Artrite idiopatica giovanile – Xagena Search: Informazioni Mediche by Xagena

XagenaSearch.it

Xagena Mappa

https://network.xagena.it/mappa/

Artrite idiopatica giovanile















Trattamento dell’osteoporosi: nota AIFA 79

La prescrizione a carico del SSN è limitata alle seguenti condizioni di rischio: A)soggetti di età superiore a 50 anni in cui sia previsto un trattamento superiore a 3 mesi con dosi maggiori di 5 m … leggi

Reumatologia: quasi un terzo dei regimi farmacologici è stato cambiato al momento della vaccinazione contro il COVID-19 – Il peso crescente del paziente nelle decisioni terapeutiche

Reumatologia.net

Il 27.9% dei regimi immunomodulatori o immunosoppressivi è stato modificato nel periodo della vaccinazione COVID-19, con i pazienti responsabili della maggior parte delle modifiche.

A causa dei timori sulla alterazione immunitaria e sull’immunosoppressione, i pazienti con malattie reumatiche sistemiche potrebbero modificare i propri farmaci al momento della vaccinazione COVID-19 per ottimizzare la loro risposta immunitaria e mitigare gli effetti collaterali del vaccino.

Per esaminare i cambiamenti del trattamento al momento della vaccinazione COVID-19 tra i pazienti con malattia reumatica, Barbhaiya e colleghi del Hospital for Special Surgery di New York ( USA ) hanno inviato tramite e-mail un questionario a 7.505 persone che erano state visitate almeno una volta in un grande Centro di reumatologia a New York tra il 1 aprile 2018 , e il 21 aprile 2020.

L’indagine ha raccolto dati sui farmaci immunomodulatori e immunosoppressivi durante la vaccinazione COVID-19, comprese le informazioni sul fatto che le dosi fossero state assunte prima del previsto, ritardate o saltate del tutto. Agli intervistati è stato anche chiesto chi avesse avviato il cambiamento: un reumatologo, un altro medico o loro stessi.

Tra i 2.753 individui che hanno risposto al sondaggio a marzo, un totale di 1.852 ha riferito di aver ricevuto almeno una dose di vaccino e ha fornito risposte complete alle domande sulla modifica del farmaco, e sono stati quindi inclusi nell’analisi corrente.

Cambiamenti terapeutici effettuati prima della vaccinazione

Secondo i ricercatori, al momento della prima dose di vaccino c’erano 1.373 segnalazioni di uso di immunomodulatori o corticosteroidi.

Prima della prima dose di vaccino, è stato modificato il 15.7% dei programmi di trattamento. Tra questi, 41 ( 19.1% ) farmaci sono stati assunti prima del previsto mentre 174 ( 80.9% ) sono stati ritardati o saltati.

I farmaci, coinvolti nel cambiamento, includevano: farmaci biologici, farmaci antireumatici modificanti la malattia sintetici convenzionali( csDMARD ), Idrossiclorochina, corticosteroidi e piccole molecole.

Tra queste categorie, le più comuni alterazioni hanno riguardato gli inibitori del TNF ( 22.8% ) e il Metotrexato ( 26.5% ) e avevano maggiori probabilità di essere ritardati o saltati intorno alla vaccinazione COVID-19, piuttosto che presi in anticipo. Pazienti e medici erano ugualmente responsabili delle modifiche alla prima dose di vaccino.

Alla seconda dose, il 27.9% di 899 regimi di trattamento è stato alterato. Tra queste modifiche ai farmaci, il 41.8% è stato ritardato o saltato tra la prima e la seconda dose di vaccino, il 16.3% è stato assunto prima del previsto e il 41.8% è stato ritardato o saltato dopo la seconda dose di vaccino. Gli inibitori del TNF hanno rappresentato il 16.3% delle alterazioni mentre il Metotrexato ha rappresentato il 33.5% delle variazioni intorno alla seconda dose di vaccino.

I pazienti erano responsabili del 49.4% delle modifiche alla seconda dose, rispetto al 46.2% raccomandato da un reumatologo e al 4.4% da un altro medico. Tra i farmaci immunosoppressivi o immunomodulatori assunti prima della seconda dose di vaccino, il 73.2% è stato iniziato dai pazienti. Nel frattempo, i reumatologi erano responsabili del 52.4% dei trattamenti ritardati o saltati dopo la seconda dose di vaccino.

