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Post n°963 pubblicato il 15 Marzo 2015 da lascrivana
Non avevo ancora messo piede in casa, che fui subito aggredita dallo strillo acuto del telefono. Non avevo nessuna voglia di rispondere; mi sentivo ancora come in trance per lo splendido pomeriggio passato con Igor. Continuai a svestirmi lasciando che il telefono continuasse a squillare. Mi preparai un bel bagno caldo e stetti a mollo per quasi mezz’ora, in compagnia della mia musica preferita. Mi piaceva ascoltare musica rilassante con sottofondo i rumori della natura –il fruscio delle foglie; lo sciabordio del mare; il ticchettio della pioggia ecc..- Dopo aver indossato un caldo e comodo pigiama, mi avviai in cucina per mangiucchiare qualcosa. Lo squillo persistente del telefono mi obbligò a rispondere. Non potevano di certo essere i miei, loro avevano il mio numero di cellulare, e se fosse successo qualcosa di grave, mi avrebbero chiamato li; né tantomeno Letizia la mia segretaria; anche lei aveva il mio numero privato per le cose urgenti. Alzai la cornetta visibilmente infastidita. -Pronto!- - Finalmente sono riuscita a rintracciarla dottoressa Boromei- -Si può sapere chi è lei?- -La signora Lidia Lamberti; si ricorda di me?- -Si ma certo che mi ricordo di lei… è successo qualcosa? Suo marito sta bene?- -E cosa c’entra mio marito? Certo che sta bene! … senta, mi spiace disturbarla a casa… ma avrei una certa urgenza di parlarle. Ci sono delle cose importanti che lei deve sapere- -Bene… ne parleremo alla prossima seduta- -Ma è solo tra qualche settimana! Io non posso aspettare tanto. Si tratta di una cosa che riguarda mio marito Igor- Eccola lì che aveva usato la parola “magica”! “Igor”; a quel punto, spinta dalla curiosità, non potei fare a meno di fissarle un appuntamento per il giorno successivo. Erano le diciotto passate, ed io avevo appena salutato l’ultimo dei miei pazienti. Era stata una giornata estenuante; resa ancor più stressante all’idea che avrei dovuto ricevere Lidia. Quella donna aveva avuto il potere di mettermi agitazione prim’ancora di sapere che fosse la moglie di Igor; figuriamoci ora! Era una donna strana … inquietante. Arrivò puntuale all’appuntamento. Devo ammettere che Lidia era una gran bella donna. Vestiva in maniera sobria ed elegante; e quella sera era impeccabile nel suo tubino nero che metteva in risalto le sue forme perfette. -Buona sera Lidia … noto con piacere che stasera è più bella del solito. I capelli raccolti le stanno bene- Accennò a malapena un sorriso; socchiudendo i suoi begli occhi verdi ombreggiate da lunghe ciglia. - Grazie dottoressa … posso sedermi?- Dopo che si fu seduta, ci guardammo negli occhi per un bel po’ prima che lei aprisse bocca. Le sue mani tremanti, contorcevano nervosamente il manico della borsetta di pelle nera; e le lunghe gambe, fasciate in collant di seta scura, non riuscivano a trovare posizione. -Vado subito al dunque. Lei è l’amante di mio marito!- -Cosa dice Lidia?- -Non finga di non aver capito! Lei è come tutte le altre- -Ascoltami Lidia… stai calma e cerca di farmi capire di quale altre parli?- -Tutte le liceali che si sono infilate nel letto di mio marito. Pensa davvero di essere stata la sola? Ha la più pallida idea di quanti amanti mi sono sorbita in tutti questi anni? Lei lo sa perché ha picchiato Livio?- -No … non capisco di cosa stia parlando. Tutto questo mi è nuovo. Lei sapeva di Livio?- -Dimentica che anch’io insegno nella stessa scuola. Livio sapeva tutto di lui. Sapeva delle studentesse di facili costumi che avevano accettato volentieri le sue avances. Pensa davvero che lo avesse pestato in quel modo solo per difendere lei?- A dire il vero, in quel momento non pensavo proprio nulla. Non sapevo proprio cosa dire in difesa di Igor. In fondo mi ero solo accontentata di amarlo. Io, curiosa all’inverosimile, che tempestavo tutti di domande, non ne avevo mai fatte a Igor! Eppure di lui avrei dovuto sapere tutto. E’ normale cercare di scoprire quanto più è possibile della persona che si ama tanto! Perché? Sino a qualche giorno prima, ignoravo persino che avesse sposato la professoressa Lamberti! A quel punto mi sentivo angosciata e confusa. Non avevo nessuna verità a portata di mano per controbattere quello che Lidia mi stava dicendo. Laura. |
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il 15/09/2024 alle 05:57
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