La Serie A 23/24 da due a dieci-Tredicesima giornata

Dopo la pausa per le Nazionali, riprende il campionato e riprende la nostra rubrica ad esso collegata.

Iniziamo con la Salernitana (7), il cui cambio di panchina porta bene, giacché ottiene una meritata vittoria contro una Lazio spenta (5 ai biancocelesti).  10 al supergoal di Candreva (bravo!), che tra l’altro è stato il migliore in campo, 5 a Gyomber per l’ingenuo fallo su Immobile che causa il rigore contro la sua squadra.

Il cambio di panchina porta bene pure al Napoli (7), che ottiene una preziosa e meritata vittoria a Bergamo, contro un’Atalanta (6) che ha creato e che comunque se l’è giocata. 8 al goal di Lookman, 3 all’errore di Carnesecchi sul goal del 2-1 partenopeo.

Un Milan rimaneggiato ma convincente (7) ha ragione di una Fiorentina che dopo un primo tempo opaco, trova nel secondo la forza di reagire e di giocarsela alla pari, impensierendo l’avversario in più di un’occasione. 9 a Terracciano per le parate su Pulisic e Pobega nel primo tempo, 4 a Mandragora per il goal sbagliato nel finale (non è Maignan che fa una paratona, è lui che gliela tira addosso), che avrebbe cambiato la storia (e il risultato del match).

Pareggio giusto tra Cagliari e Monza, dove le due compagini (6 ad entrambe), si dividono la posta, con i sardi migliori nel primo tempo e i brianzoli che invece creano di più nel secondo. 8 alla zuccata vincente di Maric.

Girandola di emozioni ad Empoli, dove Empoli e Sassuolo (7 a tutte e due), danno vita ad un match palpitante e ricco di colpi di scena (7 goal e numerose occasioni), con gli ex Caputo e Pinamonti che segnano. La spuntano gli emiliani grazie ad una deviazione fortuita su un tiro di Berardi, che merita 9 non per il goal (anche perché il suo è un tiro deviato), ma per il gesto tecnico con cui colpisce il palo sfiorando un goal da cineteca.

Il Frosinone (6) la spunta su un Genoa (6) che a nostro avviso esce sconfitto immeritatamente (visto il numero di occasioni create dai liguri). 10 al supergoal di Malinovskyi, 9 all’azione che porta al goal Monterisi, 4 a Martinez per l’incertezza sul goal di Soulè.

La Roma (6) vince, ma fatica contro un Udinese (6) ben organizzato e ben messo in campo. 9 all’azione giallorossa che porta al goal Dybala, 8 al tiro piazzato con cui El Shaarawy sigilla il match in favore della sua squadra.

Pareggio giusto e tutto sommato (in base a quanto visto) non disdegnato da entrambe le squadre, è stato quello fra Juventus e Inter, che hanno giocato entrambe per non prenderle più che per darle (questo però, va detto, succede in tanti “Big Match”). 8 a Chiesa per l’accelerazione sul goal di Vlahovic, 9 alla bella azione del pareggio nerazzurro firmato Lautaro.

Bella gara tra Verona e Lecce (7 a tutte e due le squadre), che regalano emozioni e belle giocate, come ad esempio il goal di Oudin (da 10), ma anche imprecisioni e leggerezze (come il passaggio di Hien ad Oudin, da 5 e l’incertezza di Falcone sul goal di Ngonge, anch’essa da 5. Falcone si riscatta nel compiere in seguito un intervento da 9 su Duda). Il pareggio, alla fine, ci è sembrato giusto.

Concludiamo con il Bologna (6), che dimostra di essere anche pratico, battendo il Torino (6), che nel primo tempo aveva giocato meglio, ma che si è fatto infilare da una clamorosa ingenuità difensiva (roba da 2, oltre che da “Oggi le Comiche”) sul goal che ha portato in vantaggio gli avversari. Il gesto tecnico con cui Vlasic segna il goal che poi gli viene giustamente annullato merita comunque un 9.

La Serie A da zero a dieci-Ventiseiesima giornata

I nostri voti alla ventiseiesima giornata di Serie A.

