Creato da: ossimora il 20/10/2004
Juliet Berto: "Bisogna tenere a mente il colore della propria ferita per farlo risplendere al sole"
|
scaffale anobi books Menuvignetta del giornoTag CloudArea personale- Login
I miei Blog Amici -
parzialmentescremato - Sconfinando - puff.....puff..... - Rosa Luxemburg - piazza alimonda - La Torre - IPERBOLE - elaborando - lakonikos - FAJR - ..Uomini... - ricomincioda7 - Abbandonare Tara - Rubra domus - dagherrotipi - salsedine del sogno - ECCHIME - Latrabilioso - Lettere da Lucilio - La vera me stessa - PEZZI, pezzotti - finestra sul mondo - parlodime - EPISTOLARI AMOROSI - Der Steppenwolf - Il Salotto - Niente Senso - Altrove - Nebbie e dintorni - PREPARIAMOCI
* Un asterisco: tempo perso
** 2 asterischi : Ok Chewing gum *** asterischi : si comincia a ragionare **** 4 astrischi : Da non perdere ***** 5 asterischi : SUPER!!! parole d'altri - MICROMEGA - COOP e consumo consapevole - Manifesto - FLC - LIMES - compagno segreto - c.i.e.s. - Fondazione Di Vittorio - La molle industria - Accademia della crusca - Jackson Pollock - Partito DEMOCRATICO - Caino - PAROLE DI DONNE - Simone de Beauvoir - Sibilla Aleramo - Marguerite Yourcenaur - Violette Leduc - Marguerite Duras - Luce Irigaray - Christa Wolf - Ingeborg Bachmann - Nadine Gordimer - Anais Nin - Katherine Mansfield - Antonia S.Byatt - Clarice Lispector - Djuna Barnes - Doris Lessing - A.M.Ortese - ALTRE VOCI BLOG - Sandali al sole (Miti) - Forma mentis - LUCA SOFRI - MALVINO - NAZIONE INDIANA - Azione parallela - I8 Brumaio - carte sensibili - nuovoblog blog in ingleseTagUltimi commentiCerca in questo BlogCitazioni nei Blog Amici: 320
|
Messaggi di Dicembre 2007
Post n°1060 pubblicato il 07 Dicembre 2007 da ossimora
Post n°1059 pubblicato il 06 Dicembre 2007 da ossimora
Tag: ipse dixit, Lunario Dalle mie parti i cacciatori sono molti ,moltissimi . Saranno contenti di questa presa di posizione. Alcuni certamente rispettano la natura ,non lasciano strati di cartucce/mozziconi/lattine al passo,non sparano a qualsiasi cosa si muova o ai cartelli stradali,alle case abbandonate ,alle cortecce degli alberi ,i frutti selvatici,non raccolgono tutti i funghi possibili ed immaginabili,non bracconeggiano o incendiano …alcuni,altri fanno questo ed altro ed è un bel guaio vivere in campagna e dovercisi relazionare. Pur non definendomi un’animalista radicale ho sempre pensato che gli animaletti cacciati avrebbero almeno diritto ad essere pure loro armati o almeno ad essere rimessi nelle condizioni delle epoche nelle quali la caccia era sopravvivenza,reciprocità di forza fra la natura ctonia ,l’uomo spaventato e seminudo e gli animali stessi. La caccia di adesso mi sembra una strafottente esibizione di tecnologia ,dall’abbigliamento al fuoristrada ,un rincorrere pochi esemplari residui e magari prima ripopolare spendendo pure parecchio poi sterminare i ripopolati. Oppure andare in riserva , ancora soldi e falsità in uno slalom fra cemento e recinzioni a sparare ,sparare,sparare . Quando parlo con qualcuno di loro gli chiedo : ”Ma che gusto ci provi?” immancabilmente mi rispondono : ”Ah!è per stare in campagna ,cuocere due salsicce,chiacchierare con gli amici ,camminare nel verde,alzarsi presto,chi se ne frega del resto !” Io ribadisco sempre : “Ma perché allora invece del fucile non ti porti…la macchina fotografica,la matita,i colori,i cestini,i libri dei fiori,quelli delle piante…o soltanto i tuoi sensi?”. Glisso sulle risposte.E' meglio.
