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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.
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Post n°789 pubblicato il 28 Gennaio 2014 da lascrivana
La Rinascita - Seconda Parte Post n°272 pubblicato il 25 Gennaio 2014 da Cantastorie61 ![]()
Nella stanza aleggiava un forte aroma d'incenso e candele profumate. In un angolo, completamente nascosta da pile di enormi tomi, una donna tracciava grossi segni sopra un foglio giallastro. Avvolta in un pesante scialle nero, portava i lunghi capelli corvini sciolti sulle spalle esili e ossute. La mano, nonostante la frenesia della scrittura, appariva decisa e ferma, risoluta in ció che stava vergando. Nemmeno il frenetico bussare alla porta ebbe il potere di fermare quella specie di trance. Sorda ad ogni influsso esterno, continuó a tracciare solchi sempre piú profondi sulla carta ormai martoriata. Fu solo quando i colpi divennero violenti e insistenti che si degnó di alzare il capo.
-Avanti!- disse seccamente. Un istante piú tardi, quattro figure si stagliarono sulla soglia, indecise se entrare o meno. -Ho detto avanti, cosa aspettate? Sapete bene che odio perdere tempo!- Il tono autoritario ebbe il proprio effetto. Una alla volta, le quattro donne entrarono quasi di corsa, incespicando e urtandosi l'una con l'altra. -Ancora voi!- esclamó la donna alzando le braccia al cielo-Cosa volete questa volta?- Quella che sembrava essere la piú anziana, si staccó dalle altre e si piazzó dinanzi alla scrivania. -Perdonate Scrivana, ma siamo portatrici di una terribile notizia- A quelle parole gli occhi le si inumidirono, mentre il petto generoso inizió a sollevarsi in modo sempre piú accellerato, scosso da insopprimibili singhiozzi. Le altre tre la imitarono quasi subito, abbracciandosi e confortandosi a vicenda. Spazientita da quel atteggiamento a lei poco congeniale, la Scrivana diede un'energica manata sul ripiano quindi si eresse in tutta la propria notevole statura. -Che diavolo succede, parlate maledizione!- Oretta fissó le altre che annuirono, quindi fece un passo avanti. -Il...il maestro...é...é morto Scrivana, l'ha trovato Giulia nel suo alloggio stamattina mentre come...come al solito gli portava la colazione- Il silenzio che scese risultó piú rumoroso dello scoppio di una bomba. Aggirando il grande tavolo, la Scrivana si portó davanti a Oretta prendendola per le spalle. -Che stai dicendo! Non é possibile. Abbiamo lavorato insieme sino a tardi ieri sera, e quando ci siamo lasciati stava benissimo!- Oretta, nuovamente scossa dai singhiozzi, non riuscí a rispondere. Cosi fu Edelweiss, la piú giovane del gruppetto a farlo. Tormentandosi una ciocca dei capelli ricci e biondi, si portó dinanzi a Scrivana. -Crediamo sia stato avvelenato signora, anzi sembra quasi certo-disse timidamente. -Non quasi Edel, é stato avvelenato e basta, ne sono sicura- A parlare stavolta fu la quarta donna. Bassa di statura e coi capelli castani raccolti in una crocchia, Oranginella guardó Scrivana diritto negli occhi. -Come ben sapete, da giovane ho studiato medicina, e so ben riconoscere i sintomi. Cantastorie ha ingurgitato del veleno talmente potente da stroncarlo all'istante, non vi sono dubbi- La Scrivana le fissó una ad una, quindi si diresse verso la porta. -Andiamo...svelte!- esclamó senza aspettare risposta.
Alive ascoltó in silenzio per tutto il tempo. Quando l'altro terminó, si alzó e inizió a misurare il salone a grandi passi. Alto quasi quanto l'uomo che aveva di fronte, il luogotenente di Monellaccio scosse la testa. -Mi sembra strano che Cantastorie possa agire cosi impulsivamente. Coloro che sono contrari a un ravvedimento sono molti, Amoon primo di tutti, non mi fido- Il dittatore, comodamente disteso sopra un divano annuí. -Nemmeno io se é per questo, ma le fonti sono attendibili e vale la pena di starlo ad ascoltare non credi?- Alive non rispose subito, fare insinuazioni con Monellaccio poteva essere molto pericoloso. Dopo aver pensato attentamente alle parole da usare, finalmente si decise. -Mi perdoni signor Presidente, ma non mi sembra che la vostra prima moglie sia una fonte attendibile. Non é un segreto che...- Il braccio alzato di Monellaccio lo zittí immediatamente, che avesse osato troppo? -Probabilmente hai ragione Alive, ma Melina no, di lei mi fido assolutamente. Ed é stata lei a svelarmi il tutto- Il giovane luogotenente sorrise tra se...Melina. L'unica dei reclusi che, in tutti quegli anni, era riuscita a fuggire dall'isola. C@nt@ |
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