Iniziamo col derby della Mole. Il Torino (8) ha tenuto testa alla Juve, dimostrando di avere quello che i bianconeri non hanno, ovvero organizzazione di gioco e idee chiare. La Juve (5), dopo il Verona e l’Atalanta, contro cui qualcosa in più si era visto, ha fatto un passo indietro. Abbiamo letto e ascoltato critiche a Vlahovic, ma come fa un attaccante a fare goal quando gli tocca giocare nella sua metà campo? Critichiamo semmai Allegri (5, ma non finisce qui perché dopo prenderemo in considerazione le sue dichiarazioni). Menzioni per l’implacabile Bremer (9) e Belotti (9), che oltre a segnare, ha giocato da vero leader.

Importante successo della Sampdoria (7), contro un Empoli (6) che comunque di occasioni ne ha create e gioco ne ha proposto. 8 a Falcone, bravo a farsi trovare sempre pronto, ma soprattutto 9 a Fabio Quagliarella: intramontabile!

Il Verona a Roma gioca 70 minuti di ottimo calcio. Cala nel finale e non riesce a raccogliere un successo che tutto sommato sarebbe stato meritato. 8 ai gialloblu e 5 alla Roma, che riesce a pareggiare nel finale, ma non ci ha convinto. Volpato e Bove (8 a tutti e due), le mosse della disperazione di Mourinho, coprono magagne che comunque continuano ad esserci. 5 a Montipò, giacché sul goal del pareggio si è lasciato sorprendere colpevolmente.

Bella gara a Salerno, tra una Salernitana (7) che dimostra di avere ancora da dire in questo campionato e un Milan (6), un po’ sottotono rispetto a ciò che ci aveva abituato, ma che tutto sommato di occasioni ne ha create. 9 a Bonazzoli per il gesto tecnico sul goal (e 8 a Leao perché ha fatto il medesimo gesto, ma a differenza di Bonazzoli non ha centrato il bersaglio). 8 all’assist-man Mazzocchi (i cross dei due goal dei campani sono suoi), 5 ad un insicuro Maignan (sul primo goal e soprattutto in un’altra occasione non sfruttata dalla Salernitana).

La Fiorentina (8) vince contro l’Atalanta, dimostrando di aver assorbito la cessione di Vlahovic. I viola giocano un ottimo calcio e con questa vittoria si candidano ad un posto in Europa. Bene Piatek (8). L’Atalanta (5) perde e nonostante abbia comunque creato qualche occasione, la partita ha detto che i viola sono stati superiori. 9 all’arbitro Doveri e ai suoi collaboratori. Il goal di Malinovki era da annullare e basta, come si fa a dire che Hateboar non partecipa attivamente all’azione, quando fino all’ultimo ha cercato di raggiungere il pallone?

Pareggio tra Venezia e Genoa (7 a tutte e due le compagini) al termine di un bello e avvincente incontro, anche se il risultato finale forse scontenta tanto i veneti quanto i liguri. 9 ad Ekuban per il goal.

Veniamo alla sorpresona. Un Sassuolo da Oscar (10) va a San Siro e vince meritatamente in casa dell’Inter. Gli emiliani si confermano castiga-grandi. Sinceramente non sappiamo a chi dare una menzione particolare fra i giocatori del Sassuolo (allenatore compreso), dato la loro grande prova di squadra. Male l’Inter (5) che non approfitta del pareggio del Milan e anzi denota problemi nei suoi meccanismi.

Una buona Udinese (7) pareggia (contro una Lazio che ha rischiato di perdere, ma nonostante le assenze non ha rinunciato a proporre calcio (6 ai biancazzurri). Molina sfiora un super-goal (8 per il gesto tecnico).

Un Cagliari coriaceo (8 ai sardi) raccoglie meno di quello che ha seminato contro un Napoli che, al netto delle assenze, si è fatto mettere sotto per buona parte del match (5 agli azzurri) e deve ringraziare Ospina (incerto sul goal, vero, ma poi si è ampiamente riscattato meritandosi 8) e un provvidenziale Osimhen (7). Tra i sardi, menzione per Marin (8), il migliore in campo.

Vittoria meritata per il Bologna (7), contro uno Spezia che nonostante l’iniziale vantaggio, ha resistito fin che ha potuto, ma poi è crollato (6 ai liguri). Menzione per Arnautovic (9), “Man of the Match” e l’intraprendente Orsolini (7).

Inoltre

Quattro a Max Allegri e alle sue dichiarazioni. Che discorso è “Queste partite ad inizio anno le perdevamo…”? Come fa a definirsi soddisfatto di un pareggio ottenuto subendo il gioco della squadra avversaria (squadra avversaria che tra l’altro, con tutto il rispetto, non ha l’organico su cui invece lui puoi contare)? Dice che Vlahovic deve migliorare. Come fa a fare goal il serbo giocando quasi sempre lontano dalla porta? Ripetiamo un nostro refrain: le stesse cose le avessero dichiarate Sarri o Pirlo sarebbero stati massacrati.

