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poesie prose e testi di L@ur@

 

UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

Per chi volesse leggere la storia"Un passo indietro per farne uno avanti" sin dalle prime pagine;basta cliccare sui link.

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UN PASSO INDIETRO PER FARNE UNO AVANTI.

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Messaggi di Febbraio 2019

Non tutto il male vien per nuocere

Post n°1599 pubblicato il 24 Febbraio 2019 da lascrivana

 

Oggi mi voglio prendere giusto il tempo per scrivere due righe; magari solo per il piacere di sentire il suono che ne viene fuori pigiando i tasti con le dita.

Non ho molto tempo per pensare o creare, per sognare o inventare; di conseguenza mi posso accontentare solo di lasciare qualche breve commento dopo essermi dilettata nella lettura dei post dei vari blog amici.

So che quando ritornerò a scrivere troverò tutto cambiato, poiché la community di libero, a differenza degli altri social, ti da la possibilità di essere maggiormente selettiva, non invadendo la curiosità al punto di confondere e di distrarre l'utente finale.

Dico questo proprio per esperienza personale; vengo sempre rapita da questi video di cucina, da questa sprazzi di lettura estrapolati dai libri, persino dai i video commoventi di fabiosa che fanno riflettere sui nostri comportamenti sbagliati e distruttivi, al punto da pensare che in fondo questo social non è poi così errato se la pubblicità invasiva ci riporta solo messaggi di amore attraverso le interviste di personaggi famosi che gridano la loro indignazione verso un Italia che ricorda  il disprezzo degli Yankee per la razza umano di colore nero.

Nonostante approvi e condivida i discorsi di Salvini per un miglioramento economico delle famiglie più povere, e di un ribasso per le tasse alle aziende in modo che possano assumere e mettere in regola il personale con più facilità, mi trovo a criticare severamente il suo atteggiamento di diniego nei confronti degli immigrati. Magari le sue intenzioni non erano quelli di creare un popolo razzista; ma a quanto pare è quello che sta emergendo in maniera spropositata negli ultimi mesi. Tutti si sentono in dovere di comportarsi come degli stupidi Yankee, come se il male venisse solo dagli extra comunitari! Magari in futuro sarà così; poiché una razza rifiutata accende focolai nei suoi simili dando adito a delle stupide guerre.

Ribadisco che le intenzioni di Salvini erano solo quelle di risollevare le coscienze degli altri stati ad aprire i loro porti agli immigrati; ma l'Italiano stupido ha pensato bene di farne una questione personale per manifestarne il proprio disprezzo.

Le guerre nascono così, dal nulla; alimentati dagli sciocchi e frustrati delinquenti che danno la colpa agli extra comunitare per la crisi economica e per tutti gli atti vandalici commessi da quest'ultimi.  La verità è che il male serpeggia e si alimenta dovunque; e non è affatto colpa del colore della pelle o della diversità di razza!

Siamo umani ... e alcuni sono davvero cattivi.


 
 
 

Ridi pagliaccio

Post n°1598 pubblicato il 15 Febbraio 2019 da lascrivana

 

Ridi pagliaccio non è il tuo caso

Con la pelle tirata e lo sguardo offuscato

Non ti si addice la giovane età

La maschera di cera non conferisce beltà

Al contrario il volto in perfetto stato

In una statua di marmo è immortalato

Non c’è mimica ed espressione

Nessun sentimento di odio o passione

La pelle tirata e il muso gonfiato

Per dare vigore al volto invecchiato

Si perde il vantaggio del tempo passato

Lo sguardo malinconico ed offuscato

Testimoniano che il tempo è avanzato

E se i tuoi occhi ridono contenti

La tua bocca si apre a stenti

Ridi pagliaccio è al contrario

Come una sveglia che va antiorario.

