La Champions League (delle italiane) 23/24 da zero a nove-Seconda giornata dei gironi

I voti al secondo turno di Champions.

Cominciamo con l’Inter (8), che dopo un primo tempo equilibrato prende il largo e vince meritatamente, tanto che l’ 1-0 finale sembra stretto ai nerazzurri per quanto creato. Menzione per Lautaro (8), che non segna, ma gioca una partita di livello.

Una partita di livello l’ha giocata anche il Napoli (8), che ha affrontato il Real Madrid (8) a viso aperto e solo la sfortuna (ci riferiamo all’autogoal di Meret) gli ha impedito di raccogliere un risultato positivo che avrebbe meritato. 4 a Kepa per l’uscita sul primo goal partenopeo, 4 a Di Lorenzo perché gli rende il favore con un passaggio sconsiderato a Bellingham sull’azione del pareggio madrileno, 9 a Bellingham per l’ “assolo” sul goal del 2-1 (e 5 alla difesa del Napoli perché nell’occasione è stata “molle”).

Se con l’Atletico ha raccolto meno di ciò che meritava, ieri a Glasgow la Lazio (6) ha invece invertito la situazione, portando a casa tre punti d’oro, contro un avversario (7) che sinceramente meritava di più per quanto prodotto. I biancazzurri hanno infatti spesso patito il gioco e il pressing avversario, ma con un pizzico di fortuna hanno ottenuto la vittoria, grazie al goal di Pedro (8).

Concludiamo con il Milan (6), che contro il Borussia Dortmund (6) non gioca una grande partita ma spreca alcune occasioni propizie per portarla a casa. La più clamorosa è quella di Giroud nel primo tempo (errore “alla Calloni”: 2), ma anche quella di Chukwueze poteva essere sfruttata meglio (errore da 4). Zero a Florenzi per il cascatone nel finale (roba da Campionato del Mondo di tuffi).

La Champions League (delle italiane) 23/24 da uno a dieci-Prima giornata dei gironi

Ritorna la nostra rubrica concernente le partite delle squadre italiane nella più importante competizione europea per club.

Iniziamo col Milan (8), cui manca purtroppo solo il goal per avere ragione di un Newcastle (5) dominato in lungo e in largo per quasi tutto il match. 8 a Sportiello per la parata nel finale, 1 a Leao per l’improbabile colpo di tacco tentato (tra l’altro con un compagno libero cui passare il pallone): roba da circo Orfei.

Raggiunge uno strameritato pareggio la Lazio (8), che ha giocato meglio dell’Atletico (avvantaggiato da una sfortunata deviazione su un tiro che non sarebbe finito da nessuna parte). Gli spagnoli (6) hanno poi cercato di contenere ed amministrare la gara, ma uno straordinario Provedel (10) prima gli ha negato il raddoppio con una gran parata su Lino e poi si è preso il lusso di siglare il pareggio con una mossa da attaccante puro. 3 ad Immobile per il goal mangiato nel secondo tempo.

Un’Inter opaca (5) pareggia immeritatamente (bisogna riconoscerlo) contro il Real Sociedad (8). Gli spagnoli sono stati autori di una gran partita e il loro torto è stato quello di non chiudere il match. 9 a Sommer per la super-parata con cui evita il 2-0, abbiamo invece una personale domanda a Bastoni (1) riguardo al goal di Brais Mendez: “Ma che minchia hai combinato?”.

Concludiamo con l’unica squadra italiana vincente in questo turno: Il Napoli (7) che domina il match, ma un po’ la seratona di Matheus (9) e un po’ l’imprecisione azzurra, fanno sì che un volenteroso Braga (6) tenga il Napoli sulle corde, tanto che alla fine solo un colpo di fortuna permette agli uomini di Rudi Garcia di portare a casa i tre punti. 8 a Di Lorenzo e a Bangna per i loro due goal.

La Serie A 23/24 da meno dieci a dieci-Seconda giornata

I nostri voti alla seconda giornata di campionato.

Iniziamo con il Monza (8), che vince disputando una buona partita e dimostra che anche quest’anno può fare cose buone. L’Empoli (6) ci prova, ma come già col Verona, non la butta dentro (che piaccia o no, nel calcio è quello che conta…). 10 a Colpani per il goal. 9 a Gagliardini per il gesto tecnico con cui sfiora un goal incredibile (solo la traversa glielo ha impedito). 9 a Di Gregorio per la provvidenziale deviazione sul tiro (da 9) di Marin.

