La Serie A 22/23 da due a dieci-Diciannovesima e Ventesima giornata

Come molti di voi sapranno, la mail di libero per diversi giorni è stata K.O., per questo non abbiamo potuto pubblicare la nostra consueta rubrica con i voti al campionato. Oggi perciò insieme ai voti alla giornata conclusasi lunedì 30 gennaio, pubblichiamo pure i voti della diciannovesima giornata.

I voti alla ventesima giornata di Serie A.

Iniziamo dalla meritata vittoria del Bologna (8), che ha dominato il match. Bravo a Skorupski (9), autore di una parata sola ma decisiva. Bravo anche a Dragowski, che ha limitato i danni per lo Spezia (5), che è stato messo sotto dagli emiliani.

Bella gara tra Lecce (7) e Salernitana (7), con i campani che sfruttano al meglio il loro inizio arrembante infilando due volte la porta di un Lecce che reagisce e cerca il pareggio, sfiorandolo. 9 a Dia per il goal.

Bella gara tra Empoli e Toro (7 a tutte e due le compagini), dove i toscani e i granata si affrontano a viso aperto. Questi ultimi sono stati bravi a non mollare, tanto che per poco non ribaltano il match. 10 al goal di Marin e 9 a quello di Sanabria.

L’Inter (6) vince a Cremona faticando, dimostrando di avere ancora problemi, contro un avversario che sinceramente non meritava la sconfitta (7 ai grigiorossi). 10 a Okereke per il goal.

L’Atalanta (8) subisce l’inizio di una Sampdoria (6) per nulla arrendevole. I liguri giocano un buon calcio per venti minuti e solo la sfortuna impedisce loro di andare in vantaggio, ma poi i bergamaschi dominano il match. 10 al goal di Lookman, sempre più trascinatore.

Sprofonda il Milan (3) contro un Sassuolo (10) che torna ad essere la “castiga grandi” dello scorso anno.  Gara perfetta degli emiliani, che dominano senza discussioni l’incontro. Rossoneri sempre più in crisi, cosa non va? A Pioli cercare di capirlo. Noi guardiamo cos’era il Milan quando arrivò Pioli e cosa è diventato nel tempo, questo per dire che a nostro avviso le colpe del tecnico sono relative. 10 al goal di Origi (anche se inutile, ma non per colpa sua) e 9 a Laurentié, autentico incubo della difesa rossonera.

10 al Monza e a Palladino che sbancano l’Allianz Stadium, contro un avversario che dopo la buona prova con l’Atalanta, fa decisamente molti passi indietro. La Juventus gioca un primo tempo orribile e solo un calo fisico (comprensibile) dei monzesi fa sì che i bianconeri nella ripresa siano più pericolosi (8 a Di Gregorio, sempre pronto). Resta il fatto che chi strombazzava “Allegri i punti con le piccole li faceva” quando c’erano Sarri e Pirlo ora si vede il Monza guadagnare sei punti in due gare contro la Juventus, cui diamo 3 per la prova di oggi.

Una buona Fiorentina ferma la Lazio all’Olimpico. I viola (7) hanno creato occasioni e hanno messo alle corde una Lazio (5) che dopo la goleada col Milan ci è parsa sottotono. Da 10 il goal di Gonzales.

Vince nuovamente il Napoli (8), che continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo una Roma (6) che ha giocato la sua partita, trovando anche il goal del pareggio, ma alla fine una zampata di Simeone ha regalato tre meritati punti ai partenopei. 10 al goal di Osimhen.

Bella partita fra Udinese e Verona, con i friulani (7) che dopo il goal subito a freddo attaccano e pervengono al meritato pareggio con una bella azione (8) finalizzata da Samardzic. Il Verona (6) ottiene un punto che le consente di avvicinarsi al quart’ultimo posto, non rinunciando comunque a giocare.

I  voti alla diciannovesima giornata di Serie A.

Iniziamo col successo del Verona (7) sul Lecce (5, buona prima mezz’ora, poi si è spenta la luce) che consente agli scaligeri di guadagnare tre punti importanti.  9 ad Ilic per il gran tiro con cui becca la traversa: ottimo gesto tecnico che solo la sfortuna gli impedisce di essere tramutato in un goal che, se realizzato, avrebbe buttato giù lo stadio. 5 a Falcone, immobile sul primo goal.