 

 

 

 
 
 

E via con il vento

Post n°1597 pubblicato il 14 Febbraio 2019 da lascrivana

II vero amore è generoso

Disponibile e premuroso

Non lascia dubbi sulle sue intenzioni

Vivendo di stenti e privazioni

Sacrifica tutto per la persona amata

Anche quando non è ricambiata

Il tempo che ha a disposizione

Lo spende alimentando la sua illusione

Non manca mai di sorprendere e d'incantare

E i suoi gesti son tutti da incartare

Poiché sa regalare il sogno e la passione

Con maestria e innata seduzione

Amare è un arte e un nobile sentimento

Che non può essere chiuso in convento

Bisogna rendere lode e onore

A chi lo dona con tutto il cuore

Buon San Valentino a chi sa amare

E a chi ancora deve imparare

Anche se i miei versi non sono sdolcinati

Di sincero affetto sono infarinati

Al vento e alla pioggia li ho confidati

Affinché faccian felici gli innamorati

 

 
 
 

Ti porterò via

Post n°1596 pubblicato il 11 Febbraio 2019 da lascrivana

 


Sarebbe stata bene anche da sola, di questo Giusy ne aveva la certezza.

Per troppo tempo era corsa dietro a un uomo che non avrebbe mai lasciato la sua famiglia per lei.

L’aveva catturata con la scusa che il suo matrimonio era in crisi da anni, e che ormai la sua separazione dalla moglie era solo una questione di tempo; un'inutile attesa che l’aveva fatta vivere nell’illusione che un giorno avrebbero fatto coppia anche alla luce del sole.

Sandro era stato un amante straordinario, l’aveva fatta sentire la donna più bella del mondo. L’aveva conquistata con la sua eleganza e gentilezza; non era molto bello, ma aveva carisma e simpatia a sufficienza da conquistare il mondo intero.  Fu solo in seguito, dopo un paio d’anni di frequentazione clandestina, che si rese conto che era fannullone buono a nulla che viveva alle spalle della moglie:dirigente e proprietaria di una ricca azienda pubblicitaria di successo.

Capì troppo tardi che lui non avrebbe mai lasciato quella manna che gli garantiva una vita agiata e lussuosa.

Tutti quei bei regali ricevuti da Sandro erano stati pagati con i soldi della moglie; e questo era una cosa che le faceva veramente schifo.

Quando Giusy scoprì di essere incinta, ne rimase sconvolta; e l’idea di dover mettere al mondo un figlio nello stesso momento in cui aveva deciso di abbandonare Sandro, l’aveva destabilizzata a tal punto da tenere in seria considerazione la possibilità di abortire. In ogni caso, non aveva nessuna voglia di fargliela passare liscia, così prese la decisione di raccontare tutto ad Agata, la moglie di Sandro. Di certo non avrebbe mai potuto lontanamente immaginare che Agata, non solo decidesse di soprassedere sull’accaduto, ma che avesse anche l’ardire di chiederle di mettere al mondo il figlio e dare il totale affidamento a Sandro.Per sottoscrivere l’accordo con una cospicua somma di denaro a suo favore, la invitò a cena in casa sua. Appena entrata nella lussuosa abitazione, Giusy scoprì suo malgrado che Agata non era da sola: c’era tutta la famiglia al completo.

Seduto su una poltrona con le braccia appoggiate sui braccioli, Sandro appariva visibilmente scocciato e infastidito per quell’incresciosa situazione: il codardo non aveva avuto nemmeno il coraggio di guardarla negli occhi; mentre stravaccato sul divano, il figlio sedicenne Dario smanettava indifferente il suo iphone di ultima generazione.

Giusy disgustata da quel quadro freddo e incolore, si alzò di soprassalto incamminandosi velocemente verso la porta d’uscita, stracciando con foga il documento legale che Agata le aveva porto da firmare bloccandola sull’uscio.

Mai e poi mai avrebbe condannato suo figlio all'infelicità di una famiglia così poco legata e presente.

In quello stesso istante decise di crescere da sola il bimbo che portava in grembo; a costo di dover fare l’elemosina.