Un Frosinone cinico e attento (prime due palle goal tramutate subito in rete) batte un’Atalanta (5) che ci è parsa volitiva ma poco concreta. 8 all’azione personale di Harroui sul primo goal del Frosinone, 2 alla dormita difensiva dell’Atalanta sul goal di Monterisi, 9 a Zapata per il suo goal da “Bomber di razza”.

Vince nuovamente il Verona (7) di Marco Baroni, che ottimizza al meglio le palle goal create, contro una Roma sfortunata, che avrebbe decisamente meritato di più per quanto creato, ma Montipò (9 per la parata sul colpo di testa di Smalling), la traversa (8 comunque a Pellegrini per il gesto tecnico) e alcuni errori di imprecisione hanno impedito ai giallorossi di ottenere almeno un punto.

Un Milan in salute (8) mette K.O. un Torino (5) volenteroso ma ridotto a sparring-partner dai rossoneri, che dimostrano di poter competere per il campionato. 10 all’azione (e alla finalizzazione) del 3-1 confezionata da Leao (8: è tornato inarrestabile) e Theo Hernandez.

Dopo la buona prova di Udine, la Juventus (5) stecca e ritorna sugli standard degli ultimi anni, contro un Bologna (7) non trascendentale, ma organizzato tatticamente. 8 a Vlahovic per il colpo di testa imperioso (se al serbo vengono forniti palloni i goal li fa), 2 a Di Bello e ai suoi collaboratori per non aver concesso due rigori evidenti: quello per fallo di mano di Lucumì su cross di Weah e quello relativo al fallo di Iling jr. su Ndoye. Allora che ci sta a fare il VAR? Infine 1 ad Allegri per il paragone di Cambiaso con un cavallo: mavattelapianterculo!

Una Fiorentina (6) ottima nel primo tempo, cala nella ripresa, consentendo al Lecce (6) di pervenire al pareggio. Dopo un gran primo tempo infatti i toscani calano alla distanza e i salentini ringraziano. 8 all’azione del secondo goal viola, 10 al goal di Rafia: un gioiello.

Tutto sotto controllo per il Napoli (8), che si sbarazza di un Sassuolo (4) che non ha praticamente tirato in porta. 9 al passaggio filtrante di Kvaratskhelia per Di Lorenzo sul secondo goal, 4 a Raspadori per come ha calciato il rigore, -10 a Lopez, che invece dell’espulsione avrebbe bisogno di una ciabattata delle nonne di una volta, affinché impari l’educazione.

Il Genoa (7) espugna l’Olimpico, mettendo in cascina tre punti d’oro, contro una Lazio (6) che dopo un avvio imbarazzante ha cercato in tutti i modi la via del goal, non trovandola per sfortuna (il palo di Immobile) e per la bravura di Martinez (9 per la parata su Luis Alberto).

Pareggio tutto sommato giusto fra Salernitana e Udinese (6 a tutte e due), che muovono la loro classifica dimostrando di poter fare bene pure quest’anno. 9 ai friulani (che pare abbiano recuperato dopo l’inizio-shock di domenica scorsa con la Juve) per l’azione che porta al goal di Samardzic, 8 all’assist di Candreva per Dia.

L’Inter (8) vince a Cagliari e dimostra ancora una volta di fare sul serio, contro un avversario volitivo (6), ma domato nella prima mezz’ora dai nerazzurri, che in seguito si sono limitati a controllare il match. 8 a Lautaro (autentico trascinatore della sua squadra), 3 ad Azzi per il goal mangiato “alla Bilssett”.

La Serie A 22/23 da uno a dieci-Trentaseiesima giornata

I voti alla giornata numero trentasei di Serie A.

Iniziamo dal Monza (8) che espugna il campo di un Sassuolo (6), la cui prestazione è stata senza dubbio condizionata dall’espulsione di Tressoldi (ingenuità da 3). 9 a Pessina per l’incursione con cui va in rete.

