Forum Ematologico: Headlines in Ematologia by Xagena

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FORUM EMATOLOGICO 2023-2024

Percorso di Formazione ECM e di aggiornamento scientifico in formato digitale condotto via Web

 

Anemia

Daprodustat nel trattamento dell’anemia nei pazienti con insufficienza renale cronica e in quelli sottoposti a dialisi

Anemia falciforme

Pfizer ha acquistato Global Blood Therapeutics, società specializzata nelle terapie contro l’anemia falciforme

Leucemia

Leucemia mieloide acuta di nuova diagnosi con mutazione IDH1: approvato negli USA Tibsovo

Novità nel trattamento della leucemia mieloide cronica: Asciminib

EHA Hybrid Congress – Terapia CAR-T: Kymriah nella leucemia linfoblastica acuta a cellule B

Linfoma

Linfoma follicolare recidivante o refrattario dopo 2 o più linee di terapia sistemica: Kymriah, una terapia CAR-T 

Trattamento dei linfomi: i coniugati ADC e gli anticorpi bispecifici – L’opinione di Zelenetz del Memorial Sloan Kettering Cancer Center

Linfoma diffuso a grandi cellule B recidivato o refrattario: Tafasitamab + Lenalidomide nei pazienti non-idonei al trapianto ASCT

Linfoma di Hodgkin: benefici sulla sopravvivenza globale aggiungendo Brentuximab vedotin alla chemioterapia

Linfoma a grandi cellule B recidivante / refrattario: in sviluppo clinico Epcoritamab, un nuovo anticorpo bispecifico

Linfoma diffuso a grandi cellule B R/R: Sobi ha acquisito Loncastuximab Tesirina da ADC Therapeutics

Linfoma follicolare recidivante / refrattario: competizione tra Lunsumio e le terapie CAR-T

Dallo studio SHINE indicazioni per l’impiego di Imbruvica come prima linea nel linfoma a cellule mantellari

FDA: approvata la terapia CAR-T Breyanzi nel linfoma a grandi cellule B recidivante / refrattario come seconda linea

Linfoma non-Hodgkin indolente associato a infezione di HCV: l’eradicazione del virus produce risultati rilevanti

Linfoma mantellare recidivante / refrattario: risultati a 3 anni di Tecartus una terapia CAR-T

Novità nella Terapia dei Linfomi – Terapia CAR-T: Breyanzi

Approvato nell’Unione Europea Lunsumio a base di Mosunetuzumab, il capostipite degli anticorpi bispecifici CD20xCD3, per il trattamento dei linfomi follicolari

Polivy in combinazione nel trattamento del linfoma diffuso a grandi cellule B non precedentemente trattato

Terapia CAR-T: Yescarta come prima linea nel linfoma a grandi cellule B ad alto rischio

Unione Europea: approvato Kymriah, terapia CAR-T, nel trattamento degli adulti con linfoma follicolare recidivante o refrattario

Mielofibrosi

Dati promettenti per Navitoclax più Ruxolitinib nei pazienti con mielofibrosi non-trattati con inibitori di JAK

Novità nella terapia della Mielofibrosi: Inrebic a base di Fedratinib

Mieloma

Quarta linea di trattamento nel mieloma multiplo – Gli anti-BCMA: da Blenrep a Elranatamab

Mieloma multiplo: l’uso precoce dei farmaci innovativi potrebbe produrre migliori risposte

Nexpovio in associazione con Bortezomib e Desametasone per il trattamento dei pazienti affetti da mieloma multiplo che hanno ricevuto almeno una precedente terapia

Mieloma multiplo recidivante o refrattario: miglioramento dell’efficacia clinica con Teclistamab associato a Daratumumab per via sottocutanea

2022 ASCO Annual Meeting – Mieloma multiplo recidivante / refrattario: Belamaf

ASCO22: Il punto sugli anticorpi bispecifici con target BCMA nel mieloma multiplo recidivante – refrattario

Novità nella terapia del mieloma multiplo refrattario – recidivato: Teclistamab

Mieloma multiplo recidivato / refrattario: approvata in Europa una nuova terapia CAR-T Carvykti a base di Ciltacabtagene Autoleucel

Mieloma multiplo recidivato – Isatuximab in aggiunta a Carfilzomib e Desametasone: un nuovo standard di cura ?