Fu l'ultimo giorno in cui vide Sandro. Lui non ebbe  mai il coraggio di cercarla personalmente, rare volte aveva tentato di rintracciarla con il cellulare; ma tanto ormai per Giusy non aveva più importanza, aveva cambiato città e lavoro. Fortuna che una lontana e vecchia amica aveva appena aperto un negozio di abbigliamento e aveva bisogno di aiuto.

 

 

 

 
 
 

Perché Sanremo è di come saremo

Post n°1595 pubblicato il 10 Febbraio 2019 da lascrivana

Mentre io, nella mia giovane età venivo sequestrata dalla lettura, quel tizio di Sanremo è stato ingabbiato dallo schermo. A 6 anni lo hanno lasciato da solo davanti alla tv, ed è stato inghiottito dal virtuale, al punto da vivere la famiglia solo il fine settimana; giusto quando i genitori non andavano a lavorare. E parliamo del vincitore di Sanremo? Uno straniero che è cenuto in Italia per far soldi, e la mamma glieli cerca continuamente. Analizziamo questo spaventoso yin yang: se da una parte abbiamo i genitori che per andare a lavorare lasciano i figli da soli in casa in balia del virtuale, dall' altra abbiamo lo straniero che viene a lavorare in Italia per mandare soldi ai genitori. È stato molto chiaro nella sua intervista Mahmood "i soldi sono il problema che cambia le famiglie".  Un mondo moderno che non rispecchia "questo piccolo grande amore" di Baglioni, e quel "ci sei adesso tu a dare un senso ai giorni miei" di Eros Ramazzotti.

Il Sanremo mixato mi è piaciuto tanto.

Viva l'amor della vecchia vita

Quello vero che ha incrociato le dita

Affinché la loro storia di sentimento e passione

Si tramandasse da generazione in generazione.

Raccogliete il vero senso di questo Sanremo, e diffondete il messaggio; poiché l'arte ha sempre dato la reale interpretazione del mondo che abbiamo dentro, e quello di oggi ne esce sconfitto.

 
 
 

I sogni vanno alimentati con la lettura

Post n°1594 pubblicato il 06 Febbraio 2019 da lascrivana

Leggevo e sognavo

immaginavo e amavo

non aprivo la porta alla realtà

per non negarmi la longevità

Ogni libro una storia che mi sequestrava

ogni personaggio una vita che mi regalava

Un libro ti aiuta a ricominciare

anche quando stai per invecchiare

Non negarti mai la possibilità

di tornare bambino con facilità


 

 
 
 

Castighi e premi

Post n°1593 pubblicato il 02 Febbraio 2019 da lascrivana

A volte mi sembra di essere in punizione, proprio come da bambina, quando mi mettevano all'angolo dietro la lavagna, inginocchiata sui ceci.  Subivo un castigo senza conoscerne la reale ragione. Da bambini è facile cadere nel tranello della disobbedienza, da grandi cadi nel tranello delle incombenze quotidiane, e allora le vivi come i castighi .

Ci si domanda sempre il perché? Difficile trovare una risposta; ne più e ne meno di quelle che si riuscivano a trovare da infante.

Inutile fare un resoconto dei fatti per capire la ragione della sofferenza ... Capita.

Si, capita anche a chi non ha fatto nulla di soffrire.

Poi, quando arrivano le belle novità, pensi che sia stato un angelo ad aiutarti.

Faccio sempre lo stesso errore: se soffro è colpa mia, se sono felice è merito d'altri.

Mah! Sicuramente mi hanno insegnato a non attribuirmi i meriti. A volte lo faccio per scherzo, e mi ritrovo ad essere chiamata presuntuosa.

Accidenti!

Un altro grave errore.

Punto e a capo sempre.

Analisi del periodo: finisce uno e inzia un altro.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: lascrivana
Data di creazione: 19/09/2010
 
 

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