Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

Fajrexiettoalf.cosmosossimorajigendaisukecassetta2ormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autreanakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21
 

Ultimi commenti

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« Messaggio #686Messaggio #688 »

Qualcuno li rimpiange?

Post n°687 pubblicato il 05 Novembre 2006 da ossimora
 
Tag: inserti

immagineLa regressione e il peggioramento
non vanno accettati: magari con
l'indignazione e la rabbia, che,
contrariamente all'apparenza, sono, nel caso specifico, atti profondamente
razionali. Bisogna avere la forza della
critica totale, del rifiuto, della denuncia
disperata e inutile
(Pier Paolo Pasolini, Lettere Luterane
)

***

DOVE E' FINITO L'ARCHITETTO DEL PONTE?
Contromano di Curzo Maltese (da Il Venerdi' n°972 del 03.11.2006)

La destra scialacqua, la sinistra è chiamata a risanare i conti. Il meccanismo dovrebbe essere ormai chiaro. Un lettore mi ha ascoltato raccontare in tv  (la7 nella prima puntata di CrozzaItalia ndG) la storia del ponte sullo Stretto e siccome il programma era satirico mi chiede se avessi scherzato. Niente affatto. Dopo tanti proclami alla nazione, demonizzazioni degli oppositori "nemici del progresso", il bilancio è questo: il governo Berlusconi ha buttato a mare seicento o settecento milioni di euro per non cominciare neppure i lavori. Il conto è rapido. Oltre 150 milioni sono stati sprecati per gli studi preparatori, in laute consulenze gli amici degli amici per studiare fra l'altro il "flusso dei cetacei fra Scilla e Cariddi", "l'impatto psico-socio-antropologico dei lavori sulla popolazione locale". Una montagna di 126 chili di carta che giace negli uffici del ministero. Un altro centinaio di milioni per l'esproprio dei terreni, nel trupudio delle cosche. Ed è da record la penale che lo Stato dovrà pagare all'impresa appaltatrice, l'Impregilo: 388 milioni di euro. Il ponte doveva essere una delle più grandi opere pubbliche d'Europa ed  è invece la truffa del secolo.

Si poteva immaginare che non si sarebbe mai fatto? Si doveva. I mercati ne erano sicuri. Quando l'Impregilo vince l'appalto, il titolo crolla in Borsa di quasi il 6 per cento. Appena il Parlamento decide che non si farà nulla, la quotazione schizza in alto. Nessuno ha mai creduto che il lavoro si sarebbe fatto. Tutte le imprese straniere si erano ritirate dall'asta, dove la vittoria dell'Impregilo era annunciata, fra l'altro, da una telefonata dell'amministratore delegato Savona, intercettata per caso dai magistrati di Monza: "Tranquilli, l'appalto è nostro, me l'ha giurato Dell'Utri".

Il mondo dell'architettura internazionale è impazzito per capire come gli italiani potessero credere al progetto. (forse non sanno che il popolo italiano ha abdicato a lo ben de lo intelletto da un be pò...)

In particolare i giapponesi, massimi esperti, che vantano il ponte più lungo a una campata. l'Akashi Kyokyo, 1960 metri. Volevano farci passare una linea ferroviaria, ma gli ingegneri hanno spiegato che non esistono materiali in grado di reggere una struttura simile: sarebbe crollato tutto. Il ponte sullo Stretto avrebbe dovuto essere lungo quasi tre chilometri e mezzo e con due linee di ferrovia, non una. Chi era l'autore di una simile meraviglia? Renzo Piano, Richard Rogers, Norman Foster? Macchè, un certo William C. Brown, nipote di un più famoso William H. Brown che ha progettato un paio di ponti in Africa ai tempi delle colonie. Un carneade mai nominato da nessuna rivista di architettura del Pianeta. Due architetti italiani, Ugo Rosa e Domenico Cogliandro, hanno lanciato una "caccia a mister Brown" e hanno scritto

l'esilarante diario su Internet.

Pare che sia scomparso qualche mese fa. Nessun architetto serio avrebbe mai messo la firma su quel progetto.

Ma per Marcello Dell'Utri e Pietro Lunardi non era un problema.

immagine

Alberto Burri "Non ama il nero"

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/11/06 alle 22:54 via WEB
YLI yli YLi Yli
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963