon,convertiti ad hoc,fulminati sulla via di Damasco ,dell’ultima ora è insopportabile . Ho provato ad argomentare con qualcuno su questa cosa dell’inopportunità del presepe a scuola che non è né luogo di culto , nè “casa”privata ,suscettibile di scelte personali e dove quindi si dovrebbero rispettare tutti mantenendosi in quell’ambito di laicità dove tutti si sentono rappresentati Apriti cielo!. Mi hanno aggredita dicendo che per loro il presepe è “cultura”e che come tale non ha connotati religiosi.(SIG!) E poi guai se si fa questo per i Musulmani ..che sono ospiti e che devono assimilare le nostre tradizioni e bla bla bla e se noi andiamo giù dobbiamo rispettare le loro etc etc…via discorrendo con tutta la sequela nota ed asfittica del pensiero qualunque Ho provato dire,inascoltata ,che ero io che non vivevo bene quella rappresentazione (peraltro priva di ogni valenza estetica,i bei presepi mi piacciono eli vado a vedere..qui in Umbria poi...), Che la laicità della scuola è un valore ,che chi vuole ha le chiese..e tante .. che ad una istituzione dello stato non si chiede di disquisire di teologia ma di garantire la convivenza e l'accoglienza di tutti ,senza discriminazioni economiche ,culturali,etniche o religiose. Obiettivo anche squisitamente didattico-educativo. Nel corso del loro progetto educativo gli insegnanti di Bolzano – tenendo il presepe negli scatoloni – hanno ritenuto che questo obiettivo didattico potesse essere meglio raggiunto rinunciando ad esporre il bue e l’asinello. È una scelta del tutto coerente con l’impianto laico della scuola pubblica. Una scelta, non l’unica peraltro.
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il 26/11/2024 alle 13:52
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