Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
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Messaggi di Marzo 2007
Post n°782 pubblicato il 02 Marzo 2007 da ossimora
Oggi sono stata nel bosco. E’ un periodo speciale questo .Non è più inverno ma neanche primavera.Transito rapido. I querceti sono ancora totalmente secchi,gli arbusti hanno appena qualche ineffabile gemma :non ci sono felci ,né eriche ;il pungitopo è spinghito. Il mio "bosco degli elfi "è in discesa ,il sentiero lo traversa in diagonale fino al fiume ,dove il vecchio mulino e ormai soltanto un ammasso di pietre. Una volta proprio nella grata di una residua finestra vidi un intreccio di serpi che mi fece sobbalzare ,più di sorpresa che altro,oggi come ogni volta che percorro il sentiero mi torna in mente quell’immagine di ctonia ,sinuosa bellezza,mista ad un brivido di disagio. Non essendoci ancora l’accumulo caotico e festoso dei verdi sfumati ,il sottobosco è luminoso ed io mi sono goduta le prime piantine nuove ,effimere , quelle che fanno una passata velocissima superate rapidamente dalle masse dei biancospini e dalla rinascita nella sua pienezza. Non posso proprio perdermelo. Le tussillago ,che fra poco saranno soffioni morbidi;un po’ pelose ,perfette per i momenti ancora freschi della giornata. Anemoni ed epatiche dai pervinca che emergono potenti pur nella loro fragile essenza . Gli ellebori ,unici fiori totalmente verdi;bellissimi e raramente considerati . Io li presso ;schiacciati assumono delle trasparenze rarefatte che in una rete sottile lasciano emergere geometrie inusitate . Un vero tripudio minimale . L’inizio ,che mi meraviglia sempre e mi elettrizza.
Post n°781 pubblicato il 02 Marzo 2007 da ossimora
Tag: Abreazioni Aveva la coscienza pulita. Mai usata. Stanislaw J Lec.
Leggendo il vocabolario ,passatempo nel quale spesso indulgo;mi sono soffermata stasera sul significato della parola “famiglia”. Riporto testualmente: (Devoto/Oli) s.f:Nucleo sociale rappresentato da due o più individui legati fra loro col vincolo del matrimonio o da rapporti di parentela o di affinità. Non ci penso nemmeno a tornare sui discorsi lisi del momento;pur essendoci qualche spunto inducente la riflessione anche sul mero significato letterario. Gliè che il termine suddetto ha evocato in me il “Vate”,Belzebù,”il divo Giulio”. Il portatore sano dei sacri valori. Colui che vigilerà,attentamente (così ha detto ieri) sui passaggi in parlamento della legge Pollastrini /Bindi. Ha attraversato immarcescibile ,cifosi a parte ,cinquanta anni di “onorato “attaccamento al potere ;una patella. La distruzione dei fascicoli SIFAR,il piano Solo,il filo doppio con gli Usa col vaticano,la P2,lo stragismo,le br e il rapimento Moro,i servizi segreti. In tutte le vicende più oscure della repubblica c’è il suo zampino condito di quell’ironia viscidona che piace ancora a molti . (Il suo famoso adagio “Il potere logora chi non ce l’ha” è diventato un mantra ) Ma fra i suoi trascorsi più gloriosi ,in mezzo a condanne assoluzioni,prescrizioni sembra proprio che il suo massimo interesse sia stato e sarà sempre …proprio “la famigghia”.!!!
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