Post n°1058 pubblicato il 05 Dicembre 2007 da ossimora
Tag: ecole Secondo la prima ricostruzione, i tre ragazzi, uno di questi ripetutamente bocciato, sono entrati da una porta finestra dalle scale antincendio, poste sul retro. Poi sono andati al piano terra dove ci sono le aule insegnanti e bidelli, e qui hanno bruciato i registri di classe. Quindi hanno preso le chiavi di tre precise classi, la 2/a e la 3 A e la 3/a D (la 3/a A è quella del ragazzo più «vecchio» che era stato bocciato) e con un accendino hanno iniziato a dar fuoco a tutto: banchi, scrivanie, materiale didattico… Questo è un pezzo tratto da un giornale qualsiasi nel quale si racconta un caso,l’ennesimo, di “gesto violento + ripresa al telefonino + bailamme mediatico . Ho cercato però di vedere un po’ più da vicino cosa è successo e mi sono meravigliata di scoprire che i tre soggetti in questione ,i piromani intendo, hanno dai 14 ai 17 anni. Cosa diamine ci fanno tre ragazzi di quell’età in una scuola media inferiore? Non dovrebbero essere in un scuola superiore? Bocciati e/o ripetutamente bocciati. Non voglio essere pressappochista o giustificatoria di un gesto comunque biasimabile ma mi sembra necessario interrogarsi sulla scuola dell’obbligo (se c’è ancora ,sulla carta e sulla mente di chi ci lavora) e sull’obbligo che in questa scuola si riescano ad offrire possibilità ,prima fra tutte quella di uscirne e di non ritrovarsi ogni anno ad una ripetizione ,nella quale aumentano spesso le frustrazioni e le emarginazioni e diminuiscono le possibilità di socializzare e men che meno quelle di amare ciò che si fa. … la preside della Govoni fa un’osservazione logica: «Dov’era la famiglia alle 3 di notte? Se un ragazzino di quell’età è ancora in giro forse c’è qualcosa che non va. Il problema è che in alcuni casi i ragazzi sono lasciati soli già a 11 anni. Qui il problema è delle famiglie, perché la nostra è una scuola tradizionale, dove gli alunni sono seguiti uno a uno». Questa dichiarazione della preside suona istantaneamente di scaricabarile.Noi siamo bravi,tradizionali (pare essere un dato di vanto come per i dolci),la colpa è dei genitori . Il che probabilmente è anche possibile anzi probabilissimo anche perché un genitore più presente non avrebbe mai permesso le reiterate bocciature ma che certamente non assolve (Anzi proprio laddove la famiglia dovesse latitare la scuola dovrebbe esserci di più e meglio,direi) Mi sembra che scuola tradizionale e non,dovremmo metterci ad un tavolo ,discutere di scuola magari partire daQUI da QUI e sopratutto da QUI. Rapporto sulla dispersione scolastica
Post n°1056 pubblicato il 04 Dicembre 2007 da ossimora
Post n°1055 pubblicato il 03 Dicembre 2007 da ossimora
Bevendo un denso the verde coi biscotti allo zenzero ,lasciar scorrere la compulsione all’informazione in quarta finestra ,piantarla di interrogarsi ,di tentare di definire – definirsi. Cercare di non snaturarsi ,riacchiappare la scrittura esercizio e giocare con le parole lasciandosi trasportare da loro o magari leggiucchiando il vocabolario,pratica mai abbandonata , rispolverare i desueti,divertentissimi arcaismi che non servono praticamente a nulla e a nessuno così che l’andare andare aventi ed indietro fra una lettura godibile ,un mandarino troppo freddo inopinatamente lasciato sul terrazzo ,due chiacchiere coi ragazzi che viaggiano per casa coi loro fidi Mac,vestiti da inverno ,divenga uno scivolare pacificato nel sonno lontana da qualche amarezza.
Post n°1054 pubblicato il 02 Dicembre 2007 da ossimora
Tag: Utility
|
Inviato da: jigendaisuke
il 22/09/2024 alle 19:31
Inviato da: ossimora
il 12/09/2024 alle 19:00
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:49
Inviato da: jigendaisuke
il 11/09/2024 alle 20:47
Inviato da: jigendaisuke
il 11/08/2024 alle 23:41