E’ un Bologna spettacolare (10 ai felsinei) quello che strapazza una Cremonese che ritorna in Serie B. I lombardi (3) sono sembrati, a dispetto delle ultime prestazioni, rassegnati al loro destino. Bentornato al goal ad Arnautovic (goal da 8 con un assist di Barrow da 9), mentre l’unica nota stonata è l’ingenuità (da 2) con cui Orsolini si fa espellere (ce n’era bisogno di un fallo del genere sul 4-0?).

Una buona Atalanta (8) vince su un Verona (6) che ha comunque provato a dire la sua. Dopo un avvio incerto i bergamaschi hanno sciorinato gioco, pervenendo al goal con Zappacosta (rete da 10) e impadronendosi del match. Grave l’errore di Montipò (da 1) che consente a Pasalic di segnare, mentre diamo 9 a Hojlund per il suo goal. 9 a Sulemana per il gesto tecnico che solo la traversa gli impedisce di trasformare in goal e 3 a Scalvini per lo sconsiderato retropassaggio che solo il fato fa sì che non scaturisca in goal.

Il Milan (9) supera agevolmente una Sampdoria (4) che ormai non ha più nulla da dire. Supremazia netta dei rossoneri, che trovano cinque goal (ma sarebbero potuti essere di più) e rimangono in lizza per un posto Champions. 9 a Giroud per la tripletta, 9 alla parata di Ravaglia su Thiaw, 10 all’azione corale rossonera che porta al goal di Brahim Diaz.

Uno Spezia propositivo (7 ai liguri) avrebbe meritato di ottenere di più contro un Lecce (5) che ci è parso remissivo e quasi mai pericoloso. 5 a NZola perché in merito alla palla goal che gli è capitata sulla testa nel secondo tempo poteva decisamente fare meglio.

Bella gara tra Torino e Fiorentina (7 a tutte e due le squadre), con i granata più propositivi, ma con i viola che non hanno rinunciato ad essere pericolosi. 8 al cross di Kouamé per Jovic, 9 asl goal di Sanabria: da bomber di razza.

Il Napoli (7) vince contro l’Inter (6), la cui prestazione è stata indubbiamente condizionata dall’espulsione di Gagliardini (ingenuità da 2), con un uomo in meno i nerazzurri hanno logicamente dovuto fare una gara di contenimento, che gli era quasi riuscita bene, non fosse stata per la prodezza di Di Lorenzo (che goal! Da 10). 9 ad Anguissa per il suo goal e 8 a Lukaku per la “zampata” con cui regala il pareggio momentaneo alla sua squadra.

8 alla Lazio che domina ad Udine, anche se passa grazie ad un calcio di rigore. I biancocelesti però sono stati superiori ad un Udinese (5) che non si è praticamente mai resa pericolosa. 8 a Maurizio Sarri, che grazie all’ennesima prova convincente della sua squadra, può portarla a giocare la Champions.

Un Salernitana coriacea (7) costringe la Roma al pareggio. I giallorossi (5) forse hanno risentito delle fatiche di Coppa, ma non sono stati comunque brillanti, raggiungendo il pari solo nel finale. 10 a Candreva per il suo super-goal, 9 a Dia per il suo goal di tacco.

Chiudiamo con la sorpresina della giornata. Un Empoli da applausi (10!) travolge una Juventus che, dopo buoni dieci minuti iniziali, crolla e subisce i toscani, che avrebbero addirittura potuto segnare di più. Abulici, smarriti, senza né capo né coda, i bianconeri sono sembrati tutto fuorché una squadra di calcio. Dare colpa di tutto ciò alla nuova penalizzazione è riduttivo ed ingiusto, giacché la rosa della Juventus non è una rosa che deve perdere 4-1 ad Empoli, con tutto il rispetto. Menzione per l’azione del 2-0 toscano (da 8, anche se la fase difensiva bianconera nell’occasione è stata da “Belle Statuine” e da 3), per “Ciccio” Caputo e la sua doppietta (8), mentre a tutta la Juve diamo 4, eccezion fatta per l’unico che ha cercato di creare qualcosa (Chiesa, cui diamo 7 per l’impegno).

La Champions 22/23 delle italiane da zero a dieci-Quarti di finale d’andata

Ecco i voti alla partite delle squadre italiane in Champions.