Policitemia vera

Novità nel trattamento della policitemia vera: Ropeginterferone alfa-2b

Terapia

EHA 2022 Hybrid Congress: Anticorpi bispecifici ( Glofitamab &Teclistamab più Daratumumab per via sottocutanea ) – Inibitori del proteasoma ( Carfilzomib )

 

Ematologia.it

 

 

 

Forum Ematologico: Dati promettenti per Navitoclax più Ruxolitinib nei pazienti con mielofibrosi non-trattati con inibitori di JAK

AbbVie.2Navitoclax associato a Ruxolitinib nei pazienti con mielofibrosi naïve-agli-inibitori JAK. Dati preliminari

I dati supportano l’intervento precoce nella mielofibrosi per ottenere risultati clinici migliori in termini di riduzione del volume della milza ( SVR ), punteggio dei sintomi, fibrosi del midollo osseo ( BMF ) e anemia.

I risultati provengono da un’analisi esplorativa di Navitoclax più Ruxolitinib della coorte 3 dello studio di fase 2 REFINE nei pazienti con mielofibrosi naïve-agli-inibitori di JAK

Le attuali opzioni di trattamento per la mielofibrosi sono limitate e mirate al controllo dei sintomi della malattia.

I primi risultati di questo studio che dimostrano l’attività antifibrotica di Navitoclax in combinazione con Ruxolitinib sono promettenti.

In particolare, i risultati dei dati riguardanti la riduzione del volume della milza, i sintomi e la fibrosi del midollo osseo aiutano a supportare l’ulteriore esplorazione della modificazione della malattia nella mielofibrosi.

” Questi dati rafforzano l’importanza dell’intervento precoce nella mielofibrosi e il potenziale per ottenere risultati clinici migliori “, ha affermato Francesco Passamonti, Professore ordinario di Ematologia, Università dell’Insubria e Primario di Ematologia, dell’Ospedale di Varese. ” Questi risultati preliminari hanno mostrato buone risposte alla terapia combinata con Navitoclax che potrebbero continuare a migliorare nel tempo “.

Navitoclax è un inibitore orale sperimentale di BCL-XL/BCL-2. La famiglia di proteine BCL-2 sono noti regolatori della via dell’apoptosi.

REFINE è uno studio multicentrico, di fase 2, randomizzato, in aperto e multi-coorte che sta valutando la tollerabilità e l’efficacia di Navitoclax da solo o in aggiunta a Ruxolitinib in pazienti con mielofibrosi.

L’outcome primario è la percentuale di pazienti che ottengono una riduzione del volume della milza maggiore o uguale al 35% ( SVR35 ) dal basale alla settimana 24.

Le misure degli esiti secondari includono la percentuale di partecipanti che hanno ottenuto una riduzione del 50% del punteggio TSS ( Total Symptom Score ) dal basale alla settimana 24 e la variazione del grado di fibrosi del midollo osseo valutata secondo European Consensus Grading System.

ENGLISH VERSION

Investigational Navitoclax in JAK inhibitor naïve myelofibrosis patients. Preliminary data

Data is supportive of early intervention in myelofibrosis to achieve improved clinical outcomes in spleen volume reduction ( SVR ), symptom score, bone marrow fibrosis ( BMF ), and anemia

Results are from an exploratory analysis of Navitoclax plus Ruxolitinib from Cohort 3 of the phase 2 REFINE study in JAK inhibitor naïve myelofibrosis patients

Current treatment options for myelofibrosis are limited and targeted toward controlling disease symptoms.

Together with pre-clinical findings, early results of this study demonstrating anti-fibrosis activity of Navitoclax in combination with Ruxolitinib are promising.

Specifically, the data findings regarding reduction in spleen volume, symptoms and bone marrow fibrosis help support the further exploration of disease modification in myelofibrosis.

” These data reinforce the importance of early intervention in myelofibrosis and the potential to achieve improved clinical outcomes,” said Francesco Passamonti, full Professor of Hematology, University of Insubria and Chief, Hematology, Varese Hospital. ” These preliminary results show good responses to combination therapy with Navitoclax that may continue to improve over time.”

Navitoclax is an investigational, oral BCL-XL/BCL-2 inhibitor. The BCL-2 family of proteins are known regulators of the apoptosis pathway.

REFINE is a multi-cohort, phase 2, randomized, open-label, multicenter study evaluating the tolerability and efficacy of Navitoclax alone or when added to Ruxolitinib in patients with myelofibrosis.

The primary outcome measure is the percentage of patients who achieve Spleen Volume Reduction of greater than or equal to 35% ( SVR35 ) from baseline to week 24.

Secondary outcomes measures included percentage of participants achieving 50% reduction in Total Symptom Score from baseline to week 24 and change in grade of bone marrow fibrosis assessed according to the European Consensus Grading System.

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