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Autoimmunità tiroidea preesistente e rischio di tumore papillare alla tiroide

L’autoimmunità tiroidea è stata associata al tumore differenziato della tiroide, sebbene molteplici potenziali distorsioni potrebbero aver influenzato i risultati di studi precedenti.
È stato condotto uno studio caso-controllo nidificato all’interno della coorte del personale statunitense in servizio attivo nel periodo 1996-2014 per valutare l’associazione tra autoimmunità tiroidea, definita dalla sierologia, e diagnosi di tumore alla tiroide.
L’esposizione primaria era lo stato anticorpale della perossidasi tiroidea ( TPO ) 7-10 anni prima della data indice di cancro alla tiroide.
Si è valutato se la diagnosi di autoimmunità tiroidea mediasse eventuali associazioni identificate e se le caratteristiche del cancro della tiroide differissero per stato di autoimmunità.
Tra 451 casi incidenti di tumore papillare della tiroide e controlli abbinati ( età mediana 36 anni, 61.4% uomini ), la positività anticorpale TPO ( vs negatività ) 7-10 anni prediagnosi è stata associata al tumore della tiroide ( odds ratio, OR=1.90 ).

CONTINUA:  https://mediexplorer.it/cerca?q=Autoimmunit%C3%A0%20tiroidea%20preesistente%20e%20rischio%20di%20tumore%20papillare%20alla%20tiroide

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Micofenolato più Metilprednisolone versus Metilprednisolone da solo nella orbitopatia di Graves attiva da moderata a grave: studio MINGO

Le linee guida europee raccomandano il Metilprednisolone per via endovenosa come trattamento di prima linea per l’orbitopatia di Graves attiva e grave; tuttavia, è comune per i pazienti non avere …


 

Efficacia e sicurezza di Pasireotide una volta al mese nella malattia di Cushing

La malattia di Cushing è una rara malattia endocrina debilitante per la quale sono stati effettuati pochi studi prospettici di intervento. Sono stati riportati i risultati del primo studio di fase 3 …


 

L’Idrocortisone a dosi più elevate può ridurre i sintomi nell’insufficienza surrenalica secondaria

Uno studio crossover in doppio cieco ha mostrato, tra i pazienti con insufficienza surrenalica secondaria, che un trattamento di 10 settimane con una dose più elevata di Idrocortisone ha abbassato il …


 

L’aggiunta di un analogo di GLP-1 alla terapia con inibitore SGLT2 è una opzione efficace nel diabete di tipo 2 scarsamente controllato

I pazienti con diabete mellito di tipo 2 scarsamente controllato assegnati in modo casuale a Dulaglutide ( Trulicity ), un agonista del recettore di GLP-1, come terapia aggiuntiva alla terapia con ini …


 

Il trattamento dell’ipotiroidismo subclinico o della ipotiroxinemia in gravidanza non determina migliori risultati di attività cognitiva nei bambini

La malattia subclinica della tiroide durante la gravidanza può essere associata ad esiti avversi, incluso un quoziente di intelligenza ( QI ) inferiore al normale nei figli. Non è noto se il trattame …


 

Esiti di crescita staturale dopo terapia con ormone della crescita nei pazienti trattati con corticosteroidi a lungo termine per artrite idiopatica giovanile

La terapia con ormone della crescita ( GH ) può migliorare gli esiti della crescita staturale in pazienti con grave artrite idiopatica giovanile ( JIA ). È stato valutato l’effetto del trattamento …


 

Sopravvivenza ed eventi cardiovascolari negli uomini trattati con terapia sostitutiva con Testosterone

L’esposizione a terapia sostitutiva con Testosterone a lungo termine è associata a minori rischi di mortalità, eventi cardiovascolari e cancro alla prostata, ma con periodi brevi di terapia aumenta il …


 

Testosterone a lungo termine non migliora la capacità cognitiva degli anziani con concentrazioni basse o normali di ormone

La somministrazione di Testosterone per 36 mesi ad anziani con concentrazioni basse o normali di testosterone non migliora la funzione cognitiva. Gli effetti del Testosterone sulla funzione cogniti …


 

La soluzione al 2% di Testosterone aumenta il desiderio sessuale e l’energia negli uomini con ipogonadismo

Ricercatori hanno valutato la sicurezza e l’efficacia della soluzione al 2% di Testosterone ( T-sol ) in uno studio di estensione, in aperto, di 6 mesi, dopo un periodo uno studio in doppio cieco, con …


 

Effetti del trattamento con Testosterone negli uomini anziani

Negli uomini le concentrazioni sieriche di Testosterone diminuiscono con l’età, ma non sono stati stabiliti i benefici di aumentare i livelli di Testosterone negli uomini anziani. Sono stati asseg …