Il Napoli (8) continua la sua cavalcata battendo senza problemi una Salernitana (5) che solo nel finale crea grattacapi agli azzurri col palo di Piatek. 9 all’azione che porta Di Lorenzo al goal.

Vince meritatamente il Torino (8), autore di un pregevole primo tempo contro una Fiorentina (5) che reagisce nel secondo tempo, ma ha il torto di aver lasciato un tempo agli avversari. 10 al super-goal di Miranchuk.

La Sampdoria sbaglia troppo sotto porta (4 agli errori di Djuricic e Vieira) e alla fine è vittima della spietata legge “Goal sbagliato goal subito” e nonostante una prestazione da 7 perde contro un’Udinese (7 pure ai friulani) che crea pure lei (anche se meno) e alla fine approfitta di una palla vagante facendo suo il match.

Il Sassuolo (7) ai punti forse avrebbe meritato la vittoria per il gioco e le occasioni costruite, ma un po’ le imprecisioni, un po’ la sfortuna (traversa di Laurentié), alla fine raccoglie un solo punto contro un Monza che comunque non è stato a guardare. 9 al goal di Caprari.

Domina la Roma (8) contro uno Spezia (4) ridotto a sparring-partner. Prova convincente dei giallorossi, impreziosita dalla magia di Abraham (9) sul secondo goal. 2 all’arbitro Sozza perché non si comprende come mai non abbia espulso Bourabia, che già ammonito ha fatto un fallo che meritava senza dubbio un altro giallo.

Gran bel match tra Juventus e Atalanta (8 a tutte e due), con due formazioni che si sono sfidate a viso aperto. C’era ovviamente molta attesa nel vedere i bianconeri dopo la batosta dei 15 punti in classifica tolti, ma la Juve ha risposto da squadra, mettendo in campo tanta grinta, tanto agonismo e mostrandoci pure momenti di bel calcio (per esempio nell’azione del 2-1, da 10 per come è stata sviluppata da Di Maria e Fagioli e soprattutto conclusa da Milik), contro un’Atalanta che ha risposto colpo su colpo.  8 a Lookman per la doppietta, 4 a Szczesny per come si è beccato il primo goal.

Un punto per uno non fa male a nessuno tra Bologna e Cremonese (6 a tutte e due le compagini), dal momento che il pareggio, per quanto si è visto in campo, ci è sembrato il risultato giusto.

10 all’Empoli che fa il colpo della giornata andando meritatamente a sbancare San Siro, battendo un’Inter (5) che ci è sembrata lontana parente della squadra che solo pochi giorni prima aveva strapazzato il Milan in Supercoppa. La prestazione dei nerazzurri, va detto, è stata condizionata dall’espulsione (stragiusta) di Skriniar (2, ma come puoi, già ammonito, fare un intervento del genere?).

10 ad una Lazio che annienta il Milan (4), che probabilmente non ha ancora capito adesso cosa sia successo all’Olimpico. Gara perfetta dei biancazzurri, che hanno dominato il match senza discussioni, riducendo la squadra campione d’Italia a semplice sparring-partner.

Infine

10 a Monica Bertini. Wonderful!

 

 

La Serie A da zero a dieci-Ventiseiesima giornata

I nostri voti alla ventiseiesima giornata di Serie A.

Iniziamo col derby della Mole. Il Torino (8) ha tenuto testa alla Juve, dimostrando di avere quello che i bianconeri non hanno, ovvero organizzazione di gioco e idee chiare. La Juve (5), dopo il Verona e l’Atalanta, contro cui qualcosa in più si era visto, ha fatto un passo indietro. Abbiamo letto e ascoltato critiche a Vlahovic, ma come fa un attaccante a fare goal quando gli tocca giocare nella sua metà campo? Critichiamo semmai Allegri (5, ma non finisce qui perché dopo prenderemo in considerazione le sue dichiarazioni). Menzioni per l’implacabile Bremer (9) e Belotti (9), che oltre a segnare, ha giocato da vero leader.

Importante successo della Sampdoria (7), contro un Empoli (6) che comunque di occasioni ne ha create e gioco ne ha proposto. 8 a Falcone, bravo a farsi trovare sempre pronto, ma soprattutto 9 a Fabio Quagliarella: intramontabile!