Zero a Maurizio Gasperini. Basta. Il suo piantar grane ci ha stufato.

Zero a José Mourinho. Hai pareggiato (e non lo meritavi) contro il Verona, ad oggi hai meno punti del tuo predecessore (che non percepiva certo il tuo stipendio) e tu te la prendi con l’arbitro (tra l’altro per cosa?). Basta. Anche lui dopo un po’ ci sta stufando.

La Serie A da zero a dieci-Venticinquesima giornata

 

I nostri voti alla venticinquesima giornata di Serie A.

Iniziamo da Lazio-Bologna. Gara praticamente a senso unico, dominata dalla Lazio (8) che alterna figure di merda come quella di San Siro in Coppa Italia a partite convincenti come quella di ieri. Male il Bologna (5) che si è limitato a fare lo sparring-partner. 8 al “Man of the match” Zaccagni, 2 a Soumaoro per il fallo commesso sul rigore, che ingenuità!

Napoli-Inter era la partita più attesa della giornata. Noi diamo 7 a tutte e due le squadre, per aver dato vita ad un match avvincente. Pareggio tutto sommato giusto. Primo tempo dominato dal Napoli, mentre nel secondo è venuta fuori l’Inter. Le due compagini hanno comunque dimostrato di poter competere per il tricolore fino alla fine. Bene Osimhen (7), autentica spina nel fianco nella difesa nerazzurra e Dzeko (7 pure a lui) perché riceve pochi palloni, ma è bravissimo a farsi trovare pronto all’appuntamento con il goal quando gli arriva un pallone in area.

Colpo grosso del Venezia (7) a Torino. Tre punti conquistati con tenacia, specie dopo un inizio non certo confortante. 5 ai granata che probabilmente, dopo il goal dell’1-0, hanno pensato di aver già archiviato la pratica. 9 all’arbitro Giua e ai suoi collaboratori per aver usato il VAR opportunamente e correttamente, sia sul goal annullato a Belotti che sull’espulsione di Okereke.

Milan primo in classifica grazie ad una convincente prova contro la Sampdoria. 8 ai rossoneri e 8 a Leao per il goal, figlio di un’accelerazione spaventosa da parte sua. 5 ai blucerchiati, poco consistenti. Citazione anche per il migliore in campo della Samp: il portiere Falcone (9).

Pareggio (tutto sommato giusto) tra Empoli e Cagliari, squadre autrici di una buona partita. 7 a tutte e due le compagini. Gran goal di Pinamonti, da “puntero” (9).

Pareggio tra Genoa e Salernitana, che conquistano un punto che forse scontenta tutte e due le squadre, ma che ci pare giusto per quello che si è visto (in realtà non molto…). 5 a tutte e due perché potevano fare di più. Discutibile l’azione in cui il Genoa ha chiesto un rigore per fallo su Destro (la trattenuta c’era e si vedeva), indiscutibile che sul proseguimento dell’azione Destro si è mangiato un goal da far impallidire Egidio Calloni.

Chi vede il risultato di Verona-Udinese pensa che i gialloblù abbiano stradominato. Invece non è così. Il bello (o il brutto, a seconda da che lato la si vede) del calcio è pure questo. Il Verona fa quattro tiri in porta e fa quattro goal. I friulani colpiscono traverse, creano occasioni ma non concretizzano. Noi diamo 9 ai veronesi, ma 6 all’Udinese poiché vittima di un passivo troppo pesante. Menzione per Caprari (8), che continua a segnare e a convincere.

Pareggio tra Sassuolo e Roma, con gli emiliani (7) che possono recriminare perché oggettivamente meritavano di più. 5 alla Roma perché non ci ha convinto e il pareggio raggiunto ci è sembrato immeritato. Mourinho (5) ad oggi non ci sembra abbia fatto molto meglio del suo predecessore, il tanto vituperato Fonseca. Menzione per Traoré (8), migliore in campo e spina nel fianco della difesa giallorossa. 2 invece a Rui Patricio per il pasticcio sul goal dell’1-1.