I ricercatori sono rimasti sorpresi dalla scoperta che molte delle modifiche ai farmaci al momento della vaccinazione anti-COVID erano dirette dal paziente e non sotto la guida del loro reumatologo. Alcune modifiche ai farmaci, come quelle relative alla modifica dei programmi di dosaggio del Metotrexato prima della dose del vaccino, o qualsiasi modifica relativa agli inibitori del TNF o all’Idrossiclorochina, non erano coerenti con le migliori pratiche consigliate dalla task force dell’American College of Rheumatology.

Fonte: The Lancet Rheumatology, 2021

Anakinra – Xagena Search: Novità sui Farmaci by Xagena

XagenaSearch.it

Xagena Mappa

https://network.xagena.it/mappa/

Anakinra







Xapedia.itFarmaExplorer








Alefacept – Xagena Search: Aggiornamenti sui Farmaci by Xagena

XagenaSearch.it

Xagena Mappa

https://network.xagena.it/mappa/

Alefacept




Terapia della psoriasi

La psoriasi interessa l’1-2% della popolazione generale. È una malattia infiammatoria della pelle, non infettiva, generalmente ad andamento cronico e recidivante. La malattia può presentarsi a qualun … leggi



Psoriasi dello scalpo: efficacia di Alefacept

Quasi il 50% dei pazienti con psoriasi presenta anche psoriasi al capo. Sebbene Alefacept ( Amevive ) sia sicuro ed efficace nel trattamento della psoriasi a placche generalmente, la sua efficacia … leggi


Amevive nella pustolosi palmoplantare

Alefacept ( Amevive ) blocca l’attivazione delle cellule T ed induce apoptosi dei linfociti T di memoria. Questo farmaco migliora la psoriasi volgare e può indurre remissione prolungata nel tempo. … leggi








Aggiornamenti su Psoriasi by Xagena

PsoriasiOnline.net

Trattamento della psoriasi con Ixekizumab: analisi di efficacia di tre studi controllati in doppio cieco UNCOVER-1, UNCOVER-2, UNCOVER-3

Ixekizumab ( Taltz ), un anticorpo monoclonale ad alta affinità che ha come bersaglio selettivo l’interleuchina 17A ( IL-17A ), è stato approvato per il trattamento della psoriasi da moderata a grave. …


 

Efficacia e sicurezza di Ixekizumab per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave: studio UNCOVER-3

Ixekizumab ( Taltz ), un anticorpo monoclonale ad alta affinità mirato selettivamente all’interleuchina 17A, è efficace nel trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave in 60 settimane. …


 

Effetto del trattamento con Ixekizumab sulla produttività del lavoro per i pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave

Le terapie che riducono i sintomi della psoriasi possono migliorare la produttività lavorativa. È stato valutato l’effetto della terapia con Ixekizumab ( Taltz ) sulla produttività del lavoro, misur …


 

Efficacia della nuova formulazione liposomiale per impiego topico a base di Ciclosporina nella psoriasi a placche stabile da lieve a moderata

I tentativi di utilizzare la Ciclosporina come impiego topico nel trattamento della psoriasi hanno fallito a causa delle sfavorevoli proprietà fisico-chimiche e a inadeguata formulazione delle forme d …


 

Ixekizumab nella psoriasi a placche da moderata a grave

Due studi clinici di fase 3 ( UNCOVER-2 e UNCOVER-3 ) hanno dimostrato che dopo 12 settimane di trattamento, Ixekizumab ( Taltz ), un anticorpo monoclonale contro l’interleuchina-17A ( IL-17A ), è ris …


 

Adalimumab migliora la psoriasi ungueale

I risultati iniziali di uno studio di fase 3 hanno evidenziato che il trattamento con Adalimumab ( Humira ) ha permesso in un’alta percentuale di pazienti di raggiungere un miglioramento di almeno il …


 

Ustekinumab negli adolescenti con psoriasi a placche da moderata a grave

Sono necessarie terapie sicure ed efficaci per i pazienti pediatrici con psoriasi. È stato valutato Ustekinumab ( Stelara ) nei pazienti di età compresa tra 12 e 17 anni che avevano psoriasi da modera …


 