 

La supplementazione di Vitamina-D non previene la progressione a diabete mellito di tipo 2

Nei pazienti senza carenza di vitamina D, la supplementazione a base di Vitamina-D non sembra prevenire la progressione da prediabete a diabete mellito di tipo 2. Sono stati valutati i dati dello s …


 

Pasireotide versus trattamento continuato con Octreotide o Lanreotide per acromegalia non-controllata in modo adeguato

Molti pazienti con acromegalia non raggiungono il controllo biochimico nonostante il trattamento con alte dosi di analoghi della Somatostatina di prima generazione come Octreotide ( Sandostatina ) o L …


 

Canagliflozin in monoterapia abbassa l’emoglobina glicosilata e il peso corporeo nel diabete di tipo 2

Canagliflozin ( Invokana ), in monoterapia, ha abbassato l’emoglobina glicosilata [ HbA1c ] e il peso corporeo nella maggior parte dei pazienti a 26 settimane. Nei pazienti con diabete mellito di t …


 

Liraglutide riduce il peso corporeo nei pazienti con obesità e prediabete

I pazienti con obesità che sono a rischio di prediabete potrebbero perdere peso e ottenere altri benefici assumendo Liraglutide ( Victoza ). Liraglutide al dosaggio di 3 mg, in aggiunta alla dieta …


 

Monoterapia con Cinacalcet per iperparatiroidismo neonatale grave

L’iperparatiroidismo neonatale grave ( NSHPT ) è una grave forma di ipercalcemia familiare ipocalciurica caratterizzata da grave ipercalcemia e demineralizzazione dello scheletro. Nella maggior part …

Aggiornamento in Endocrinologia: Oftalmopatia tiroidea & Teprotumumab

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Oftalmopatia tiroidea attiva & Teprotumumab

La malattia oculare tiroidea manifesta infiammazione e proptosi e diplopia resistenti al trattamento.
Teprotumumab ( Tepezza ), un anticorpo monoclonale che inibisce il recettore del fattore di crescita 1 insulino-simile ( IGF-1R ), è stato approvato negli Stati Uniti il 21 gennaio 2020, sulla base di due studi randomizzati.
In una analisi è stata valutata la risposta aggregata a breve e lungo termine a Teprotumumab dai due studi, concentrandosi su proptosi e diplopia.
Sono stati analizzati gli esiti integrati e i dati di follow-up di due studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, multicentrici, condotti in 28 centri specializzati di riferimento accademici per la malattia oculare tiroidea o cliniche orbitali, o entrambi, in Europa e negli Stati Uniti.
I partecipanti erano pazienti adulti con diagnosi di malattia di Graves e malattia oculare attiva della tiroide da moderata a grave ( punteggio di attività clinica CAS maggiore o uguale a 4 ).
I pazienti hanno ricevuto 8 infusioni endovenose di Teprotumumab ( 10 mg/kg di peso corporeo per la prima infusione, 20 mg/kg per le infusioni successive ) oppure placebo ogni 3 settimane.
La visita finale dello studio è stata alla settimana 24, 3 settimane dopo l’infusione finale. ( CONTINUA SU ENDOCRINOLOGIA.NET  )
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Levotiroxina

Effetti ematologici della Levotiroxina sui pazienti con …

Focus

Studio DECISION: Sorafenib migliora la sopravvivenza senza …

Ipertiroidismo

La malattia di Graves è la principale causa di …

Funzione tiroidea e morte …

Funzione tiroidea e morte cardiaca … il rischio di morte cardiaca …

Aggiornamento su Ipertiroidismo: trattamento della malattia oculare tiroidea attiva con Teprotumumab

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Ipertiroidismo: trattamento della malattia oculare tiroidea attiva con Teprotumumab

La malattia oculare tiroidea manifesta infiammazione e proptosi e diplopia resistenti al trattamento.
Teprotumumab ( Tepezza ), un anticorpo monoclonale che inibisce il recettore del fattore di crescita 1 insulino-simile ( IGF-1R ), è stato approvato negli Stati Uniti il 21 gennaio 2020, sulla base di due studi randomizzati.
In una analisi è stata valutata la risposta aggregata a breve e lungo termine a Teprotumumab dai due studi, concentrandosi su proptosi e diplopia.
Sono stati analizzati gli esiti integrati e i dati di follow-up di due studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, multicentrici, condotti in 28 centri specializzati di riferimento accademici per la malattia oculare tiroidea o cliniche orbitali, o entrambi, in Europa e negli Stati Uniti.
I partecipanti erano pazienti adulti con diagnosi di malattia di Graves e malattia oculare attiva della tiroide da moderata a grave ( punteggio di attività clinica CAS maggiore o uguale a 4 ).
I pazienti hanno ricevuto 8 infusioni endovenose di Teprotumumab ….