L’Inter va a vincere meritatamente a Lisbona. Una squadra ordinata, tenace, aggressiva quando necessita, ha ragione dei portoghesi (5: si dimostrano inferiori all’Inter) e ipoteca l’accesso alla semifinale. Bravi tutti, ma sugli scudi Bastoni (due assist al bacio, uno sfruttato da Barella, l’altro no da Dumfries, entrambi da 9), Onana (pochi interventi, ma decisivi:8) e Mkhitaryan (8 anche a lui, perché è stato il migliore in un centrocampo che ha comunque funzionato benissimo).

Veniamo allo scontro tutto italiano fra Milan e Napoli. L’hanno spuntata i rossoneri (8), ma il Napoli ha semplicemente pagato il black-out degli ultimi venti minuti del primo tempo (7 agli azzurri). Nei partenopei si è vista la mancanza di Osimhen, mentre i rossoneri hanno dimostrato di essere squadra organizzata, capace tanto di difendere quanto di offendere. 9 all’azione del goal di Bennacer, impreziosita dalla magia da 10 con cui Brahim Diaz si libera di due avversari contemporaneamente, 9 all’azione personale con la quale Leao sfiora un goal da far venir giù lo stadio, 9 alla parata di Maignan su Di Lorenzo, 5 ad Anguissa per il fallo ingenuo con cui rimedia il (giusto) secondo giallo. Infine 2 all’arbitro Kovacs perché non ammonire Leao dopo che quest’ultimo spacca la bandierina del calcio d’angolo (gesto da zero) è un errore troppo marchiano. Senza contare che all’inizio lascia correre troppo, contribuendo a creare il clima di nervosismo che si è potuto vedere nel secondo tempo.

La Serie A 22/23 da due a dieci-Diciannovesima e Ventesima giornata

Come molti di voi sapranno, la mail di libero per diversi giorni è stata K.O., per questo non abbiamo potuto pubblicare la nostra consueta rubrica con i voti al campionato. Oggi perciò insieme ai voti alla giornata conclusasi lunedì 30 gennaio, pubblichiamo pure i voti della diciannovesima giornata.

I voti alla ventesima giornata di Serie A.

Iniziamo dalla meritata vittoria del Bologna (8), che ha dominato il match. Bravo a Skorupski (9), autore di una parata sola ma decisiva. Bravo anche a Dragowski, che ha limitato i danni per lo Spezia (5), che è stato messo sotto dagli emiliani.

Bella gara tra Lecce (7) e Salernitana (7), con i campani che sfruttano al meglio il loro inizio arrembante infilando due volte la porta di un Lecce che reagisce e cerca il pareggio, sfiorandolo. 9 a Dia per il goal.

Bella gara tra Empoli e Toro (7 a tutte e due le compagini), dove i toscani e i granata si affrontano a viso aperto. Questi ultimi sono stati bravi a non mollare, tanto che per poco non ribaltano il match. 10 al goal di Marin e 9 a quello di Sanabria.

L’Inter (6) vince a Cremona faticando, dimostrando di avere ancora problemi, contro un avversario che sinceramente non meritava la sconfitta (7 ai grigiorossi). 10 a Okereke per il goal.

L’Atalanta (8) subisce l’inizio di una Sampdoria (6) per nulla arrendevole. I liguri giocano un buon calcio per venti minuti e solo la sfortuna impedisce loro di andare in vantaggio, ma poi i bergamaschi dominano il match. 10 al goal di Lookman, sempre più trascinatore.

Sprofonda il Milan (3) contro un Sassuolo (10) che torna ad essere la “castiga grandi” dello scorso anno.  Gara perfetta degli emiliani, che dominano senza discussioni l’incontro. Rossoneri sempre più in crisi, cosa non va? A Pioli cercare di capirlo. Noi guardiamo cos’era il Milan quando arrivò Pioli e cosa è diventato nel tempo, questo per dire che a nostro avviso le colpe del tecnico sono relative. 10 al goal di Origi (anche se inutile, ma non per colpa sua) e 9 a Laurentié, autentico incubo della difesa rossonera.

10 al Monza e a Palladino che sbancano l’Allianz Stadium, contro un avversario che dopo la buona prova con l’Atalanta, fa decisamente molti passi indietro. La Juventus gioca un primo tempo orribile e solo un calo fisico (comprensibile) dei monzesi fa sì che i bianconeri nella ripresa siano più pericolosi (8 a Di Gregorio, sempre pronto). Resta il fatto che chi strombazzava “Allegri i punti con le piccole li faceva” quando c’erano Sarri e Pirlo ora si vede il Monza guadagnare sei punti in due gare contro la Juventus, cui diamo 3 per la prova di oggi.

