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« Vertigine albaleMessaggio #731 »

Troppo profumo d'incenso.

Post n°730 pubblicato il 30 Dicembre 2006 da ossimora
 

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La pretesa di intitolare al papa Giovanni Paolo II la stazione centrale "Termini" della capitale della Repubblica italiana non è che il culmine del confessionalismo istituzionale.
La decisione è stata assunta con un colpo di mano antidemocratico, non trasparente, in periodo di silenzio-stampa, nonostante fosse stata già precedentemente contestata da migliaia di cittadini e da centinaia di associazioni italiane ed estere.
Il sindaco Veltroni ha così negato il carattere laico delle istituzioni e il profondo pluralismo culturale, politico e religioso della società in cui viviamo.
Ha perduto il rispetto per ogni convinzione che non sia quella cattolica.
 Riteniamo che, quanto meno, decisioni destinate a segnare a tempo indeterminato il volto di Roma dovrebbero essere prese senza demagogia e senza opportunismo.
Il 23 dicembre sarà ricordata a Roma come una data infausta per la laicità e la democrazia delle istituzioni.

L’Assemblea delle associazioni laiche romane tenuta a Roma il 27-12-2006 in via delle Carrozze, 19

- invita tutti i cittadini a far sentire la propria protesta sui giornali, sul sito del Comune di Roma

e al call center 06.0606.

http://www.comune.roma.it/

- richiede la convocazione di una riunione straordinaria

del Consiglio comunale per dibattere pubblicamente questa improvvida decisione.

- invita i comuni italiani a protestare contro lo stravolgimento del nome storico della Stazione della capitale italiana e contro la prassi inedita del Comune di Roma con cui si è appropriato di un simbolo della comunità nazionale.

- invita tutti i cittadini a sottoscrivere questo documento di

 info@italialaica.it , in vista di una prossima assemblea cittadina. protesta presso

L’Assemblea delle associazioni laiche romane

 
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ossimora
ossimora il 30/12/06 alle 03:24 via WEB
democrazialegalita.it facciamo nostro l'appello di ItaliaLaica.it e vi inoltriamo i loro comunicati. In essi troverete anche indicazioni per far sentire , se la condividete, la vostra protesta. Noi in genere evitiamo gli appelli e le chiamate alle armi agli eserciti delle mail perchè abbiamo visto fiumi di appelli alimentati da fiumi di firme e di mail finire nel grande mare dell'oblio quasi subito, o perlopiu' utilizzate per 'contare' gli oppositori durante il governo berlusconi e farne gregge o moneta spendibile nella solita politica. Questa volta invece ci sembra opportuno sottoscrivere e diffondere perchè potremmo così testimoniare che tutto questo incenso profuso non a tutti è gradito e che forse, molti di noi vorrebbero vedere rispettati il proprio diritto di vivere in un paese laico e aconfessionale anche nella toponomastica moderna, rivendicando le proprie radici nel libero pensiero, nella dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e della donna, nella grande rivoluzione che con lacrime e sangue ha lentamente trasformato gli uomini e le donne da sudditi e fedeli, in liberi cittadini. ma non solo , intitolare la stazione ferroviaria della capitale d'Italia ci sembra una simbolica ,e neppur tanto, cessione di sovranità sul territorio pubblico italiano a uno stato, teocratico, limitrofo; quasi una incondizionata apertura alla permeazione ,anche fisica, della chiesa romana nelle pubbliche cose della stato, democratico, italiano; quasi un nulla osta totale all'influenza e alle competenze del papa sulla res publica del nostro paese.Allora, per questo secondo noi è importante farsi sentire, per non cedere ancora più sovranità all'oltretevere, per chiedere che siano stabiliti dei limiti e che cio' che è pubblico resti di tutti anche per il nome che porta. Buon 2007 comunque, Roberta Anguillesi democrazialegalita.it
 
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