Apremilast, un inibitore della fosfodiesterasi 4 orale, per la psoriasi a placche da moderata a grave

Apremilast ( Otezla ) agisce all’interno delle cellule regolando i mediatori infiammatori. Lo studio ESTEEM 1 ( Efficacy and Safety Trial Evaluating the Effects of Apremilast in Psoriasis ) ha valut …


 

I livelli sierici pretrattamento di calcio possono predire l’efficacia del Metotrexato nel trattamento della psoriasi a placche in forma grave

L’efficacia del Metotrexato ( MTX ) varia nel trattamento della psoriasi. Si è cercato di individuare un indicatore dai test di routine, pretrattamento, per predire l’efficacia del Metotrexato nel tra …


 

Brodalumab a confronto con Ustekinumab nella psoriasi

I primi studi clinici hanno indicato che l’anticorpo monoclonale anti-interleuchina-17 recettore A Brodalumab è efficace nel trattamento della psoriasi. In due studi di fase 3 ( AMAGINE-2 e AMAGINE …


 

Confronto tra Ixekizumab ed Etanercept oppure placebo nella psoriasi moderata-grave

Ixekizumab è un anticorpo monoclonale umanizzato contro la citochina proinfiammatoria interleuchina 17A. Sono stati riportati due studi di Ixekizumab rispetto a placebo o a Etanercept ( Enbrel ) p …


 

Tofacitinib versus Etanercept oppure placebo nella psoriasi a placche cronica moderata-grave

Sono necessarie nuove opzioni terapeutiche per i pazienti affetti da psoriasi. Tofacitinib ( Xeljanz ), un inibitore orale della Janus chinasi, è in fase di studio come trattamento per la psoriasi cro …


 

Guselkumab versus Adalimumab per la psoriasi a placche

Poco si sa circa gli effetti di una terapia specifica anti-interleuchina-23 ( anti-IL-23 ) rispetto a consolidate terapie anti-TNF per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave. I …


 

Mancanza di effetto dell’agonista GLP-1R Liraglutide sulla psoriasi nei pazienti con tolleranza al glucosio

È stato proposto che gli agonisti del recettore del peptide glucagone-simile 1 ( GLP-1R ) utilizzati per il trattamento dei pazienti con diabete mellito di tipo 2 possano migliorare anche la psoriasi. …


 

Inibitore di IL-17A: Secukinumab ha raggiunto l’endpoint primario di superiorità rispetto al placebo nei pazienti con psoriasi ungueale e palmo-plantare

Secukinumab ( Cosentyx ) ha raggiunto gli endpoint primari in due nuovi studi clinici, dimostrando una efficacia superiore al placebo nei pazienti con psoriasi ungueale e palmo-plantare, aree del corp …

Aggiornamenti su Artrite by Xagena

ArtriteOnline.net

Risposta sostenuta in seguito alla sospensione del Metotrexato nei pazienti con artrite reumatoide trattati con Tocilizumab sottocutaneo

Si è valutato se la monoterapia con Tocilizumab ( RoActemra ) sia non-inferiore al trattamento con Tocilizumab più Metotrexato ( MTX ) per il mantenimento delle risposte cliniche nei pazienti con artr …


 

Remtolumab, una immunoglobulina bispecifica con dominio variabile anti-TNF e anti-IL-17a, nei pazienti con artrite reumatoide con una risposta inadeguata a Metotrexato

Il fattore di necrosi tumorale ( TNF ) e l’interleuchina-17A ( IL-17A ) possono contribuire in modo indipendente alla fisiopatologia dell’artrite reumatoide. Uno studio ha cercato di valutare la s …


 

Riduzione graduale del dosaggio versus stato stazionario del Metotrexato in combinazione con Tocilizumab per l’artrite reumatoide

Si è valutato se Tocilizumab ( RoActemra ) più riduzione graduale del dosaggio del Metotrexato ( MTX ) sia efficace e sicuro quanto Tocilizumab più Metotrexato in stato stazionario nei pazienti adulti …


 

Artrite psoriasica: Secukinumab fornisce sollievo dal dolore in modo rapido e prolungato per 2 anni

Il dolore influisce in modo significativo sulla qualità di vita correlata alla salute ( HRQoL ) nei pazienti con artrite psoriasica ( PsA ). Secukinumab ( Cosentyx ) ha dimostrato miglioramenti rapid …


