antonia nella notte

A mio parere esiste a sinistra un'incapacità a identificarsi nell'azione di governo. Non di questo governo in particolare o di una specifica linea d'azione. Ma del governo in senso emotivo. Mentre le persone che votano per il centrodestra si sono "sentite al governo" per cinque anni, l'atteggiamento degli elettori di centrosinistra è quello di chi "ha mandato" qualcuno a governare e poi si affaccia al balcone e si dice: "E mo' vediamo che riescono a fare". So bene che il centrosinistra è diviso, che non c'è accordo quasi su niente, che è composto da puerili massimalisti, incerti riformisti e accaniti democristiani. Ma bisognerebbe riconoscere almeno che sta tentando di riparare le falle di una barca che stava affondando. E che fa ancora acqua da tutte le parti. La cultura di governo, in un paese moderno, deve essere di tutta la società civile e non solo dei suoi delegati. Invece a sinistra si assiste a un continuo tiro al piccione, da parte di tutti. Fino a coinvolgere chi nella maggioranza di governo ci sta addirittura fisicamente come Turigliatto. Sembra che, a dispetto del fatto che la Prima Repubblica sia morta e il Pci non esista più, lo stare all'opposizione sia diventato una parte del codice genetico delle persone di sinistra. La sindrome di Stoccolma di quarant'anni di opposizione obbligatoria. Questo spiegherebbe anche perché, a dispetto del tempo che passa, abbiamo ormai più di cinquant'anni e continuiamo a dirci ragazzi, viviamo vite borghesi e continuiamo a dirci marxisti e guardiamo quelli più giovani come eterni adolescenti. Abbiamo semplicemente scoperto l'elisir di giovinezza. Restiamo all'opposizione a fare i rivoluzionari e non invecchieremo mai. Pateticamente.