Una buona Fiorentina ferma la Lazio all’Olimpico. I viola (7) hanno creato occasioni e hanno messo alle corde una Lazio (5) che dopo la goleada col Milan ci è parsa sottotono. Da 10 il goal di Gonzales.

Vince nuovamente il Napoli (8), che continua la sua cavalcata in testa alla classifica battendo una Roma (6) che ha giocato la sua partita, trovando anche il goal del pareggio, ma alla fine una zampata di Simeone ha regalato tre meritati punti ai partenopei. 10 al goal di Osimhen.

Bella partita fra Udinese e Verona, con i friulani (7) che dopo il goal subito a freddo attaccano e pervengono al meritato pareggio con una bella azione (8) finalizzata da Samardzic. Il Verona (6) ottiene un punto che le consente di avvicinarsi al quart’ultimo posto, non rinunciando comunque a giocare.

I  voti alla diciannovesima giornata di Serie A.

Iniziamo col successo del Verona (7) sul Lecce (5, buona prima mezz’ora, poi si è spenta la luce) che consente agli scaligeri di guadagnare tre punti importanti.  9 ad Ilic per il gran tiro con cui becca la traversa: ottimo gesto tecnico che solo la sfortuna gli impedisce di essere tramutato in un goal che, se realizzato, avrebbe buttato giù lo stadio. 5 a Falcone, immobile sul primo goal.

Il Napoli (8) continua la sua cavalcata battendo senza problemi una Salernitana (5) che solo nel finale crea grattacapi agli azzurri col palo di Piatek. 9 all’azione che porta Di Lorenzo al goal.

Vince meritatamente il Torino (8), autore di un pregevole primo tempo contro una Fiorentina (5) che reagisce nel secondo tempo, ma ha il torto di aver lasciato un tempo agli avversari. 10 al super-goal di Miranchuk.

La Sampdoria sbaglia troppo sotto porta (4 agli errori di Djuricic e Vieira) e alla fine è vittima della spietata legge “Goal sbagliato goal subito” e nonostante una prestazione da 7 perde contro un’Udinese (7 pure ai friulani) che crea pure lei (anche se meno) e alla fine approfitta di una palla vagante facendo suo il match.

Il Sassuolo (7) ai punti forse avrebbe meritato la vittoria per il gioco e le occasioni costruite, ma un po’ le imprecisioni, un po’ la sfortuna (traversa di Laurentié), alla fine raccoglie un solo punto contro un Monza che comunque non è stato a guardare. 9 al goal di Caprari.

Domina la Roma (8) contro uno Spezia (4) ridotto a sparring-partner. Prova convincente dei giallorossi, impreziosita dalla magia di Abraham (9) sul secondo goal. 2 all’arbitro Sozza perché non si comprende come mai non abbia espulso Bourabia, che già ammonito ha fatto un fallo che meritava senza dubbio un altro giallo.

Gran bel match tra Juventus e Atalanta (8 a tutte e due), con due formazioni che si sono sfidate a viso aperto. C’era ovviamente molta attesa nel vedere i bianconeri dopo la batosta dei 15 punti in classifica tolti, ma la Juve ha risposto da squadra, mettendo in campo tanta grinta, tanto agonismo e mostrandoci pure momenti di bel calcio (per esempio nell’azione del 2-1, da 10 per come è stata sviluppata da Di Maria e Fagioli e soprattutto conclusa da Milik), contro un’Atalanta che ha risposto colpo su colpo.  8 a Lookman per la doppietta, 4 a Szczesny per come si è beccato il primo goal.

Un punto per uno non fa male a nessuno tra Bologna e Cremonese (6 a tutte e due le compagini), dal momento che il pareggio, per quanto si è visto in campo, ci è sembrato il risultato giusto.

10 all’Empoli che fa il colpo della giornata andando meritatamente a sbancare San Siro, battendo un’Inter (5) che ci è sembrata lontana parente della squadra che solo pochi giorni prima aveva strapazzato il Milan in Supercoppa. La prestazione dei nerazzurri, va detto, è stata condizionata dall’espulsione (stragiusta) di Skriniar (2, ma come puoi, già ammonito, fare un intervento del genere?).