C’era molta attesa per il match da “zona Champions” fra Atalanta e Juventus. E’ stato tutto sommato un bell’incontro, con diverse occasioni da una parte e dall’altra. Alla fine il pareggio è stato giusto. Noi diamo 7 a tutte e due le squadre, anche se forse i bergamaschi rispetto ai torinesi avevano l’attenuante di avere più assenze. 10 a Malinovski per il super goal, 8 a De ligt per i due monumentali salvataggi nel primo tempo, senza i quali oggi forse racconteremmo un’altra partita e un’altra storia. 4 a Muriel perché se non  fosse per le strisce nerazzurre invece di quelle rossonere, per un attimo ci è sembrato di rivedere il Milan 1983/84 con Blissett in azione, quando si è divorato il goal a porta vuota.

Bella la gara disputata dalla Fiorentina, che sembra aver assorbito il colpo della cessione di Vlahovic. I viola (8) raggiungono una meritata vittoria contro un avversaria che non è stata certo a guardare (6 allo Spezia). 8 ad Amrabat per il destro chirurgico col quale si è fatto perdonare la tavanata sul pareggio spezino, 7 ad Agudelo per averci creduto, 7 a Piatek (bentornato!) perché al di là del rigore sbagliato (chi non ne ha mai sbagliati?) ci è sembrato subito entrato nei meccanismi di Italiano.

Inoltre

Due a Umberto Marino. Il suo show nel post-partita di Atalanta-Juve non ci è piaciuto per niente. Anche perché Szczesny da regolamento poteva meritare un’ammonizione (come hanno detto tanti commentatori che il regolamento lo sanno), mentre era più da rosso l’intervento su De Sciglio da parte di Hateboer e poi francamente, ci sta già stufando Gasperini con le sue polemiche, se ci si mettono anche i suoi superiori è la fine.

Zero a Maurizio Sarri.  Il campo da calcio non è una giungla, un bambino di cinque anni quando si soffia il naso sa che deve prendere un fazzoletto, lui di anni ne ha sessantatre, poteva evitare di regalarci (sapendo che ovunque c’è una telecamera) il suo muco in diretta tv. Sporcaccione!

 

 

 

La Serie A da zero a dieci-Sesta giornata

I nostri voti alla sesta giornata di Serie A.

Iniziamo con Spezia-Milan. Vittoria sofferta per i rossoneri (7), che comunque dimostrano ancora una volta di essere squadra. Lo Spezia (6) nelle due partite con Juve e Milan è uscito a bocca asciutta, ma nonostante ciò ha dimostrato di essere una squadra tenace e ben organizzata. Continui così e siamo certi che i punti arriveranno. Citazione per Maldini III, che segna il suo primo goal in Serie A e merita 8, esattamente come Brahim Diaz, che zitto zitto ha già segnato tre goal in cinque partite ed è il capocannoniere della squadra.

Girandola di emozioni a San Siro, con Inter e Atalanta (9 a tutte e due) che danno vita ad un avvincente match. Gran bella partita, ricca di colpi di scena. Diamo 9 a Lautaro e a Malinovski per i loro due goal, 9 a Maresca e ai suoi collaboratori per aver ben diretto una partita difficile e per aver usato efficacemente il VAR, 8 a Musso per le parate, 5 a Di Marco per il rigore sbagliato.

Anche Genoa e Verona (8 a tutte e due) danno vita ad un’emozionante partita. Da segnalare la doppietta di Mattia Destro (che vale 10, specialmente per il secondo goal, alta scuola!), ormai ritrovato ai livelli di un tempo.

La Juventus (6) vince, ma continua a faticare (specialmente nel finale). Era dal 1988/89 che i bianconeri non prendevano 10 goal nelle prime sei giornate (nemmeno la Juve del tanto vituperato Maifredi li prese), considerando che in tanti hanno salutato il ritorno di Allegri come il ritorno di colui che avrebbe dato più solidità alla squadra, si può fare meglio. Bene Chiesa (7), bello il goal di Dybala (8), Morata si mangia un goal alla Calloni ed è poco incisivo (5). La Sampdoria (6), dopo una prima brutta mezz’ora,  ha contrastato i bianconeri riuscendo a rendersi pericolosa. Bene, riconosciamoglielo, Candreva (7).

Bella vittoria dell’Empoli (8), alla faccia di chi già vedeva Andreazzoli (8 pure a lui) in bilico. I toscani sfoderano una bella prova, al contrario del Bologna,  che nonostante l’errore di Arnautovic dal dischetto avrebbe potuto dare un altro senso all’incontro, alla fine ha meritato la sconfitta (e un 5).

