Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

ossimorajigendaisukealf.cosmoscassetta2exiettomerizeta21bubriskafedechiaraje_est_un_autreQuartoProvvisoriocar.car46Fajrormaliberaanakyn1
 

Ultimi commenti

Si si , ma è un romanzo che credo disturberà non poco i...
Inviato da: ossimora
il 03/10/2024 alle 19:00
 
Insomma, ambientato in zona
Inviato da: jigendaisuke
il 02/10/2024 alle 21:00
 
Consiglio interessante
Inviato da: jigendaisuke
il 01/10/2024 alle 18:49
 
Insomma, un 7
Inviato da: jigendaisuke
il 28/09/2024 alle 19:11
 
Immediatamente mi ha coinvolto dato che sono appassionata...
Inviato da: ossimora
il 24/09/2024 alle 19:54
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 320
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Una mail a Volontè Messaggio #725 »

Post N° 724

Post n°724 pubblicato il 23 Dicembre 2006 da ossimora
 

immagineMai come in questo periodo si parla delle religioni ;un po’ per il pervasivo senso di malaccettazione dell’Islam in tutta Europa(è dei giorni scorsi la notizia che il nome Mohammed in Inghilterra ha superato diversi usatissimi  nomi inglesi per diffusione e su questa cosa ho sentito commenti fra lo spaventato e il decerebrato ),un po’ perché questo papa ritiene di doversi occupare in particolare ed insistentemente  di tutte le  questioni italiane ,passando come un caterpillar sui laici e i non credenti.

Per le feste di fine anno  è tutto un florilegio ed un mix continuo di lustrini e presepi,alberi ormai di design e presepi,incitamento all’acquisto e presepi,lusso e presepi,abiti da sera e presepi ed è proprio sul presepio che quest ‘anno in particolare c’è un interessamento forte ,almeno riguardo le apparenze,sulla sostanza non so.

.Prima la questione dell’Ikea che(orrore!!!) non vende statuine ,poi la scuola di Bolzano che,per scelta  non ha fatto il presepe ed è finita nel caldero-ne/li mediatico

 Questa della scuola è la cosa che più mi interessa ;ci vivo e ne respiro gli umori

Questa alzata di scudi neocon ,teocon,convertiti ad hoc,fulminati sulla via di Damasco ,dell’ultima ora è insopportabile .immagine

Ho provato ad argomentare con qualcuno su questa cosa dell’inopportunità del presepe a scuola che non è né luogo di culto , nè “casa”privata ,suscettibile di  scelte personali e dove  quindi si  dovrebbero  rispettare tutti mantenendosi in quell’ambito di laicità dove tutti si sentono rappresentati

Apriti cielo!.

 Mi hanno aggredita dicendo che per loro il presepe è “cultura”e che come tale non ha connotati religiosi.(SIG!)

E poi guai se si fa questo per i  Musulmani ..che sono ospiti e che devono assimilare le nostre tradizioni e bla bla bla e se noi andiamo giù dobbiamo rispettare le loro  etc etc…via discorrendo con tutta la sequela nota ed asfittica del pensiero qualunque

Ho provato  dire,inascoltata ,che ero io che non vivevo bene quella rappresentazione

immagine(peraltro priva di ogni valenza estetica,i bei presepi mi piacciono eli vado a vedere..qui in Umbria poi...),

Che la laicità della scuola è un valore ,che chi vuole ha le chiese..e tante ..

che ad una istituzione dello stato non si chiede di disquisire di teologia ma di garantire la convivenza e l'accoglienza di tutti ,senza discriminazioni economiche ,culturali,etniche o religiose.  Obiettivo anche squisitamente didattico-educativo.

Nel corso del loro progetto educativo gli insegnanti di Bolzano – tenendo  il presepe negli scatoloni – hanno ritenuto che questo obiettivo didattico potesse essere meglio raggiunto rinunciando ad esporre il bue e l’asinello. È una scelta del tutto coerente con l’impianto laico della scuola pubblica.

Una scelta, non l’unica peraltro.

Un’altra poteva essere quella “inclusiva”, attenta cioè a inquadrare oggi il presepe nella sua cultura e nella sua tradizione; ma altrettanto impegnata a esporre un candelabro durante la festa ebraica di Channukkà o ad inquadrare quella islamica di Id Al fitr o quella buddhista del Vesak o anche i miti del sole invitto e delle feste del solstizio così belle e dimenticate!

 Le identità  contano e meritano attenzione anche sul piano educativo: ma, appunto, in quella prospettiva dialogica, pluralista, inclusiva, critica propria della scuola laica. Insomma si può e si deve parlare del presepe, anche allestire ma senza farne la bandiera dell’italianità o delle radici cristiane del paese,brandendolo come un’arma.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
MiseEnAbime
MiseEnAbime il 24/12/06 alle 12:59 via WEB
voglio tornare un poco indietro perché la mia paura è che la sinistra (suppongo che più o meno ci riconosciamo in questa definizione) sia impegnata in una battaglia contro un'ombra. non è che voglio dire che il clericalismo non esiste, che la tolleranza non è una questione essenziale ecc., quello che voglio dire è che noi parliamo del mondo di oggi nei termini del mondo di cinquanta o cento e più anni fa (scusatemi il modo di ragionare con l'accetta, perdonatemi e afferrate il senso).