10 ad una Lazio che annienta il Milan (4), che probabilmente non ha ancora capito adesso cosa sia successo all’Olimpico. Gara perfetta dei biancazzurri, che hanno dominato il match senza discussioni, riducendo la squadra campione d’Italia a semplice sparring-partner.

Infine

10 a Monica Bertini. Wonderful!

 

 

La Serie A da zero a dieci-Venticinquesima giornata

Ecco i nostri voti al campionato, stavolta in un formato un po’ diverso, ma che speriamo apprezzerete comunque.

Partiamo da martedì. Si doveva giocare Lazio-Torino e non si è giocata. Ci asteniamo dal dare giudizi, ma se la legge è uguale per tutti, il Toro merita di giocarsi la partita e di non perderla a tavolino, proprio come il Napoli. Staremo a vedere.

La Juventus (6) vince contro lo Spezia senza infamia e senza lode. Ronaldo (7 per la prestazione, 10 per aver superato Pelè) timbra di nuovo il cartellino con un goal. Ci fa piacere registrare l’ottimo impatto di Bernardeschi (8), entrato in campo e resosi determinante, essendo autore di due assist sui goal di Morata e Chiesa (9 per il goal). Non può essere diventato una scamorza tutto assieme, provare a lasciarlo un po’ tranquillo, invece che tanti juventini scaricano addosso a lui tutto ciò che non va?

Proseguiamo con mercoledì. Girandola di emozioni per Sassuolo-Napoli. Gli emiliani (8) non meritavano di perdere per quanto costruito e per il fatto che sul 2-1, due pali clamorosi (uno ha impedito a Berardi un goal da cineteca, 9 comunque per il gesto tecnico). Il Napoli ha sofferto, ma ha reagito trascinato da un ottimo Insigne (9) e con un Di Lorenzo (9) che col goal e il rigore procurato si è dimostrato un efficace attaccante aggiunto (Mancini avrà preso nota). Complimenti a Manolas (0), autore di un fallo senza senso che ha vanificato gli sforzi della sua squadra. E’ sempre stato sopravvalutato e lo ha dimostrato con un fallo in cui è riuscito ad unire l’istinto del cacciatore all’intelligenza del fagiano (cit. Scheda di presentazione su Carcarlo Pravettoni a Mai dire gol).

Bene l’Atalanta (8) e bene Ilicic (8), ogni tanto sedersi in panchina è istruttivo e costruttivo.

Bene il Verona (8) a Benevento, dove un Foulon (2) catastrofico regala due goal che gli spianano la squadra.

Il Cagliari (7) vince, bentornato a Daniele Rugani (8), autore di un goal decisivo. Alla Juve non c’era più spazio per lui, gli auguriamo di cuore che la Sardegna lo aiuti a ritrovarsi.

La Roma (7) guadagna tre punti d’oro contro la Fiorentina (5), che perde e ancora una volta non convince (anzi..), da segnalare Diawara che imposta e finalizza l’azione del goal del 2-1, per lui 9!

Bel derby di Genoa, 7 a tutte e due le squadre con Zappacosta (8) autore di un goal pregevole.

In Milan-Udinese tutt’altro che pregevole invece la minchiata di Donnarumma (1) sul goal preso, mentre ciò che ha fatto Stryger Larsen (forti come lui in Italia non ce ne sono?) è inconcepibile, neanche fosse stato colto da un raptus. Come per Manolas, non ci sono scuse: 0. Il Milan (5) ci è comunque parso stanco dopo la bella prova di Roma.

Nella serata di Mercoledì segnaliamo un Danilo Sarugia da 10 su 7Gold per avere citato Manlio Scopigno e la sua frase (pronunciata durante i Mondiali in Messico del 1970): “Nella vita tutto mi sarei aspettato, tranne di vedere Niccolai via satellite”. Quando fa queste citazioni è irresistibile.

Per finire il match di ieri sera ha confermato che l’Inter (7 alla prova di squadra) è la candidata numero uno allo scudetto. Sanchez (8) segna due goal, il secondo grazie ad un’altra travolgente azione di Lukaku (8). Come se non bastasse, quando è in difficoltà, super-Handanovic (9) fa gli straordinari, come sullo 0-0.