Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"

vignetta del giorno

 

Area personale

 

 

 Un asterisco: tempo perso

  

**  2 asterischi  : Ok Chewing gum

*** asterischi : si comincia a ragionare 

****  4 astrischi : Da non perdere 

*****  5 asterischi : SUPER!!!

 

blog in inglese

immagine

IL MIO BLOG

IN INGLESE

(più o meno...)

 

Tag

 

Ultime visite al Blog

exiettojigendaisukeossimoracassetta2ormaliberaQuartoProvvisorioje_est_un_autrealf.cosmosanakyn1woodenshipOneloneswordsmanbubriskamerizeta21atapo
 

Ultimi commenti

Cerca in questo Blog

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 319
 

 

 
 
     Blog counter

    Registra il tuo sito nei motori di ricerca

     Blog Directory

Migliori Siti

 

 

 

     Libertarian Political Blogs Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

 

 
« bufaleinsalatona »

La giornata

Post n°1299 pubblicato il 28 Agosto 2008 da ossimora
 

 +++

Oggi la notizia   allucinante e pesantissima  è quella dei morti nel Mediterraneo ;

ancora dannati della terra ,ancora terrore , poche righe e due parole bastano alla nostra "informazione" per tutti;

non erano in un aereo verso le ferie e non contano una mazza.

Urliamo.

La minutaglia della cronaca nostrana si nutre invece di misere storie miserrrime .

Scrostare un po’ il maquillage è per me  esercizio  necessario.

Dunque i 7000 (2000 in più del passato ,che bravi!)“esuberi” Alitalia  sono tutti sovraddosati e certamente trattasi di  vagabondi ,quindi non c’è problema di sorta .

Il premier ha garantito che i sacrifici saranno per poco e che i lavoratori saranno ricicciati e  non abbandonati.

 Possono crederlo...e stare tranquilli ,inutile che sbraitino quei perdigiorno dei sindacati .

Qui adesso si fa sul serio e magari si risolve anche il problema della nostra sovrappopolazione e dei ragazzi precari a vita.

La ministrina  Gelmini dalla penna rossa, intanto , raccatta tutte le chiacchiere da corridoio più deleterie in giro per le scuole ,quelle che da anni fanno stridere i denti ogni  mattina e con queste copre l’unica verità semplicissima e banale;meno soldi ,contrazione dei servizi  soprattutto a chi più ne ha bisogno ,apertura alle fondazioni private ,meno autonomia.

Dopo il grembiulino,il voto in condotta ,tornano le valutazioni tramite i numeretti e in prospettiva :il maestro unico .Bazzecole insignificanti.

 Altro che tempo pieno diffuso e modelli euopei.

Bisogna risparmiare ;questo è l’unico dictat in ogni campo che riguarda le persone;scuola ,sanità,cultura , altrimenti non si trovano i soldi per foraggiare grandi opere ,guerre e pseudoguerre ,progetti per gli amici degli amici dove non si può risparmiare di certo!

Non mancava oggi grande risalto in cronaca  al bagno di Fini in riserva naturale integrale ,le relative scuse di circostanza e l’affermazione che pagherà la multa .

Penso dell’opportunista ,voltagabbana ,presidente del senato ,tutto il peggio possibile e la cosa che mi manda più in bestia è che sono due mesi che lo si vede saltellare da una barca all’altra (lui e non solo …) come una soubrettina demodè ...non potremmo cominciare a risparmiare stringendo la borsa a questi loschi figuri???

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Rispondi al commento:
ossimora
ossimora il 30/08/08 alle 17:39 via WEB
A proposito della reazione suscitata dalle decisioni del Governo in materia di scuola, ho pensato fosse interessante proporre alla vostra attenzione questo contributo di un militante della FLC - CGIL di Genova, Pino Striglioni, che ha ricoperto ruoli di dirigenza nel Sindacato a livello regionale. Restauri e tagli della "macelleria sociale" nella scuola E' il caso che qualcuno spieghi al ministro Tremonti che nella scuola i giudizi di valutazione, se valutati in senso formativo, orientante, rimotivante, possono essere molto utili, se l'obiettivo è quello costituzionale dell'inclusione. A fine anno scolastico o del corso di studi il voto serve, ma non ha senso contrapporlo in alternativa ai giudizi, a meno che l'intenzione non sia quella di far "classifica" per selezionare ed escludere. E alla ministro Gelmini si potrebbe cercare di spiegare che il male della scuola non deriva dal "68" o dal "dominio ideologico della sinistra", ma dal fallimento del modello economico e sociale prevalente negli ultimi quindici anni, fondato sulla falsa libertà del mercato e sulle varie privatizzazioni ad esso conesse, che hanno confuso diritti e merci. In questo contesto le parole chiave della signora ministro: autorevolezza, autorità, gerarchia, fatica, merito, sono, queste si, falsa ideologia, senza senso e soprattutto inutili di fronte ai problemi della scuola e dei giovani di oggi. Lasci stare il 68 o almeno prima lo studi. E tanto meno lo si usi per giustificare una politica che, giustamente, è stata definita di "macelleria sociale", incompatibile con il rispetto (che chi governa dovrebbe garantire) per il principio costituzionale di uguaglianza e per la funzione istituzionale del servizio pubblico nell'istruzione: assicurare il diritto a uguali possibilità di accesso alla conoscenza per consentire di partecipare, o almeno capire, "l'organizzazione economica, sociale, politica, del Paese". Un maestro del 68, da tanti amato, scriveva in "Lettera a una professoressa" (1967): "La vita era dura anche lassù (nella scuola di Barbiana n.d.s.). Disciplina e scenate da far perdere la voglia di tornare. Però chi era senza basi, lento o svogliato si sentiva il preferito. Veniva accolto come voi accogliete il primo della classe. Sembrava che la scuola fosse tutta solo per lui. Finchè non aveva capito gli altri non andavano avanti". I ministri, purtroppo, ignorano o fingono di ignorare, che era questo il senso che molti lavoratori della scuola negli anni Sessanta - Settanta davano al loro rapporto educativo con gli studenti. Non era la scuola più facile rappresentata dai ministri, o la scuola ammortizzatore sociale con personale demotivato. In quel periodo la stragrande maggioranza degli insegnanti veniva assunta in concorsi nazionali per esami assai selettivi, che garantivano quanto meno competenze disciplinari, a cui con l'esperienza si aggiungevano quelle didattiche, pedagogiche, psicologiche necessarie a sostenere una relazione educativa adeguata. Era una scuola con una forte dialettica, sostenuta da idealità e valori ispirati alla Costituzione e alla fiducia nella possibilità di usare conoscenza ed istruzione per contribuire a rendere il senso comune coerente con la partecipazione democratica per una società più giusta. Il male, il "virus", cari ministri, è stato aver accolto solo in parte le richieste di innovazione e cambiamento nella scuola e nella società in quegli anni "formidabili". E ora, dopo aver giocato la campagna elettorale sull'abolizione dell'ICI, vi trovate a dover compensare i Comuni con fondi ricavati da ulteriori tagli a istruzione e sanità. Il risultato della "macelleria sociale" sarà di regredire ancora di più e restaurare i livelli degli anni Cinquanta: meno scuole, classi più numerose, meno ore di insegnamento, meno personale, meno diritti, meno formazione comune nell'obbligo scolastico. Più selezione, più disuguaglianza, più ingiustizia. Non è di questo che si dovrebbe aver paura?
 
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963