in primo luogo il clericalismo: nella società di trenta, quaranta anni fa, potevamo osservare l'oppressione morale del cattolicesimo e altre cose. ma ora? siamo a quel punto? davvero è così? abbiamo un problema culturale di repressione sessuale o altre cose simili? io vedo le cose così. mai come ora la chiesa è stata DEBOLE. ha perso tutto, tutte le battaglie, tutte le guerre, TUTTO. soprattutto l'insegnamento morale: quanti cattolici seguono anche vagamente il magistero morale della chiesa?, risposta: NESSUNO. anche in italia, la patria del cattolicume, la chiesa non conta un cazzo dal punto di vista morale e spirituale. mettiamoci una pietra sopra. il punto che dobbiamo porci è questo: questa liberazione dalle imposizioni morali oscurantiste è andata nel senso che speravamo? la risposta onesta è: nemmeno per sogno. anche qui mettiamoci una pietra sopra. resta un altro problema, anzi un problemone. la chiesa, avendo perso ogni contatto morale con il suo gregge, non può fare altro che gettare il proprio peso direttamente come agente politico. notare la differenza con la situazione dei tempi della dc, perché è cruciale. d'altro canto la politica (e qui dobbiamo riconoscere specialmente il futuro partito democratico) ha perso anche lei ogni contatto con la realtà sociale e si comporta come un agente autonomo. in più mettiamoci pure che il 'parlamento' è diventato solo uno degli agenti che influiscono sulle decisioni pubbliche. le leggi non le fa il parlamento: le leggi vengono contrattate tra agenti semi privati che si muovono nello spazio pubblico (comitati politici, governo, confindustria, concentrazioni finanziarie ecc). in questa contrattazione tra soggetti semiprivati in concorrenza tra loro la chiesa PUO' giocare un ruolo entrando direttamente nella contrattazione e influendo sugli equilibri di potere. l'attuale prospettiva del partito democratico in cui i due gruppi di potere (ds dl) devono contrattare spazi, inoltre, offre un altro terreno in cui la chiesa può agire come portatore di interessi. lo stato attuale delle cose è completamente diverso alla situazione del tempo della dc, adesso la chiesa, sconfitta completamente, si presenta come uno 'stakeholder' che contratta posizioni di potere sul mercato.

la questione culturale. l'esempio della bambina con le mani pitturate mi offre la possibilità di una osservazione. noi oggi interpretiamo come problemi di CULTURA quello che ieri avremmo interpretato come problemi SOGGETTIVI. in poche parole, come osservava marco aime, mi sembra, in un libro chiamato esplicitamete 'eccessi di culture', crediamo che a incontrarsi e scontrarsi siano le CULTURE mentre invece sono PERSONE. il problema della bambina, come tu dici giustamente, poteva essere risolto trasformando in gioco la questione e amen. quando ero piccolo io, avevo un monte di problemi con la mia timidezza e, inoltre, siamo negli anni 80, non avevo le timberland (in quanto irrazionali per una famiglia progressista). io avevo UN GROSSO PROBLEMA in quegli anni li. nonostante questo nessuno pensa che era un problema di incontro /scontro tra Culture. c'erano bambini nella mia stessa condizione che nn avevano nessun problema. sono sicuro che ci sono bambine con le mani dipinte che non hanno problemi di integrazione (non intendo che il problema della bambina non doveva essere affrontato o sdrammatizzato, sto solo dubitando che il suo problema dovesse essere interpretato come un problema di cultura)
c'è un problema ancora più grave (come sinistra). abbiamo sostituito una lettura incentrata sulle strutture sociali ed economiche ad una lettura incentrata sulle Culture. il problema così diventa come far convivere le Culture. non criminalizzo questa cosa, ma questa prospettiva ha cambiato completamente il nostro quadro e, in ultima istanza, ci porta, ci ha GIA' portato, alla catastrofe al suicidio di ogni istanza di cambiamento sociale. Il problema della sinistra (vecchia) era: tu, immigrato e tu operaio dovete capire che, in ultima istanza, le vostre lotte sono la stessa cosa, che avete interesse al cambiamento delle strutture della società. ora è: l'immigrato porta con se delle strutture di relazione sociale irriducibili a quelle dell'operaio torinese, la società che costruiamo deve essere basata su un terreno dove le culture, quella dell'immigrato e quella dell'operaio torinese, si incontrano e, eventualmente, attraverso la reciproca conoscenza, si "rispettano". al posto del 'movimento operaio e democratico' abbiamo il comitato che si occupa della comunità marocchina, quello che si occupa di riscoprire le tradizioni della lucania, ecc. LO SO, sto facendo una caricatura. quello che mi preme sottolineare è che, la differenza tra la sinistra e la posizione banalmente liberale dovrebbe esser prprio questo mettere l'accento sulle strutture economiche in cui si realizzano le relazioni sociali che, in ultima istanza sono più importanti delle culture. schematicamente è nella lotta di classe che l'operaio e l'immigrato scoprono di avere obiettivi in comune e con questa comunione di sforzi possono capire anche che le vecchie strutture sociali (che IMPLICANO la sottomissione della donna e PER QUESTO giustificano la vecchia pratica dell'infibulazione) devono essere parimenti abbattute.
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963