Il Verona a Roma gioca 70 minuti di ottimo calcio. Cala nel finale e non riesce a raccogliere un successo che tutto sommato sarebbe stato meritato. 8 ai gialloblu e 5 alla Roma, che riesce a pareggiare nel finale, ma non ci ha convinto. Volpato e Bove (8 a tutti e due), le mosse della disperazione di Mourinho, coprono magagne che comunque continuano ad esserci. 5 a Montipò, giacché sul goal del pareggio si è lasciato sorprendere colpevolmente.

Bella gara a Salerno, tra una Salernitana (7) che dimostra di avere ancora da dire in questo campionato e un Milan (6), un po’ sottotono rispetto a ciò che ci aveva abituato, ma che tutto sommato di occasioni ne ha create. 9 a Bonazzoli per il gesto tecnico sul goal (e 8 a Leao perché ha fatto il medesimo gesto, ma a differenza di Bonazzoli non ha centrato il bersaglio). 8 all’assist-man Mazzocchi (i cross dei due goal dei campani sono suoi), 5 ad un insicuro Maignan (sul primo goal e soprattutto in un’altra occasione non sfruttata dalla Salernitana).

La Fiorentina (8) vince contro l’Atalanta, dimostrando di aver assorbito la cessione di Vlahovic. I viola giocano un ottimo calcio e con questa vittoria si candidano ad un posto in Europa. Bene Piatek (8). L’Atalanta (5) perde e nonostante abbia comunque creato qualche occasione, la partita ha detto che i viola sono stati superiori. 9 all’arbitro Doveri e ai suoi collaboratori. Il goal di Malinovki era da annullare e basta, come si fa a dire che Hateboar non partecipa attivamente all’azione, quando fino all’ultimo ha cercato di raggiungere il pallone?

Pareggio tra Venezia e Genoa (7 a tutte e due le compagini) al termine di un bello e avvincente incontro, anche se il risultato finale forse scontenta tanto i veneti quanto i liguri. 9 ad Ekuban per il goal.

Veniamo alla sorpresona. Un Sassuolo da Oscar (10) va a San Siro e vince meritatamente in casa dell’Inter. Gli emiliani si confermano castiga-grandi. Sinceramente non sappiamo a chi dare una menzione particolare fra i giocatori del Sassuolo (allenatore compreso), dato la loro grande prova di squadra. Male l’Inter (5) che non approfitta del pareggio del Milan e anzi denota problemi nei suoi meccanismi.

Una buona Udinese (7) pareggia (contro una Lazio che ha rischiato di perdere, ma nonostante le assenze non ha rinunciato a proporre calcio (6 ai biancazzurri). Molina sfiora un super-goal (8 per il gesto tecnico).

Un Cagliari coriaceo (8 ai sardi) raccoglie meno di quello che ha seminato contro un Napoli che, al netto delle assenze, si è fatto mettere sotto per buona parte del match (5 agli azzurri) e deve ringraziare Ospina (incerto sul goal, vero, ma poi si è ampiamente riscattato meritandosi 8) e un provvidenziale Osimhen (7). Tra i sardi, menzione per Marin (8), il migliore in campo.

Vittoria meritata per il Bologna (7), contro uno Spezia che nonostante l’iniziale vantaggio, ha resistito fin che ha potuto, ma poi è crollato (6 ai liguri). Menzione per Arnautovic (9), “Man of the Match” e l’intraprendente Orsolini (7).

Inoltre

Quattro a Max Allegri e alle sue dichiarazioni. Che discorso è “Queste partite ad inizio anno le perdevamo…”? Come fa a definirsi soddisfatto di un pareggio ottenuto subendo il gioco della squadra avversaria (squadra avversaria che tra l’altro, con tutto il rispetto, non ha l’organico su cui invece lui puoi contare)? Dice che Vlahovic deve migliorare. Come fa a fare goal il serbo giocando quasi sempre lontano dalla porta? Ripetiamo un nostro refrain: le stesse cose le avessero dichiarate Sarri o Pirlo sarebbero stati massacrati.

Zero a Maurizio Gasperini. Basta. Il suo piantar grane ci ha stufato.

Zero a José Mourinho. Hai pareggiato (e non lo meritavi) contro il Verona, ad oggi hai meno punti del tuo predecessore (che non percepiva certo il tuo stipendio) e tu te la prendi con l’arbitro (tra l’altro per cosa?). Basta. Anche lui dopo un po’ ci sta stufando.