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Il feocromocitoma non-riconosciuto e non-trattato è associato a un rischio sostanzialmente più elevato di complicanze materne o fetali

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Feocromocitoma nelle donne in gravidanza: esiti materni e fetali 

Il feocromocitoma o paraganglioma ( noto collettivamente come PPGL ) nelle donne in gravidanza può portare a gravi complicazioni e morte a causa dell’eccesso di catecolamine associato.
Sono stati identificati i fattori associati agli esiti materni e fetali nelle donne con PPGL durante la gravidanza.
È stato condotto uno studio multicentrico e retrospettivo su pazienti con PPGL e gravidanza tra il 1980 e il 2019 nel Registro IPPR ( International Pheochromocytoma and Pregnancy Registry ), ed è stata eseguita una revisione sistematica degli studi pubblicati tra il 2005 e il 2019 su almeno 5 casi.
I criteri di inclusione erano la gravidanza dopo il 1980 e PPGL prima o durante la gravidanza o entro 12 mesi dopo il parto……….

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Trattamento dell’orbitopatia di Graves: Teprotumumab

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Teprotumumab per i pazienti con malattia oculare tiroidea attiva

La malattia oculare tiroidea manifesta infiammazione e proptosi e diplopia resistenti al trattamento.
Teprotumumab ( Tepezza ), un anticorpo monoclonale che inibisce il recettore del fattore di crescita 1 insulino-simile ( IGF-1R ), è stato approvato negli Stati Uniti il 21 gennaio 2020, sulla base di due studi randomizzati.
In una analisi è stata valutata la risposta aggregata a breve e lungo termine a Teprotumumab dai due studi, concentrandosi su proptosi e diplopia.
Sono stati analizzati gli esiti integrati e i dati di follow-up di due studi randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, multicentrici, condotti in 28 centri specializzati di riferimento accademici per la malattia oculare tiroidea o cliniche orbitali, o entrambi, in Europa e negli Stati Uniti.
I partecipanti erano pazienti adulti con diagnosi di malattia di Graves e malattia oculare attiva della tiroide da moderata a grave ( punteggio di attività clinica CAS maggiore o uguale a 4 ).
I pazienti hanno ricevuto 8 infusioni endovenose di Teprotumumab ( 10 mg/kg di peso corporeo per la prima infusione, 20 mg/kg per le infusioni successive ) oppure placebo ogni 3 settimane.
La visita finale dello studio è stata alla settimana 24, 3 settimane dopo l’infusione finale.
Nella analisi, l’esito primario prespecificato era la differenza tra i gruppi dal basale alla settimana 24 nella proporzione di pazienti con una risposta della proptosi ( riduzione di 2 mm o più nell’occhio dello studio senza deterioramento simile nell’altro occhio alla settimana 24 ) stratificando per assenza di uso di tabacco e uso attuale.
Gli endpoint secondari alla settimana 24 erano la percentuale di pazienti con diplopia migliorata ( grado Bahn-Gorman 1 o superiore ) ……
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Teprotumumab per i pazienti con malattia oculare tiroidea attiva

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I partecipanti erano pazienti adulti con diagnosi di malattia di Graves e malattia oculare attiva della tiroide da moderata a grave ( punteggio di attività clinica CAS maggiore o uguale a 4 ).
I pazienti hanno ricevuto 8 infusioni endovenose di Teprotumumab ( 10 mg/kg di peso corporeo per la prima infusione, 20 mg/kg per le infusioni successive ) oppure placebo ogni 3 settimane.
La visita finale dello studio è stata alla settimana 24, 3 settimane dopo l’infusione finale.

Nella analisi, l’esito primario prespecificato era la differenza tra i gruppi dal basale alla settimana 24 nella proporzione di pazienti con una risposta della proptosi ( riduzione di 2 mm o più nell’occhio dello studio senza deterioramento simile nell’altro occhio alla settimana 24 ) stratificando per assenza di uso di tabacco e uso attuale. CONTINUA:  https://www.endocrinologia.net/articolo/teprotumumab-riduce-la-proptosi-e-la-diplopia-nellorbitopatia-di-graves   ENDOCRINOLOGIA XAGENA: ENDOCRINOLOGIA.NET 

 

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Ipertiroidismo, opzioni terapeutiche

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