 

Artrite reumatoide attiva: il trattamento a lungo termine con Baricitinib risulta ben tollerato

Nonostante un elevato rischio di infezione, in particolare per l’herpes zoster, Baricitinib ( Olumiant ) è risultato, in generale, ben tollerato tra i pazienti con artrite reumatoide attiva da moderat …


 

Sicurezza, tollerabilità e farmacodinamica di ABT-122, una immunoglobulina a doppio dominio variabile mirata al fattore di necrosi tumorale e alla interleuchina-17, in pazienti con artrite reumatoide

Il fattore di necrosi tumorale ( TNF ) e l’interleuchina-17 ( IL-17 ) contribuiscono in modo indipendente alla fisiopatologia dell’artrite reumatoide. ABT-122 è una nuova immunoglobulina a doppio d …


 

Artrite reumatoide attiva: efficacia, sicurezza e immunogenicità di FKB327, un biosimilare di Adalimumab, versus Humira

FKB327 ( Hulio ) è un biosimilare di Adalimumab Prodotto di Riferimento ( RP; Humira ). Uno studio di fase 3, randomizzato in doppio cieco, ha confrontato l’efficacia, la sicurezza, la farmacocinetic …


 

Sicurezza ed efficacia di Golimumab per via endovenosa nei pazienti con artrite psoriasica attiva

Sono state valutate la sicurezza e l’efficacia del trattamento con Golimumab ( Simponi ) per via endovenosa nell’artrite psoriasica in uno studio di fase III controllato con placebo. I pazienti son …


 

Bassa immunogenicità di Tocilizumab nei pazienti con artrite reumatoide

Le formulazioni sottocutanee ed endovenose di Tocilizumab ( RoActemra ) sono disponibili per il trattamento dei pazienti con artrite reumatoide, sulla base dell’efficacia e della sicurezza osservate n …


 

SELECT-MONOTHERAPY, Upadacitinib ha incontrato gli endpoint primari nei pazienti con artrite reumatoide e risposta inadeguata al Metotrexato

Sono stati presentati i risultati dello studio clinico di fase 3 SELECT-MONOTHERAPY. Questo studio, attualmente in corso, sta valutando Upadacitinib ( ABT-494 ), un inibitore selettivo JAK1 per via o …


 

Efficacia e sicurezza della monoterapia con Tofacitinib, Tofacitinib con Metotrexato e Adalimumab con Metotrexato nella artrite reumatoide

Tofacitinib ( Xeljanz ) è un inibitore orale della Janus chinasi per il trattamento dell’artrite reumatoide. L’ORAL ( Oral Rheumatoid Arthritis triaL ) Strategy ha valutato l’efficacia comparativa de …


 

Trattamento con Baricitinib: esiti nei pazienti con artrite reumatoide e risposta inadeguata agli agenti biologici

È stato valutato Baricitinib ( Olumiant ) in base agli esiti riportati dai pazienti in soggetti con artrite reumatoide da moderatamente a gravemente attiva, che avevano insufficiente risposta o intoll …


 

Miglioramento della funzione HDL nei pazienti con artrite reumatoide in fase precoce trattati con Metotrexato in monoterapia o in terapie di combinazione

L’anormale funzione della lipoproteina ad alta densità ( HDL ) è stata implicata come un potenziale meccanismo per l’aumento dell’incidenza di malattie cardiovascolari nei pazienti con artrite reumato …


 

Analisi del mondo reale per l’artrite reumatoide: sicurezza a 3 anni di Tofacitinib

Una analisi a 3 anni ha mostrato che Tofacitinib ( Xeljanz ) ha un profilo di sicurezza paragonabile ad altri farmaci antireumatici modificanti la malattia nel trattamento dell’artrite reumatoide, in …


 

Artrite reumatoide: Baricitinib ha migliorato la qualità di vita associata alla salute, la fatica, il dolore e la durata della rigidità articolare al mattino dopo fallimento della terapia con farmaci biologici

Rispetto al placebo, il trattamento con Baricitinib ai dosaggi di 2 mg o di 4 mg, per os, ha prodotto un miglioramento della maggior parte degli esiti riferiti dai pazienti con artrite reumatoide dopo …