Il Sassuolo (6)  vince contro la Salernitana, anche se probabilmente la Salernitana (6)  non meritava la sconfitta. I campani hanno giocato una buona partita, ma hanno avuto un torto clamoroso: non l’hanno buttata dentro!

La Fiorentina (7) vince e dimostra di voler fare sul serio, anche se l’Udinese (7) non meritava la sconfitta. Anche qui, bisogna fare lo stesso discorso fatto per la Salernitana, i friulani hanno giocato bene, ma non l’hanno buttata dentro!

C’era molta attesa naturalmente per il derby di Roma, che vedeva di fronte, oltre alle compagini capitoline, anche Sarri e Mourinho. L’ha spuntata la Lazio (8), che alla fine ci è sembrata più squadra dei giallorossi (5), anche grazie alla loro bruciante partenza. Dopo tante critiche, Sarri (8) si è preso una bella soddisfazione, sconfiggendo Mourinho (5), che dimostra di dover ancora lavorare parecchio per portare la Roma in alto, come pretendono da lui.

Il Napoli (10) vince e continua ad essere primo in classifica. Quella col Cagliari (5) è stata una sfida a senso unico, in cui è brillata la stella di Osimhen (9), praticamente immarcabile. L’anno scorso è mancato per diverse partite agli azzurri, i quali con lui in più possono veramente ambire a traguardi prestigiosi.

Concludiamo con Venezia-Torino. Noi diamo 6 a tutte e due le formazioni, il Toro nel finale per poco non fa il colpaccio con Mandragora, ma visto l’andamento della partita, il pareggio ci sta. Abbiamo letto critiche a Djidji per aver provocato il suo secondo rigore consecutivo. Mentre quello contro la Lazio è stato un intervento letteralmente da pollo, quello di ieri è stato un fallo inevitabile (o faceva fallo o l’avversario faceva goal), in tanti avrebbero fatto come lui, non raccontiamoci storie.

Inoltre

 Zero a Nicolò Zaniolo. Incommentabile.

La Serie A da zero a dieci-37°giornata

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I nostri voti concernenti l’ultima giornata di Serie A, considerando che alcune partite si sono giocate in un clima “amichevole”.

10

ZLATAN IBRAHIMOVIC Chapeau.

9

KRISTOFER ASKILDESEN e WILFRIED SINGO Segnano il loro primo goal in Serie A. Due grandi goal.

U.S. SASSUOLO  Spettacolo.

FEDERICO CHIESA Per la tripletta. Peccato che quest’anno abbia avuto dei problemi. Col Chiesa di ieri sera, la Fiorentina probabilmente avrebbe potuto aspirare a qualcosa di più.

RUSLAN MALINOVSKI e il PAPU GOMEZ Due goal uno più bello dell’altro.

8

U.S. LECCE  Tre punti d’oro.

ALESSIO CRAGNO Compie ottimi interventi.

7

CIRO IMMOBILE Ad un passo dalla storia.

LUCA ZANIMACCHIA Nel secondo tempo il migliore della Juve, senza se e senza ma.

6

F.C. INTERNAZIONALE Vittoria pesante, ma non senza problemi e meno netta di ciò che esprime il risultato.

5

DANIELE RUGANI E GIGI BUFFON Colpevoli. Uno sul primo goal del Cagliari, l’altro sul secondo.

4

ANTONIO CONTE Un truzzo. Quando perse in Coppa Italia col Napoli disse subito che meritava di passare l’Inter, però ieri, di fronte ad un risultato che ha premiato eccessivamente la sua squadra, è stato muto.

3

ALEX MERET Dormita colossale sul goal di Lautaro.

2

FEDERICO BALZARETTI Se ti inquadrano insieme a Diletta Leotta attrezzata da corsa, di quello che dici non ce ne fotte una mazza, lo vuoi capire o no? Quindi hai poco da gasarti.

1

FEDERICO BERNARDESCHI La visione del suo tiro di esterno, effettuato nel secondo tempo,  col pallone terminato  chissà dove, è da prescrivere come rimedio contro la stitichezza.

0

GENOA 1893 Una squadra che deve salvarsi e va a giocare contro una squadra che non ha più nulla da chiedere al campionato, fa come il Lecce, non becca 5 goal. Osceni. E’ ancora colpa di Andreazzoli e Thiago Motta?